Giugno-Luglio 2001
Tempi di fraternità - Inserto G8

"Questi otto potenti sono dei bugiardi!"

Don Andrea Gallo manifesterà contro i G8 che vogliono l'alienazione dell'uomo in nome del dio Danaro

di Catti Cifatte e Peppino Coscione

 

Questo vertice ci interpella, vogliamo essere tra quelli che vogliono "impedirlo". So che sarà impossibile, ma dobbiamo essere lì a manifestare contro! A fare sentire la nostra voce!
Abbiamo incontrato Don Gallo nella sede della Comunità di San Benedetto al porto, attorniato come al solito da persone giovani e anziane che vivono in un clima di fraternità, di dedizione alla Chiesa, di attenzione al problema degli altri, degli ultimi. Con lui parliamo del G8 che si terrà nei giorni 20, 21, 22 luglio prossimi.

Cosa ne pensi, Andrea, del G8?

Blocco giallo, blocco blu, blocco rosa, anarchici... Sapete dove ci ha inserito il giornalista del Secolo XIX (Giovanni Mari 25 febbraio 2001)? Sotto il titolo "Dalla parte degli ultimi" insieme a Città Aperta, al Forum Antirazzista ha inserito la Comunità di S.Benedetto. Mi fa piacere essere in buona compagnia, confermo che ho avuto una grossa soddisfazione, anche quando mi hanno chiesto di andare in giro per la Liguria a parlare del G8: sono stato a Pietra Ligure ed anche a La Spezia, ho rilasciato parecchie interviste ai giornali in diverse occasioni.
Un mese fa sono stato invitato all'incontro tra il Prefetto e le rappresentanze della società civile, le Associazioni e i gruppi organizzati: in quell'occasione ho avuto modo di capire come le diverse espressioni e i diversi gruppi si rapportano con l'evento: non ci sono solo i "contestatori", ovviamente, ci sono anche quelli che pur essendo calati nelle attività di assistenza, di aiuto, alle popolazioni più bisognose (per esempio nel nostro centro storico), vivono in maniera distaccata l'evento, quasi fosse una questione che non ci appartiene. Per noi è invece una occasione di testimonianza!
Mi sono presentato come presbitero e ho detto che fin tanto che non cambia la nostra Costituzione repubblicana, laica, antifascista, nella quale trovano fondamento i valori di fratellanza di solidarietà noi, anche come presbiteri, non possiamo che essere dalla parte degli ultimi.
Questo vertice ci interpella, vogliamo essere tra quelli che vogliono "impedirlo". So che sarà impossibile, ma dobbiamo essere lì a manifestare contro! A fare sentire la nostra voce! Siamo convinti che questi otto potenti come minimo sono dei bugiardi, sun di boojardi (in genovese), quando affermano che il G8 è lìunico modo possibile per governare!
Ci vuole una opposizione totale, ma non è un assalto alla Bastiglia, è un momento importantissimo del lungo cammino di rivoluzione a fin di bene. Come dice il nostro amico Giulio Girardi, teologo che ci affianca ormai da tanti anni e con il quale condividiamo l'impegno di fede, di speranza e di lotta, bisogna veramente opporsi, soprattutto dare un segno evidente di quella profonda presa di coscienza che si ricollega ai movimenti indio-afro-popolari che esprimono una forte richiesta di autodeterminazione dei popoli.
Le varie tappe del cosiddetto popolo di Seattle da Praga a Nizza, a Genova, a Trieste, a Napoli ci indicano nella disobbedienza civile uno strumento di rivolta dei "cittadini globali" nei confronti delle ingiustizie perpetrate dai vari organismi internazionali come il Fondo Monetario Internazionale, l'Organizzazione Mondiale del Commercio, la Banca Mondiale ecc.

C'è un aspetto mistificatorio in questo vertice?

Certo! Mi viene in mente il film Titanic: l'orchestra continua a suonare, loro non vogliono smettere di suonare e non sono disposti ad interrompere le danze ma la nave affonda. Qui viene in luce l'aspetto drammatico della pretesa di un governo dell'economia mondiale che non intende coinvolgere le masse popolari. Pertanto o ci uniamo e cooperiamo o è la fine per tutti!
I Potenti vogliono l'alienazione degli esseri umani che diventano un nulla perché c'è l'aumento e la totale prevalenza del capitale, hanno costruito una nuova religione: sacerdoti senza volti uniti ai banchieri, assoggettamento di sacri e consacrati ad una altra trinità misterica, Uno e Trino, Danaro, Deterrenza sociale e Tecnologia.
Il nostro Papa ha fatto il giubileo dei militari e non ha fatto quello dei disperati: ma qui, nella Chiesa genovese, il Vescovo li ha invece accolti in cattedrale, io ne ho portati con me molti ad ascoltarlo ed a spezzare il pane.