dossier: USTICA

a cura di Nadia Scardeoni


VENTENNALE DELLA TRAGEDIA DI USTICA, 27GIUGNO 1980


 

Le vittime

Questo l'elenco delle 81 vittime, tra passeggeri e personale di bordo, del volo  Itavia 870:

Cinzia Andres, Luigi Andres, Francesco Baiamonte, Paola Bonati, Alberto Bonfietti, Alberto Bosco,  Maria Vincenza Calderone, Giuseppe Cammarota, Arnaldo Campanini, Antonio Candia, Antonella  Cappellini, Giovanni Cerami, Maria Grazia Croce, Francesca D'Alfonso, Salvatore D'Alfonso, Sebastiano D'Alfonso, Michele Davì, Giuseppe Calogero De Ciccio, Rosa De Dominicis, Elvira De Lisi, Francesco Di Natale, Antonella Diodato, Giuseppe Diodato, Vincenzo Diodato, Giacomo Filippi, Enzo Fontana, Vito Fontana, Carmela Fullone, Rosario Fullone, Vito Gallo, Domenico Gatti, Guelfo Gherardi, Antonino Greco, Berta Gruber, Andrea Guarano, Vincenzo Guardi, Giacomo Guerino, Graziella Guerra, Rita Guzzo, Giuseppe La China, Gaetano La Rocca, Paolo Licata, Maria Rosaria Liotta, Francesca Lupo, Giovanna Lupo, Giuseppe Manitta, Claudio Marchese, Daniela Marfisi, Tiziana Marfisi, Erica Mazzel, Rita Mazzel, Maria Assunta Mignani, Annino Molteni, Paolo Morici, Guglielmo Norritto, Lorenzo Ongari, Paola Papi, Alessandra Parisi, Carlo Parrinello, Francesca Parrinello, Anna Paola Pellicciani, Antonella Pinocchio, Giovanni Pinocchio, Gaetano Prestileo, Andrea Reina, Giulio Reina, Costanzo Ronchini, Marianna Siracusa, Maria Elena Speciale, Giuliana Superchi, Antonio Torres, Giulia Maria Concetta Tripliciano, Pierpaolo Ugolini, Daniela Valentini, Giuseppe Valenza, Massimo Venturi, Marco Volanti, Maria Volpe, Alessandro Zanetti, Emanuele Zanetti, Nicola Zanetti.


Appello al Parlamento europeo: Europa,aiuto

22 giugno2000 - Roberto Superchi, padre di una delle vittime di Ustica e promotore dell'iniziativa “50 lire per la verita”, annuncia che in occasione del ventennale della tragedia (il 27 giugno) presentera’ un appello al Parlamento europeo perche' riapra il caso Ustica ed eviti che l' inchiesta finisca in prescrizione. Nell' appello, intitolato “Europa, aiuto”, Superchi chiede di essere aiutato nel tentativo di costituirsi parte civile contro lo Stato italiano accusato di “20 anni di menzogne”.

DA

http://web.tiscalinet.it/almanacco/ustica.htm


 

Appello su USTICA

Promosso dall’Arci in collaborazione con l’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica
C’era la guerra, quella notte del 27 giugno 1980.

E c’erano sessantanove adulti e dodici bambini che tornavano a casa, che andavano in vacanza, che leggevano il giornale, o giocavano con una bambola.

Questa è la terribile verità che ci consegna la sentenza-ordinanza con la quale il giudice Priore chiude l’istruttoria sulla strage di Ustica.

Noi c’inchiniamo alla memoria di chi ha perso la vita e ci sentiamo di affermare che è stata colpita la dignità della nostra Nazione e la dignità di noi tutti cittadini.

Con un’azione, che è stata propriamente atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata, operazione di polizia internazionale coperta contro il nostro Paese, sono stati violati i confini della Patria, sono stati infranti i diritti di sicurezza delle linee di comunicazione, è stata spezzata la vita a cittadini innocenti.

