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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Convegno Nazionale Orti didattici

Rete Italiana Scuole di Ecologia all'Aperto

 

Cesena, 11 novembre 2006

ore 9,00/17,00

Sala convegni

Ecoistituto delle Tecnologie Appropriate

via Germazzo 189, località Molino Cento

 

3° Convegno Nazionale

sulle esperienze didattiche di

orti scolastici, giardini naturali

e frutteti antichi a scuola…

 

GLI ORTI DI PACE

luoghi ideali per intrecciare scambi

con la natura, l’ambiente e la comunità

 

Programma del convegno prevede il racconto di esperienze di scuole che hanno realizzato e stanno realizzando orti biologici, spirali delle officinali, giardini naturali, frutteti antichi, vivai, raccolta di semi, allevamenti di animali da cortile e altro ancora…

 

Verranno poi presentati i materiali a disposizione delle scuole:

 

- Il quaderno di campagna (per appuntare, disegnare, far memoria…)

- Il poster-manifesto “L’ORTO BIOLOGICO A SCUOLA”

- Il manuale pratico per SALVARE I SEMI e difendere la biodiversità

- Lo scaffale “Orti” della Biblioteca dell’Ecoistituto     http://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac/Opac

 

n.b.: è indispensabile la iscrizione e prenotazione

 

Per informazione:

cellulare 335.5342213

email: grta-cin@libero.it

siti internet:

http://www.tecnologieappropriate.it

http://www.biodiversita.info

 

 

 

 

 

 

 

LA RETE ITALIANA DELLE SCUOLE DI ECOLOGIA ALL’APERTO

 

Gianfranco Zavalloni

Dirigente Scolastico

 

 

Una premessa pedagogica a proposito del “fare scuola all’aperto a contatto con la terra”

 

È importante fare scuola all'aperto, sperimentare le leggi dell'ecologia immersi nella natura e soprattutto là dove nasce il cibo, il nostro "pane quotidiano". Sono esperienze didattiche che trovano il luogo ideale in quelle che noi definiamo "aule o scuole di ecologia all'aperto" o scuole di . Cos'é l'aula o la scuola di ecologia all'aperto? L'idea di imparare l’ecologia all'aperto nasce alla fine degli anni ottanta: l'intento è quello di avvicinare i bambini e i ragazzi alla vita di una fattoria agricola tradizionale, facendoli partecipare attivamente ai lavori quotidiani e offrendo loro, per quanto é possibile, una visione ecologica dei gesti quotidiani, riproponibili nella vita di tutti i giorni. L'ipotesi fondante, delle attività didattiche nelle scuole di ecologia all'aperto, consiste nel proporre la fattoria biologica come strategia educativa, offrendo a gruppi di bambini o ragazzi la possibilità di partecipare alle attività quotidiane della fattoria e seguendone la scansione lungo il ciclo stagionale. I bambini e le bambine che, con la loro classe, fanno esperienza nelle fattorie-scuola o nelle aule di ecologia all'aperto, hanno infatti la possibilità di inserirsi nei cicli produttivi e biologici dettati dalla ciclicità della natura. Si ha così l'occasione di vivere diverse attività tipicamente agricole: le potature, la concimazioni, la zappatura, la cura delle piante e la raccolta di ortaggi, di frutta ed di erbe officinali. Ci sono poi le esperienze legate alla stalla: la cura e l'accudimento degli animali da cortile e da pascolo, l'alimentazione, la mungitura. Infine c'é la trasformazione dei prodotti: le marmellate, la preparazione del formaggio, la smielatura, l'essiccazione e conservazione delle erbe officinali, la spremitura delle olive. Collaterali a queste abbiamo diverse attività artigianali, come ad esempio la lavorazione dei cesti, la costruzione di piccoli giocattoli con materiali naturali, la manutenzione e riparazione di attrezzi agricoli per l'orto. Di grande importanza è la gestione dei residui. È necessaria una analisi dei rifiuti riciclabili e non, la separazione e il riutilizzo dei residui organici per l'alimentazione degli animali o per la realizzazione dei compost, elemento essenziale per l'azienda biologica. E ci sono anche tutta una serie di momenti di vita quotidiana: la pulizia dei locali, l'uso consapevole dei detersivi, la preparazione dei pasti utilizzando i prodotti della fattoria stessa, la preparazione e uso delle erbe officinali. Sono queste, in sintesi, le esperienze che gli studenti possono fare, vivendo in una situazione altamente motivante. Ciò richiede assunzione di responsabilità, un atteggiamento cooperativo e di condivisione e soprattutto l'inserimento in un ciclo cosiddetto produttivo che a sua volta è all'interno dei cicli biologici e naturali.

