TULLIO DE MAURO in Rete

Scheda a cura di
Nadia Scardeoni Palumbo

 

AI LIMITI DEL LINGUAGGIO. VAGHEZZA, SIGNIFICATO E STORIA
Saggi in onore di Tullio De Mauro per il suo sessantacinquesimo compleanno.
A cura di F. Albano Leoni, D. Gambarara, S. Gensini, F. Lo Piparo, R. Simone.

http://info.uibk.ac.at/c/c6/it/sli/adem.html

http://www.cidi.it/insegnare/articoli/tavrot26.htm
Formare cittadini e non sudditi

Tullio De Mauro nel sottolineare l’urgenza di una riforma del sistema scolastico nazionale ne indica due direzioni privilegiate: quella dell’istruzione permanente e ricorrente e quella della sapiente scelta dei nuovi contenuti del sapere scolastico.

Una riforma della scuola capace di realizzare sia un sistema di istruzione per tutto l’arco della vita, quale garanzia di cittadinanza per tutti, sia una scuola efficiente e democratica che fornisca un’offerta formativa adeguata ai tempi, articolata e mirata.

È la richiesta sempre più pressante della società attuale di livelli sempre più alti di conoscenza e di competenza relazionale (capacità di relazionarsi con le cose e con gli altri) che obbliga gli Stati, non solo quello italiano, a fronteggiare due compiti: innalzare i livelli quantitativi della scolarità; ripensare la scuola, riformarla perché sia efficiente e democratica.

Il primo compito richiama il problema della dispersione scolastica e sottolinea come non possa essere considerato raggiunto l’obiettivo della generalizzazione dell’istruzione di base se metà della popolazione italiana adulta, oggi, non ha conseguito la licenza dell’obbligo. Metà della popolazione italiana adulta che, trovandosi di fatto a livelli di sostanziale analfabetismo, non è in grado di partecipare in modo attivo alla vita.

Per consentire a questa metà della popolazione italiana di contribuire allo sviluppo della nostra società è urgente sviluppare iniziative di educazione ricorrente e permanente.

Sarebbe, a questo proposito, urgente che il Parlamento varasse l’art.16 della legge di Riforma dei cicli scolastici che prevede per le scuole autonome la possibilità di sviluppare un sistema di educazione degli adulti.

Il secondo compito è reso ineludibile dalla necessità di fare della scuola un’occasione reale di crescita per tutti; di far corrispondere al conseguimento del titolo di studio lo sviluppo di reali competenze.

Una scuola efficiente quindi, ma anche una scuola capace di raccogliere la sfida della crescita accelerata delle conoscenze in ogni ambito del sapere, che sappia accogliere le novità nel campo della società, della cultura umanistica e scientifica, della tecnologia, realizzando scelte sapienti.

Solo un’opera di attenta selezione di contenuti, mezzi, strumenti, modalità organizzative, guidata dall’esigenza di formare cittadini e non sudditi, capaci di muoversi da persone libere nella complessità della società contemporanea, consentirà di avvicinare la scuola alla vita, realizzando una scuola democratica in cui il sapere e il saper fare si intrecciano con i valori della solidarietà e della collaborazione.


da INTERLINEA

http://www.edscuola.com/archivio/demauro.html
sul "Libro di Testo"
Intervista a Tullio De Mauro a cura di Nadia Scardeoni

http://www.isg.it/pubb/2001/inter/intmau.htm
Leggi come ti pare...ma leggi
di Rory Cappelli e Roberto Minganti

http://www.alice.it/news/interv/demauro.htm
Intervista a Tullio De Mauro

DA MEDIAMENTE
http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/biografi/d/demauro.htm

BIOGRAFIA
http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/intervis/d/de_mauro.htm

Tullio De Mauro
"Alfabetizzazione elettronica e nuovi linguaggi"

http://www.fub.it/telema/AUTORI/AutoriD.html

Tullio De Mauro
Insegna Linguistica generale all'Università di Roma "La Sapienza". Autore della Storia linguistica dell'Italia Unita (1963), studioso di semantica e del rapporto tra lingua e società, si occupa anche di problemi della scuola. Tra le sue opere: Senso e significato (1970), Minisemantica (1982), Idee per il governo della scuola (1995), Linguistica elementare (1998). Ha curato il volume Come parlano gli italiani (1994), Dizionario italiano di base (1997), Prime parole (1997). Ha ideato e diretto il Grande dizionario italiano dell'uso (1999).

Il nome, un messaggio - Telèma 1
http://www.fub.it/telema/TELEMA1/DeMauro1.html

La telelingua è il vero esperanto - Telèma 2
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Dalla cibernetica, in disuso, una serie di teleneologismi - Telèma 3
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Imitando e ricordando nasce anche la "fisionica" - Telèma 4
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Prima serviva il crick, poi il fax, adesso l'e-mail - Telèma 5
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Troppe notizie, troppe parole, troppe informazioni. Bisogna distinguere e diffidare - Telèma 6
http://www.fub.it/telema/TELEMA6/DeMauro6.html

"Tecnica" e "Tecnologia" stessa radice, strana coppia - Telèma 8
http://www.fub.it/telema/TELEMA8/DeMauro8.html

"Formattare" o "linkare" solo gocce nel mare della lingua - Telèma 10
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Ogni lingua è globale, ciascuna a proprio modo - Telèma 11
http://www.fub.it/telema/TELEMA11/DeMaur11.html

Se usiamo il vocabolario di base diciamo tutto e ci facciamo capire - Telèma 19
http://www.fub.it/telema/TELEMA19/DeMaur19.html

http://www.mix.it/eurispes/EURISPES/130/13sez3.htm
I pareri sulla pornografia

http://www.eulogos.it/EulogosSocieta.htm
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