CONSIDERAZIONI SULLA CREAZIONE DELLA CONOSCENZA IN INTERNET
Relazione introduttiva al Seminario c/o la Pontificia Università Cattolica del Perù

di Paolo Manzelli
Presidente EGO-CreaNET / LRE <LRE@blu.chim1.unifi.it>

Alle soglie del nuovo millennio la rivoluzione digitale sta trasformando in modo accelerato la nostra vita quotidiana e con essa anche alcuni dei concetti fondanti fatti propri dalla società industriale, lavoro, economia, commercio, sviluppo, .... che oggi con l'avvento della società post-industriale della informazione interattiva debbono essere riletti e contemporaneizzati.

Certamente tale profondo cambiamento epocale nel quale vecchie regole ed abitudini mentali subiscono la più completa "deregulation", non avrebbe alcuna capacità di progresso se non venisse cognitivamente interiorizzato dando luogo ad una profonda rielaborazione della costruzione creativa delle conoscenze.

Al fine di porre attenzione al tema delle modalità di creazione della conoscenza interattiva in rete telematica è opportuno iniziare ricordando che l'analisi concettuale sullo sviluppo cognitivo dell'epoca industriale, che oggi è una fase ormai avanzata di trasformazione, ha fatto sostanzialmente riferimento ai principi del realismo meccanicistico di Cartesio (René Des Cartes - 1596-1650)

Il dualismo cartesiano tra un mondo materiale ed oggettivo (res-Extensa) ed un mondo soggettivo (res Cogitans) (Vedi: Cartesio Discours de la Methode 1637), è stato infatti considerato come la più evidente certezza possibile in mondo scientifico e tecnologico proprio dell'epoca industriale, che ha fatto riferimento costante al dubbio ed allo scetticismo a riguardo delle conoscenze precedentemente storicizzate.

Dobbiamo constatare che tale dualismo cartesiano, tentando di avere almeno una unica certezza nell'esistenza della realtà, finiva di fatto con il creare un modello cognitivo che si caratterizza nel separare lo spazio dal tempo; lo spazio venne considerato oggettivo proprio in quanto, misurabile quantitativamente, mentre il tempo veniva ad avere un valore soggettivo, misurabile tramite una convenzione arbitraria. (vedi : "Il tempo del cervello" in http://www.edscuola.com/archivio/tempo.html);

Inoltre osserviamo che la famosa espressione di Cartesio "COGITO ERGO SUM" , che condusse ad ammettere una realtà fenomenica conoscibile di per se indipendentemente dalla evoluzione della attività descrittiva del pensiero, è oggi entrata in profonda crisi; ne è prova evidente una grande messe di riflessioni su una nuova scienza cognitiva, che non fa più riferimento alla metodologia di pensiero cartesiano. Vedi :Non-Cartesian Cognitive Science: http://www.cogs.susx.ac.uk/users/ronaldl/noncartesian.html.

Possiamo quindi asserire che sul piano dello sviluppo cognitivo oggigiorno viviamo in un epoca che va distinguendosi fondamentalmente dalla precedente, che ha avuto come centro lo sviluppo industriale, là dove l’attenzione è stata focalizzata sulla produzione di sempre più grandi quantità di oggetti e su loro consumo; pertanto durante il periodo della industrializzazione, cosa in vero contava sia economicamente che culturalmente, era la produzione di merci e di conseguenza gli studi sui criteri innovativi di costruzione della conoscenza sono stati relegati nell'ambito di studi umanistici, considerati avulsi dalle modalità e dai criteri di fare scienza.

Nella società industriale il dualismo cartesiano proponeva infatti un principio di costruzione scientifica delle conoscenze estremamente pragmatico, tendente cioè a valorizzare ogni concezione che permettesse di dare rappresentazioni degli oggetti e dei fenomeni come dati di fatto sperimentali; ciò proprio in seguito alla ammissione che la realtà esiste in se stessa; pertanto tutte le interpretazioni capaci di porre in dubbio tale modalità ed atteggiamento cognitivo finalizzato al semplice realismo, erano considerate opinabili e di poco conto in quanto bastava considerarle soggettive, per definirle di indole qualitativa, non riproducibile e quindi vuote di certezza.

Oggi lo sviluppo della società della informazione interattiva, che procede verso la " società post-industriale", pone con evidenza maggior attenzione intellettuale ai limiti dei precedenti processi di costruzione della conoscenza ed infatti oggi si impone seriamente il problema della ricerca di una nuova creatività concettuale sulla cui base la società post-industriale possa essere ricostruita.