 

La Rete Italiana delle Scuole di Ecologia all'Aperto (RISEA)

 

A Isola del Piano, in occasione di BioEuropa ’99 è nata formalmente la Rete Italiana delle Scuole di Ecologia All'Aperto, una rete di fattorie didattiche, scuole, laboratori e aule di ecologie all'aperto. I primi intenti, oltre allo scambio di informazioni, materiali ed esperienze, gli impegni che i soci fondatori della rete si erano dati erano prevalentemente quelli di

• condividere iniziative editoriali.  Attorno ai tre temi forti quali la storia della terra, l'ambiente inteso come bioregione e l'alimentazione naturale, realizzeremo testi, rivolti agli studenti, manuali, rivolti agli insegnanti, quaderni d'uso quotidiano (con alcune pagine didattiche il grano, dalla farina alla pasta, le api, lo stagno, il compost, la siepe, l'olio, gli animali…) e mappe bioregionali della zona in cui è situata la fattoria scuola o l'aula di ecologia all'aperto.

• realizzare corsi di aggiornamento, cioè momenti di formazione rivolti agli insegnanti interessati a seguire con le relative classi un itinerario didattico nell’ottica delle scuole di ecologia all'aperto.

 

Dopo un primo periodo iniziale di assestamento, RISEA è divenuta una della quattro azioni proposte a livello italiano dalla Associazione Civiltà Contadina che ha pensato di proporre l’esperienza degli “orti scolastici” in modo organico nel 2003 con il titolo “Orti di pace, sentieri della biodiversità, contadini custodi”.

 

Perché un orto biologico a scuola?

 

Coltivare un orto è un’attività che permette di esercitare, insieme, abilità manuali e conoscenze intellettuali:

·         significa anche saper comprendere i momenti dell'attesa, per ottenere il “frutto” che diventerà cibo  per l’uomo.

·         significa conoscere i semi, il periodo migliore dell’anno per seminare le opportune modalità di semina.

·         significa saper preparare il terreno, concimarlo adeguatamente se necessario, annaffiarlo se occorre.

·         significa saper controllare in modo naturale i parassiti.

Infine se abbiamo lavorato bene arriva il momento della raccolta e del consumo. Comunque una parte dei semi saranno messi da parte per poter riprendere il ciclo e allora occorre saper conservare i semi.

Per poter fare tutto questo è necessario anche andare alla ricerca delle vecchie varietà. La ricerca e la raccolta sarà sicuramente proficua se chiederemo la collaborazione di contadini anziani che hanno ancora la memoria storica di queste piante. Contemporaneamente alla ricerca dei semi occorre dedicarsi alla produzione di humus, depositando in un luogo adatto la materia organica di scarto per la fase di compostazione.

 

Questa attività di orticultura è stata adottata da diverse scuole in molte parti d’Italia, le quali hanno organizzato un piccolo orto biologico nel proprio cortile o in porzioni di terreno adiacente. In alcuni casi è stata chiesta la collaborazione di aziende agricole.

Sicuramente queste scuole sono fra le realtà educative le più interessanti  e vive nel panorama scolastico italiano. Le loro esperienze sono diventate occasione di confronto durante i convegni del 13 novembre del 2004 e del 12 novembre del 2005. Il prossimo si terrà sempre a Cesena e sempre in occasione della Festa di San Martino (inizio dell’annata agraria) l’11 novembre 2006.

