Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Yehoshua prima e dopo

di Antonio Stanca

 

Nella serie “Racconti d’Autore”, promossa di recente da Il Sole 24 ORE, è comparso il breve volume dedicato a due racconti, Le nozze di Galia e Di fronte ai boschi, del settantacinquenne scrittore ebreo Abraham B. Yehoshua. È il primo Yehoshua, quello degli anni ’60 quando cominciava a scrivere e di genere fantastico, surreale, grottesco era la sua scrittura. Saranno due le sue raccolte di racconti, La morte del vecchio del 1963 e Davanti alle foreste del 1968. Già in quest’ultima, però, lo scrittore era stato mosso dalle vicende della guerra dei Sei giorni ad aderire maggiormente alla realtà e ad iniziare il percorso che lo avrebbe condotto alle sue opere maggiori, ai suoi romanzi che dalla realtà, dalla storia gli sarebbero stati ispirati. Yehoshua sarà anche autore di opere teatrali e di saggistica ma nella narrativa raggiungerà i suoi esiti maggiori e si imporrà in ambito internazionale. A procurargli successo e riconoscimenti saranno le straordinarie capacità narrative, la ricchezza, la chiarezza di un linguaggio che giunge semplice, facile al lettore, riduce alla sua dimensione problemi vasti, profondi e saranno i contenuti dei romanzi sempre impegnati a rappresentare situazioni complicate sia a livello individuale che collettivo. La vita, la realtà, la storia di una terra come la Palestina da sempre percorsa da genti diverse, i difficili rapporti che in essa si sono verificati e si verificano tra persone, famiglie, popoli di diversa provenienza, formazione, cultura, religione, l’incontro-scontro tra Oriente e Occidente: questi i temi della maturità artistica di Yehoshua, i temi che ne faranno uno dei maggiori scrittori contemporanei. Dalla contrastata condizione della sua terra egli giungerà a significati, messaggi, ideali che la supereranno, dai sentimenti, dai pensieri dei suoi personaggi approderà a quelli dell’umanità. Diversi saranno i luoghi, i tempi, gli interpreti delle sue narrazioni, problematiche le vicende da esse presentate ma all’uomo, al suo spirito mostreranno sempre di poter essere ricondotte.

Con la maturità Yehoshua supera lo stato di smarrimento, di dispersione che aveva caratterizzato la sua prima scrittura, quella dei racconti. Allora il suo era stato un uomo sconfitto, sommerso dagli eventi, senza soluzione erano stati i suoi problemi. Ne Le nozze di Galia lo sposo è esposto, senza possibilità di salvezza, all’offesa, alla violenza di coloro che prima di lui avevano amato la sposa e sarà per tutti una rovina. In Di fronte ai boschi il fragile studente fallirà nel suo incarico di guardaboschi. Finirà confuso tra i suoi pensieri, annullato dalle circostanze.

Il primo Yehoshua era l’escluso, si era arreso alla vita, alla storia, aveva rinunciato a comunicare, il secondo era più maturo, più sicuro, più disposto a sperare, a credere,  aveva assistito alle guerre interne del suo paese, aveva preso coscienza delle diverse realtà che componevano la Palestina, insegnava Letteratura Comparata presso l’Università di Haifa e come nella letteratura anche nella vita voleva cogliere rapporti, fare confronti tra elementi, aspetti diversi, opposti, avviare un dialogo tra loro, scoprire contatti, risolvere conflitti, trarne i motivi del suo narrare. Si era convinto che l’intellettuale, lo scrittore non deve evadere la realtà specie quando è così intricata come quella palestinese ma deve impegnarsi in essa e per essa, non deve scrivere solo per sé ma anche per gli altri. Questo lo Yehoshua che ancora oggi non smette di credere nella pace, nella giustizia, nella libertà e di operare per esse anche come scrittore. È avvenuto uno sviluppo, dalla rinuncia all’azione è passata la sua scrittura, una funzione morale, civile ha assunto la sua opera, sempre possibili e validi i valori dello spirito ha mostrato la sua figura.


La pagina
- Educazione&Scuola©