Già Immanuel Kant ( 1725-1804), pur dando una giustificazione teorica al realismo epirico proprio della Scienza classica Newtoniana, nella critica della Ragion Pura (1787 II° ED Vol III p. XVI, Kritik der reinen Verkunft), si rese conto che tale importazione detta del "realismo-empirico" conseguiva ad un atteggiamento storico che non aveva valore assoluto, ed infatti egli scrive :

"Finora si è sostenuto che tutta la conoscenza dovesse uniformarsi agli oggetti ...... D'ora in poi si potrebbe cercare di scoprire se non potessimo andare oltre... se partissimo dall'assunto che gli oggetti debbano uniformarsi alla nostra cognizione".

Questo inversione concettuale, preannunziata da Kant è ormai il nuovo fondamento della costruzione cognitiva contemporanea.

Alcune importanti tracce di tale inversione sono evidenti proprio nell'ambito del pensiero scientifico. La Relazione di Incertezza, detta Principio di Indeterminazione di Werner Heisemberg (1927) ,che fu uno dei capisaldi della scienza contemporanea, dette infatti un duro colpo alla concezione scientifica classica, in quanto fino ad allora la scienza riferendosi esclusivamente al macro-cosmo aveva considerato l'osservatore come una entità esterna ed indipendente all'esperimento. La riflessione epistemologica sulla indeterminazione sperimentale, mise in evidenza l'errore concettuale insito nel dualismo cartesiano, quando, in riferimento al micro-cosmo si vogliano misurare grandezze fisiche coniugate con lo spazio (posizione) e il tempo (moto), così che si dovette accettare che l'osservatore non può essere trattato come una entità separata dall'esperimento, proprio in quanto il soggetto è colui che costruisce mentalmente l'esperimento per poi misurarlo in processo di verificabilità del modello cognitivo idealmente costruito.

Niels Bohr ( 1958) in Essays on Atomic Phisics and Human Knowledge scrive testualmente (vedi: http://www.culture.com.au/brain_proj/quantum.htm)

"...the impossibility in psychical (i.e. psychological) experience to distinguish between the phenomena themselves and their conscious perception clearly demands a renunciation of a simple causal description on the models of classical physics, and the very way in which words like "thoughts" and "feelings" are used to describe such experience reminds one most suggestively of the complementarity encountered in atomic physics." [Bohr, 1958, p21]

Ecco che già nell'ambito della riflessione sulle cognizioni scientifiche della prima metà del XX secolo, si sono definitivamente incrinate le concezioni cartesiane sul metodo scientifico; infatti il valore della funzione euristica derivante dalla sequenza causale che assume la causa preceda l'effetto, svaniva in quanto si prese coscienza del fatto che era del tutto errata la ammissione che il tempo fosse un parametro convenzionale, e cioè una apparenza soggettiva realmente inesistente.

Se invece come prescrive la concezione della "relatività" introdotta da Einstein (1916), il tempo e lo spazio sono entrambe entità reali generate dalle interazioni tra materia ed energia allora, non risulta più possibile separarle, considerando lo spazio come entità esterna al soggetto ed il tempo come irrealistica sensazione interiore.

Inoltre recenti sviluppi delle neuroscienze sul funzionamento cerebrale contribuiscono ad annullare la comoda separazione tra oggetto e soggetto, che invero limita la costruzione creativa della conoscenza umana in relazione al divenire nel tempo. Infatti la neurobiologia mette oggi in evidenza come i modelli cognitivi siano realmente un costrutto evolutivo della nostra mente e quindi si inizia a comprendere che, una volta che saranno definitivamente superati i preconcetti concettuali della impostazione cartesiana, la nuova dimensione del cambiamento cognitivo generata dal mondo della informazione dinamica ed interattiva, dovrà essere interpretata da un nuovo paradigma. ( vedi ad es: The Brain Project in: http://www.culture.com.au/brain_proj/)

Sul piano storico-filosofico ricordiamo che Gian Battista Vico in "Principi di Scienza Nova (1744 /Milano, Rizzoli 1963), fu un deciso precursore dell'idea che i fatti non siano elementi di un mondo indipendente dall'osservatore, poiché la loro conoscenza deve uniformarsi alle modalità di sviluppo delle nostre cognizioni, che in ogni epoca sono predittive e determinano la capacità creativa dell'uomo.

Oggigiorno il costruttivismo cognitivo inizia a dare sviluppo a nuovi paradigmi della conoscenza. Considerando infatti che l'attività del conoscere corrisponde alla codificazione/decodificazione di reti coerenti di concetti e sensazioni, il costruttivismo inizia ad esplorare scientificamente ciò che in passato nell'ambito del paradigma cartesiano era stato visto come elemento di una separazione duale tra astrazione e realtà; viceversa, facendo riferimento alle studio delle modalità biologiche di codificazione del pensiero, il costruttivismo contemporaneo considera soggetto ed oggetto come entità integrate entro una concezione globale di oggettività scientifica.

