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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Come in America…

di Antonio Stanca

 

Una lunga storia d’amore che finisce con la morte dell’amata per mano della madre di lei poiché non sopporta che la figlia diventi di un altro. Penserà di uccidere l’uomo al quale sta andando in sposa ma non essendo riuscita ucciderà la figlia. A questa quella madre era tanto legata da fingere di essere ammalata, da farle abbandonare gli studi pur di tenerla con sé. Quando, però, lei deciderà di lasciarla per l’uomo del quale si è innamorata si giungerà alla tragedia.

È quanto narrato nel romanzo Fino al cuore della giovane americana Kate Morgenroth nata nel 1972 a nord di New York City, nella contea di Westchester. L’opera, che è del 2010, è stata pubblicata in Italia a febbraio del 2011 dalla Mondadori di Milano nella serie Oscar bestsellers (pagg. 303, € 9,50). La traduzione è di Lorenzo Flabbi. Con essa la Morgenroth, che ha trentanove anni, è alla sesta prova narrativa. Ha cominciato a scrivere dopo essere stata un’accanita lettrice e da quando, tornata dalla Cina dove per un anno aveva insegnato inglese, è impegnata a New York nell’ambito dell’editoria. Ha pure tenuto corsi di scrittura presso la New School University di New York City ma alla narrativa ha dedicato e dedica la maggior parte del suo tempo perché è convinta che narrare sia un’operazione che richiede tempo e attenzione senza limiti. «Scrivere libri non è uno sprint. È una maratona», ha dichiarato in un’intervista. Non meno di due anni per ogni romanzo  impiega dal momento che molte sono le fasi per la sua realizzazione. Dalla prima all’ultima deve compiersi, completarsi quel processo che lo ha avviato nella mente della scrittrice, devono avvenire lo sviluppo, la maturazione dell’opera. Il motivo che generalmente ricorre è di carattere morale, interiore, è un problema che si definisce gradualmente, per il quale a lungo si cerca una soluzione che, però, giunge inaspettata, improvvisa e trasforma l’opera in un thriller. Con sorpresa si conclude quanto è rimasto sospeso per molto tempo, in azione decisiva si trasforma quel pensiero che tanto è durato, inquisiti diventano i personaggi che lo hanno interpretato.

Così in Fino al cuore dove l’uccisione finale della figlia da parte della madre è la soluzione sorprendente di un rapporto lungo, difficile, che ha attirato il lettore fin dalle prime pagine e lo ha tenuto legato grazie ad un linguaggio che procede rapido senza trascurare alcun aspetto delle tante situazioni ricorrenti. Niente sfugge alla scrittrice di quanto avviene nell’attuale vita americana, dei centri e delle periferie, dei giovani e dei vecchi, dei ricchi e dei poveri. Capace si mostra la Morgenroth di rappresentare con naturalezza condizioni individuali e sociali di un intero popolo tramite la vicenda particolare dei due protagonisti, tramite la storia d’amore tra l’umile cameriera del Kansas, Nora, e il viziato miliardario di Manhattan, Thimoty. Da questi alle loro famiglie, alla società, alla nazione, dalla vita alla storia si muove la scrittrice senza mai appesantire il discorso ma scorrendo, passando con facilità tra i molti suoi elementi e aspetti.

Un’ottima prova narrativa può essere considerato il romanzo, un modo può essere ritenuto il suo per conoscere, penetrare una società così estesa quale quella americana, per scoprire come ai nostri giorni possa giungere a risolversi il vecchio problema del rapporto tra ricchi e poveri.


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