Nessuno ha dato la minima spiegazione di quanto è avvenuto.

Non si deve lasciare passare questo evento come uno dei tanti, seppur terribili, del nostro recente passato, con questo atto si è inciso più profondamente nella realtà del nostro Stato, contro la sua dignità nel consesso internazionale, contro i diritti fondamentali dei suoi cittadini.

Chiediamo al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio, con comportamenti adeguati alla drammatica gravità del caso, di intraprendere iniziative di grande vigore a livello internazionale per fare piena luce sui fatti e ridare all’Italia la sua dignità di paese libero, integro nei suoi confini, tutelato nei collegamenti.

Dobbiamo altresì esprimere la nostra profonda indignazione nell’apprendere, dalla lettura della sentenza ordinanza del Giudice Priore, che alla trama per nascondere la verità su questa drammatica vicenda hanno in vari modi e a vari livelli partecipato innumerevoli dipendenti dalla Pubblica amministrazione che hanno strappato personalmente e in profondità il vincolo di lealtà allo Stato e hanno con i loro comportamenti incrinato la possibilità di una serena fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Smascherare e colpire tutti gli indegni comportamenti è il solo modo per riaffermare la volontà di un corretto funzionamento di tutti gli apparati a tutela dei diritti dei cittadini.

- hanno finora aderito: Legambiente, Uisp, Uds, Udu

DA

http://www.comune.bologna.it/iperbole/ustica/documenti/appelloArci.htm


La strage di Ustica: per non dimenticare...

Caro diario...