 

Gli obiettivi del progetto “Orti di pace - Sentieri della biodiversità - Contadini custodi”

 

Il progetto  ha lo scopo di mettere in rete le scuole, ma non solo, che hanno già in atto un’esperienza di orto biologico oppure che intendono realizzarlo in un futuro prossimo.

 

Gli obiettivi di questo progetto sono

 

·         conservare il patrimonio di conoscenze e di impegno dei contadini Italiani, raccogliendo e archiviando materiale bibliografico (storie, racconti, favole, ricette, cataloghi, proverbi, consigli, massime, ricordi ….), immagini,  filmati, pratiche agronomiche

 

·         promuovere una fiera/convegno tra coloro che hanno a cuore questi problemi la scuola e il mondo contadino

 

·         dare continuità alle conoscenze, alle tecniche e alle azioni che molti uomini hanno svolto da tempi lontani e che ancora oggi possono essere la condizione primaria del nostro ben-essere.

 

L’associazione Civiltà Contadina propone questa azione per diffondere e sostenere la pratica degli orti, in particolare, quelli scolastici, le sinergie tra soci contadini, gli appassionati.

È un’occasione importante per non disperdere definitivamente la cultura e la tradizione contadina. È un’occasione per ritornare a dare forza alle attività manuali nella scuola che passa questa opportunità a tutto vantaggio del virtuale.

Queste collaborazioni faciliteranno l’impegno e il lavoro che occorre per realizzare un orto biologico nel cortile della scuola e altre esperienze simili come un giardino botanico, una spirale delle erbe officinali, una siepe, un frutteto con vecchie cultivar, un pollaio che ospita razze in via di estinzione.

Tutti coloro che aderiscono a questa azione hanno la possibilità di usufruire di consulenze professionali, dei corsi di formazione e di strumentazioni idonee per questo lavoro.

In cambio l’Associazione chiede che siano adottate una o più varietà o razze in via di estinzione, chiede che sia comunicata ogni nuovo ritrovamento di varietà nel territorio e che sia tenuto un diario/archivio dei lavori e dei ritrovamenti.

E’ evidente che l’azione non è rivolta solo alle scuole ma anche alle persone singole o in forma associata.

In piena sinergia con questa azione, e usando la stessa definizione (rete italiana delle scuole di ecologia all’aperto), nel mondo scolastico, le scuole che fanno un orto scolastico biologico, hanno costituito - ai sensi della legge sull’autonomia scolastica - una rete fra le scuole, di cui è capofila l’Istituto Comprensivo di Sogliano al Rubicone, in provincia di Forlì Cesena, e di cui sono Dirigente Scolastico.

 

In sintesi

 

Le attività dell'azione già svolte, in collaborazione fra Scuole, l’Ecoistituto delle Tecnologie Appropriate e Civiltà Contadina, sono:

 

·         un poster (a colori 70 cm x 100 cm) sull'orto orto di pace con gli scopi dell’azione

·         un manifesto (in bianco e nero (35 cm x 50 cm) sull’orto di pace da colorare

·         due convegni nazionale negli anni 2004 e 2005

·         un corso per la realizzazione di un orto sinergico e una spirale delle officinali

·         la stampa del manuale per la salvaguardia dei semi

·         la stampa del quaderno di campagna

·         la mostra didattica sull’aula di ecologia all’aperto (9 pannelli)

·         la fruizione di una biblioteca specializzata in rete (http://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac)

 

Per ulteriori informazioni:

 

Ecoistituto delle Tecnologie Appropriate / Civiltà Contadina

via Germazzo 189  -  47023 Cesena (FC) - Italia -

email: grta-cin@libero.it

http://www.tecnologieappropriate.it

http://www.biodiversita.info

telefono 0547.323407

telefono diretto 335.5342213 (Daniele)

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Dirigente Scolastico

Gianfranco  Zavalloni

Istituto Comprensivo Statale

Sogliano al Rubicone

via Aldo Moro 6  -  47030 Sogliano al Rubicone (FC)

telefono: 0541.948631

email: burattini@libero.it

http://www.scuolesogliano.it

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Sito internet

 

http://www.ortidipace.org

http://www.scuolacreativa.it/ortidipace.html

 


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