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Ciro Raia, Gaetano Arfé. Un socialista del mio Paese, Piero Lacaita editore, Manduria-Bari, 2003

Spesso, nelle nostre scuole, l’insegnamento della storia sembra caratterizzarsi per la stanca e pedissequa ripetizione dei moduli manualistici, precludendo, così, agli studenti la possibilità di acquisire e mettere in pratica gli elementi fondamentali della metodologia storiografica.

Non è in discussione la preparazione e/o la buona volontà dei docenti, ma una prassi educativa radicata, per la quale la storia non rappresenta un insegnamento fondamentale nell’organizzazione curriculare e la sua didattica, conseguentemente, è ridotta, di solito, alla semplice presentazione degli eventi in chiave quasi del tutto esclusivamente cronologica.

Il testo di Ciro Raia, Gaetano Arfé. Un socialista del mio Paese, edito da Piero Lacaita, offre l’occasione per ripensare l’insegnamento della storia nelle classi terminali delle scuole superiori.

La biografia in questione si caratterizza per un triplice livello di lettura: 1) storiografico; 2) etico-politico; 3) didattico.

Da un punto di vista storiografico, bisogna sottolineare il fatto che Raia ha mostrato le sua abilità di cultore appassionato della materia raccogliendo e vagliando criticamente numerose fonti documentarie ed orali di diverso orientamento ideologico-politico, in base alle quali ha ricostruito i diversi aspetti della personalità di Gaetano Arfé - lo storico, il giornalista, il politico, l’educatore - senza, tuttavia, disperdersi nei particolari aneddotici. Infatti, Raia individua il filo conduttore della vita dello storico socialista nella coerente testimonianza, anche a sprezzo della propria incolumità fisica, degli ideali di libertà, giustizia e ricerca della verità, che hanno caratterizzato e tuttora ne caratterizzano l’esistenza.

In altri termini, il testo offre un chiaro esempio di storiografia obiettiva ma allo stesso tempo anche militante, che rientra in quel genere di storiografia che non intende semplicemente limitarsi a conoscere il passato per conservarlo e venerarlo, ma si pone come una forza attiva per criticare e trasformare il presente, evidenziandone limiti e contraddizioni.  

Infatti, da un punto di vista etico-politico, il testo ci offre un luminoso exemplum di protagonista della storia della nostra Repubblica, che ha sempre lottato per far trionfare gli ideali di libertà e giustizia sociale contro le dittature e le oppressioni, senza, tuttavia, asservire la propria vocazione di studioso e di storico alle verità di partito. Gaetano Arfé, non solo ha sempre ricercato e narrato la verità storica in modo obiettivo, ma, anche in campo politico, si è sempre mostrato alieno da atteggiamenti dogmatici ed estremistici, mostrandosi consapevole che i principi ed i valori per i quali è vissuto e per i quali ha tenacemente e coraggiosamente combattuto non possono essere riproposti tout court, ma devono essere rivisitati e rielaborati alla luce dei nuovi processi storici.

Da un punto di vista didattico, il testo in questione, grazie al suo rigore storiografico e parimenti alla sua semplicità di linguaggio, nonché alla sua capacità di conciliare storia individuale, locale e nazionale, potrebbe essere utilizzato come testo base di riferimento sia per approfondire i principali aspetti della nostra storia contemporanea, sia per approfondire gli elementi portanti della metodologia storiografica, come, ad esempio, la ricerca e la critica di fonti documentarie, visive ed orali. Alla fase dell’analisi del testo e dell’enucleazione del suo impianto metodologico seguirebbe la fase operativa, in cui le conoscenze acquisite da parte degli alunni dovrebbero essere da loro sperimentate come concrete abilità nell’organizzare e nel realizzare, sotto la guida dei propri docenti, percorsi di ricerca incentrati sulla storia locale e/o sulla ricostruzione delle biografie di personaggi famosi dei loro comuni di residenza.

In sostanza, il testo di Ciro Raia si caratterizza per una felice sincresi tra storiografia, didattica e tensione etico-politica che ne fa un’opera di sicuro interesse per gli appassionati di storia contemporanea ed un valido strumento didattico per i docenti di storia.

Salvatore Lucchese


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