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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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A Sternatia trent’anni dopo

di Antonio Stanca

La sera del cinque Dicembre scorso a Sternatia, piccolo comune in provincia di Lecce, presso il Centro Studi “Chora-Ma”, situato ormai da tempo in una sala del Palazzo Granafei, è stato celebrato il trentesimo anniversario della fondazione del Centro. Alla cerimonia, per la quale è stata allestita una ricca rassegna fotografica, ha partecipato un folto gruppo di cittadini di Sternatia, sono stati presenti i soci di “Chora-Ma”, i sindaci dei comuni della Grecìa Salentina, della quale Sternatia fa parte, e altre autorità di rilievo.

Ha introdotto il dottore Giorgio Filieri, segretario del Centro, che si è soffermato sulla storia di Sternatia dall’antichità più remota ai tempi moderni ed ha evidenziato l’azione compiuta da “Chora-Ma” per recuperare tale passato e soprattutto quello risalente alla colonizzazione greca ed ancora vivo nei costumi e nella lingua del paese.

E’, poi, intervenuto Donato Indino, presidente di “Chora-Ma”, che ha presentato il programma della serata e sottolineato l’impegno per organizzarla e soprattutto il suo significato rivolto a sancire l’importanza di quell’associazione culturale, delle operazioni da essa promosse e svolte in un periodo di tempo così lungo e dell’intenzione di procedere ancora e con l’interesse di sempre.

Si sono succeduti gli altri relatori, il professore Giuseppe Specchia, il parroco Don Lucio Greco, il senatore della Repubblica Cosimo Gallo, il consigliere regionale Saverio Congedo, il consigliere provinciale Luigi Calò e, dopo, i sindaci dei comuni della Grecìa.

Dai vari interventi è emerso in maniera unanime l’apprezzamento per quanto da tanti anni fatto dal Centro e finalizzato a recuperare e valorizzare quel che negli oggetti, negli usi, negli ambienti, nella produzione artigianale, nella lingua scritta e orale, nella letteratura, nell’arte, nelle manifestazioni canore, teatrali, proveniva dal passato greco di Sternatia. E’ stata evidenziata l’importanza di tale lavoro in un contesto quale il moderno tendente a superare ogni aspetto del passato in nome di mezzi e sistemi di vita, individuale e sociale, completamente diversi perché improntati a quel senso di velocità introdotto dalle macchine in ogni campo e al quale anche l’uomo ha dovuto adattarsi. E’ degno di nota che in una situazione simile, dove passati sono pure i valori dello spirito, ci sia ancora chi pensa ad essi, s’impegna per salvarli tramite la scoperta, il recupero di tempi nei quali valevano e si propone di comunicarli, diffonderli con incontri, dibattiti, convegni, scambi, mostre, pubblicazioni ed altre manifestazioni. Questo ha fatto e fa il Centro Studi “Chora-Ma” di Sternatia, per questo ha resistito tanto tempo fino a diventare, oggi, una realtà culturale dalla quale non si può prescindere. E il maggior merito di un simile traguardo va attribuito al presidente Donato Indino, il quale instancabile si è mostrato nel perseguire e attuare i vari obiettivi, nel trasformare un semplice, incerto gruppo di amici in un fervido gruppo di studio, un iniziale, malmesso luogo d’incontro in un Centro di cultura ricco di molte e varie testimonianze, un programma prima poco chiaro in un tema ben definito e tanto importante da attirare l’attenzione di studiosi universitari non solo italiani. Indino proviene da Tricase e a muoverlo non può essere stato l’attaccamento alle origini bensì l’amore per un ambiente che lo ha affascinato, l’attrazione per la storia, la cultura che dietro quell’ambiente si celavano, il bisogno di renderle evidenti, di liberarle dal silenzio dove per tanto tempo erano rimaste. Con la creazione di “Chora-Ma” egli ha realizzato quelle intenzioni, ha procurato ad un piccolo comune una dimensione più ampia, lo ha fatto valere per il Salento e per l’Italia.


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