               Caro diario sono felice, oggi è il 26 giugno 1980 e sono stata promossa. EVVIVA!!!!! (ho tredici anni) Mamma e Papà sono molto orgogliosi di me, mi hanno promesso da mesi che il loro regalo per la promozione sarà portarmi con loro in Sicilia.
               EVVIVA!! Ce l'ho fatta e non vedo l'ora di fare il mio primo viaggio in aereo, anche per i miei genitori è la prima volta. Oggi ho telefonato a mia cugina a Palermo, le ho detto che fra qualche giorno ci vedremo, anche la nonna è contentissima e non vede l'ora, ed anch'io sono impaziente di fare questo viaggio. Caro diario oggi 26 giugno 1980 c'è stato un cambiamento nel programma. La mamma ha detto che siccome non ha trovato posto in aereo, partono solo loro due con la speranza di poter trovare due biglietti, promettendomi un nuovo regalo al ritorno. UFFA!!! Non è giusto! Sono arrabbiatissima! Non voglio un altro regalo. Ho pianto tutto il pomeriggio, ma le mie lacrime sono servite solo a far partire la mamma molto triste. Le sue parole per consolarmi sono state: "tu devi badare alla famiglia perché sei la più giudiziosa". UFFA! Mamma mi ha tradita, non è stata di parola. Non si fanno promesse se poi non si mantengono. Io voglio il regalo promesso. Voglio volare con Mamma e Papà. Oggi 27 sono partiti, nel pomeriggio hanno telefonato per dire che l'aereo partiva in ritardo, volevano parlare con me, ero così arrabbiata che non sono andata al telefono. Caro diario oggi 28 giugno 1980 non crederai a quello che ti dirò ora: la Mamma e il Papà non hanno ancora telefonato per dire che sono arrivati. Qui sono tutti agitati.
               Non credo a quello che sento, dicono che l'aereo è scomparso!! NO! Non è possibile, non può succedere niente di brutto ai miei genitori. Io sono la piccola di casa. Ma perché a casa nostra c'è sempre il dottore e mi mandano sempre a comprare la camomilla? Perché i miei fratelli e mia sorella piangono sempre? Perché la TV fa vedere sempre quelle immagini nel mare?
               Sono tutte finte, come dice sempre la Mamma! Se potessi sentirla al telefono la Mamma mi tranquillizzerebbe. Mi sento morire. I miei fratelli sono partiti a cercare Mamma e Papà. Sono due giorni che tengo le dita incrociate, qui sono tutti disperati, ma io no, perché so che Mamma e Papà torneranno molto presto. C'è un via vai di parenti, amici che ci opprimono, piangono. Non sanno che lo fanno inutilmente, perché non è vero niente, Mamma e Papà torneranno da me, perché non lascerrebbero mai la propria piccola qui sola. I miei genitori mi vogliono troppo bene per abbandonarmi. Tornate presto vi  prego. Caro diario mi stanno facendo credere a questa realtà, ma io tengo forte le mie dita incrociate, quello che sto passando non te lo so descrivere. Mi riempio di pizzicotti per svegliarmi da questo incubo che non finisce mai. Papà, Mamma dove siete andati a finire? Perché mi lasciate così sola... In famiglia c'è tensione, non so più se chiamarla famiglia, ora non è rimasto niente della mia meravigliosa famiglia. Solo il dolore regna fra noi e fa continuare i nostri giorni. Oh Dio, che sta succedendo a noi tutti? Perché hai voluto questo? Chi ha voluto e permesso tutto questo? Perché delle persone fanno queste cattiverie? Perché devono esistere questi sbagli e far soffrire così la gente? Caro diario oggi sono andata nella casa dove ero così felice con i miei genitori, è così vuota, spoglia, lugubre ed ho cominciato a sognare ad occhi aperti. Vedo Mamma e Papà scendere dall'autobus con delle grandi valige, entrare in casa, salire le scale ed io precipitarmi ad abbracciarli! Oh Signore ti ringrazio!! Non mi stacco più da loro, non mi voglio più svegliare, portatemi via con voi vi prego. Ho pianto tanto, tanto, urlato più forte che potevo, avrei voluto farli scendere da quel maledetto aereo che me li aveva portati via. Sono stanca, nauseata, ho paura che impazzirò o forse pazza lo sono già. Vorrei farla finita. Mamma, Papà perché non mi avete portato via con voi? Io non riesco più a vivere! Caro diario sono strastufa, non ce la faccio più, ora ti saluto, vado a dormire, spero che i miei sogni mi portino via con loro. Anno 1990. Da quel triste momento di dieci anni fa tutti mi hanno sempre detto che ero fortunata ad essere così piccola e che quindi non soffrivo più di tanto, ma non sanno che quando la speranza muore la vita non ha più senso. Quella bambina è cresciuta, ora ha ventitré anni, ed ancora non sa che senso dare a questa sua sofferenza.

               Linda Lachina (da Ustica - La via dell'ombra)

DA

http://www.mclink.it/personal/MC9494/ustica.htm


STRAGE DI USTICA – "AI MARGINI DI USTICA", IL LIBRO DI ENRICO BROGNERI -

STRALCIO:     IL RAPPORTO CON GLI EDITORI
Dalla pagina curata da Marina Joffreau

"…Affinché i lettori possano constatare quali sono state le difficoltà incontrate dall'autore per pubblicare il libro, riporto copia delle risposte delle varie case editrici a cui si è rivolto: le reazioni suscitate dalla lettura del manoscritto e le giustificazioni che sono state fornite per il suo rifiuto. Per ragioni che mi paiono ovvie, onde evitare all'autore spiacevoli complicazioni, non verrà indicato il nome delle case editrici e degli operatori in questione:

– Casa Editrice n. 1:

al telefono, il direttore editoriale della narrativa, il sig. (...) : "Il libro è bellissimo e davvero interessante". Riscontro scritto del 20.5.97 dalla Segreteria editoriale: "la decisione editoriale è stata purtroppo negativa. Mi dispiace, Le rendo il materiale e Le auguro di poter trovare una soluzione soddisfacente presso altri. Molto cordialmente...".