Ricordando il "Mito dell'Uomo nella Caverna" di Platone, oggi si ammette che non possiamo percepire il mondo così come è nella realtà, in quanto la risposta del nostro sistema cerebrale codifica gli stimoli fisici acquisiti dai sensi, ma non genera con immediatezza speculare la forma degli oggetti o degli eventi percepiti; quest'ultima è il frutto di processi neuronali di integrazione che si attuano in una complessa attività metabolica, che include nella elaborazione cerebrale, le istruzioni genetiche, la rievocazione della esperienza mnemonica ed i costrutti concettuali derivanti dall'apprendimento culturale di ciascuno di noi. (vedi: http://www.edscuola.com/archivio/salusm.shtml) Il precedente cambiamento fondamentale del punto di vista della costruzione creativa della conoscenza, accentua la sua evoluzione quando il sistema di riferimento si caratterizza in relazione al nuovo medium interattivo noto come INTERNET. ( vedi: http://www.edscuola.com/archivio/mappemen.shtml)

In particolare agiscono come elementi di atti ad agevolare la nuova impostazione cognitiva vari fattori tra cui:

a) la velocità di connessione della informazione interattiva, cui consegue una accelerazione dei sistemi si codificazione/decodificazione cerebrale

b) la digitalizzazione di qualunque messaggio multimediale, che facilita l'apprendimento multisensoriale a distanza

c) infine Internet consente di virtualizzare i confini del nostro essere in conseguenza alla facilitazione di interconnessione cognitiva conseguibile nel World Wide Web, ed a ciò corrisponde un processo di estensione della riflessione mentale che, utilizzando ancora dei vecchi termini cartesiani, potremo dire induce l'attenzione intellettiva a privilegiare le "res-cogitans" rispetto alle res-extensa".

Questa estensione e accelerazione delle interconnessioni mentali, determina una profonda modificazione del nostro essere psico-fisico e quindi sul piano cognitivo diviene necessaria una riproposizione concettuale delle relazioni corrispondenti al binomio "mente/cervello", in tutte le accezioni nel quale tale fondamentale disproporzionamento concettuale tende culturalmente ad operare

Esemplarmente un forte effetto di tale tendenza si verifica nell'ambito della "Economia della Globalizzazione dei Mercati".

La mentalità della gente, ancora abitudinaria rispetto alle tendenze cognitive, spesso ritiene ancora che l'economia corrisponda ad una realtà concreta oggettiva e tangibile in quanto descrivibile in fatti e cifre. Nel quadro di una tale accezione limitata dal riferimento al tradizionale del mercato locale (Market -Place) , non ci si rende sufficientemente conto che l'economia oggigiorno diviene sempre più un puro strumento di una intelligenza connettiva (Market-Space), che supera ogni accordo collettivamente intrapreso in precedenza, poiché la negoziazione nel mercato tradizionale è stata attuata sulla base di criteri obsoleti che non sanno tenere conto del fatto che la nuova economia dell'era della informazione interattiva è correlata ad un fenomeno di evoluzione cognitiva fortemente instabile, soggetto come è a stati d'animo opinioni e conoscenze, non ancora definibili in termini di una nuova parametrizzazione del sapere, capace di formulare chiare ed evidenti prospettive di sviluppo.

Comunque le nuove tendenze economiche prodotte dalla interattività delle informazione globale, già determinano un atteggiamento inconscio dal quale si intuisce che il fatto determinante del cambiamento verso una nuova economia di mercato, tende certamente a privilegiare la condizione di scelta del consumatore rispetto al predominio della produzione attuato durante tutta l'epoca della industrializzazione.

In termini schematici ma efficaci, possiamo dire che la domanda di beni e servizi nel mercato globale diviene determinante rispetto alla offerta produttiva di ciascuna industria locale e quindi in un mondo che trasferisce sia conoscenza che la moneta da supporti materiali in flussi elettronici, ciò che conta risiederà maggiormente negli atteggiamenti mentali dei consumatori, che sono indotti dal processo di globalizzazione della informazione interattiva a superare le loro attitudini tradizionali.

Pertanto anche in campo economico, ciò che era considerato soggettivo come l'opinione dei compratori, acquista maggior peso del valore oggettivo delle merci.

Le precedenti considerazioni inducono la necessità di dare sviluppo ad una analisi storico- concettuale sulla realizzazione di conoscenze creative nella nostra epoca sulla base di criteri generali della interattività della informazione.