– Casa Editrice n. 2:

lettera dell'11. 4. 96 del sig. (...) : "Il suo (libro) naturalmente reca un contributo importante, che è stato non a caso valutato con la giusta attenzione dalla magistratura inquirente e, sia pure con le difficoltà da Lei documentate, dalla stampa... Sono perciò costretto - a malincuore - a declinare la Sua cortese offerta".

– Casa Editrice n. 3:

"Il testo che ci ha inviato è senza dubbio interessante, ma secondo noi occorrerebbe presentarlo a un editore che pubblica libri a caldo su problemi italiani attuali, la Casa Editrice n. 4, ad esempio...".

– Casa Editrice n. 4:

per telefono, il consulente signor (...). : "Sì, l'ho appena finito di leggere. E' un bel testo, mi ha colpito il capitolo del Mig perché è scritto bene. E tuttavia...".

– Casa Editrice n. 5:

lettera della Segreteria Editoriale: "Purtroppo dobbiamo dirLe che la nostra commissione di lettura non ha ritenuto il Suo lavoro adatto ad essere inserito nelle nostre collane". Dalla scheda di valutazione del 5.11.96 del suo direttore editoriale, il sig. (...), rinvenuta casualmente tra le pagine del dattiloscritto restituito, risulta tra l'altro testualmente: "... Nacque così la decisione di scrivere questo libro, che vedo esservi stato spedito nello scorso aprile: spero non troppo tempo fa per poter rispondere, senza possibilità di appello e col minor numero possibile di parole per non restare invischiati dal tenacissimo entusiasmo dell'autore, che la proposta non può rientrare nei nostri programmi editoriali. Altrimenti, si potrebbe offrire all'autore di comprargli il testo…".

– Casa Editrice n. 6:

"Le variazioni necessarie (ove compaiono cioè chiari e precisi riferimenti a nominativi e persone) snaturerebbero
negativamente gli interessanti contenuti del testo originale. E' nostra ovvia politica cercare di evitare le questioni legali.
Confermato il valore della Sua opera, se già non ha provveduto in tal senso, Le consigliamo vivamente di sottoporla in visione ad affermate case editrici che possano sostenerne la pubblicazione, sia in senso editoriale, sia sotto il profilo legale."

– Casa Editrice n. 7:

ha semplicemente negato di aver mai ricevuto il dattiloscritto. E ha continuato a negare anche in presenza del documento postale che ne comprovava l'avvenuta consegna a mani del titolare, il sig. (...).

– Casa Editrice n. 8:

risposta telefonica: "Il dattiloscritto è stato sottoposto alla valutazione personale della signora (...)". Poi, nessun riscontro nonostante i ripetuti solleciti.

– Casa Editrice n. 9:

Dopo l'ennesimo sollecito telefonico: "Avevamo a suo tempo esaminato il Suo testo e deciso, in rapporto alla linea editoriale delle nostre collane, di non accogliere la Sua proposta di pubblicazione".

– Casa Editrice n. 10:

"In questo momento non ci è possibile procedere ad alcuna ulteriore iniziativa editoriale; conserveremo nel nostro archivio una dettagliata scheda del Suo lavoro nella eventualità di una futura utilizzazione".

– Casa Editrice n. 11 :

per telefono con la dott.ssa (...) (figlia del proprietario?): "No, non può rientrare nei nostri programmi". Subito dopo, avendole fatto notare che nei primi contatti si era detta interessata, la stessa ha risposto che la casa aveva cambiato linea editoriale solo da qualche giorno.

A questo punto, qualsiasi commento si rivelerebbe superfluo. …"

http://www.abramo.it/Ustica/


DA

http://www.senato.it/dsulivo/documenti/doc000229.htm

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http://www.nove.firenze.it/ustica/

Dossier Ustica

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http://members.planet.it/freewww/cipriani/laffare.html

USTICA E BOLOGNA, IL GRANDE IMBROGLIO

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http://www2.rete039.it/civis/cic/ustica/sottvoce.htm

USTICA: COLPITO, AFFONDATO

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La strage di Ustica in rete

http://www.stragi80.com/ustica/link.html