In questa linea di espressione come associazione EGO-CreaNET/LRE (vedi: http://www.chim1.unifi.it/group/education) abbiamo iniziato uno studio sul tema : "Studies on human neuro-cognitive functions and models of communication and its applications in information interactive technology for improving the e. commerce", che si fonda sulla considerazione che la attuale società della conoscenza interattiva debba riformulare il proprio paradigma generale sulla costruzione e sull'apprendimento cognitivo.

Trattasi di una ricerca-dibattito ancora aperta a vari contributi e che è iniziata facendo riferimento ad un mio articolo intitolato: SCIENCE & CREATIVITY, la dove viene descritto il Principio di Fertilità Evolutiva, che emerge in modo del tutto generale in seguito alla introduzione del parametro informazione nell'ambito delle interazioni tra energia e materia. (vedi: http://www.edscuola.com/archivio/science.html)

Riferendoci quindi al Principio di Fertilità Evolutiva , possiamo definire ancora in modo schematico, lo sviluppo del processo di dematerializzazione della conoscenza e della economia che si sta attuando che si attua tramite la digitalizzazione di ogni tipologia di informazione, nella rete interattiva del WWW.

Il Principio di Fertilità Evolutiva (PFE), in sintesi ci dice che, all'aumentare della elaborazione di informazione (+dI) interattiva , in corrispondenza diminuisce l'utilizzazione della materia (-dM) e di energia (-dE) per unità di prodotto. (+ dI = -dM -dE)

Accettando tale pricipio in base a varie sue logiche conferme, di conseguenza possiamo avere a disposizione una funzione euristica generale, utilizzabile quale fattore di guida per le attività progettuali-operative di EGO-CreaNET/LRE in rete, capace di facilitare il superamento degli ostacoli cognitivi, che trova inesorabilmente colui che ancora progetta iniziative sulla base di antiquate concezioni evolutive dello sviluppo della conoscenza, le quali di fatto escludono la creatività cognitiva proprio in quanto si fondano sulla selezione ed adattamento criteri e concetti storicamente preordinati che sono stati propri della società industriale.

Disse Mc Luhan (vedi: http://www.geocities.com/SoHo/Atrium/7109/ago-98/textos/mcluhan8.htm) con un aforisma "uno dei principali effetti della digitalizzazione è quello di rendere fluido tutto ciò che è solido".

Vivendo in un mondo in cui tale processo di dematerializzazione è accelerato, pertanto, come abbiamo qui a più riprese accennato, conta più la creatività cognitiva dell'uomo che non gli oggetti ed i consumi energetici. Considerando tale osservazione come base cognitiva dello sviluppo del terzo millennio, allora è possibile definire come MINDWARE le attività progettuali a crescente grado di compatibilità e connettività partecipativa in rete; infine applicando la formulazione generale (PFE), possiamo scrivere :

+ MINDWARE = - HARDWARE - SOFTWARE

Cioè la crescita di progettazioni ampiamente condivise in rete telematica interattiva condurrà verso una semplificazione dell'HARDVARE e del SOFTWARE ; di conseguenza tale formulazione rende attuabile ogni azione progettuale-operativa che guardando al "futuro-prossimo" tenga in debita considerazione la tendenza a favorire la diminuzione della importanza del fattore materiale anche a riguardo della strutturazione in interfacce di Hard. e Software, rispetto alla più immediata capacità di interconnessione interattiva adatta a facilitare la estensione della connettività dell'intelligenza umana che abbiamo definito come MINDWARE. (vedi : Derrik De Kerckhove L'intelligenza Connettiva; http://www.mcluhan.utoronto.ca/people/derrick.htm; http://www.t0.or.at/kerckhov/kerckhov.htm)

Cosi ad esempio, in breve tempo, sarà disponibile una nuova generazione di strumenti portatili di comunicazione che sulla base di nuovi protocolli di codificazione/decodificazione, compressione e trasmissione selettiva e rapida dei dati di informazione, renderà possibile un , che dati Internet, in apparecchiature che avranno la dimensione di un telefonino GSM. Tale nuova generazione di cellulari, già progettata e disponibile sul mercato entro il 2002, certamente faciliterà il "commercio elettronico" entro un sistema di economia globale a cui abbiamo in precedenza fatto riferimento.

Queste sfaccettate considerazioni CONSIDERAZIONI SU LA CREAZIONE DELLA CONOSCENZA IN INTERNET, rappresentano una semplice premessa ad una più complessa ed articolata ricerca-progettuale, che la Associazione Telematica Internazionale EGO-CreaNET/LRE ritiene importante attivare nel WWW, al fine di assumere coscienza del profondo cambiamento della trasformazione socio-tecnologica contemporanea, che indubbiamente incide profondamente anche nell'ambito della modifica dei sistemi di educazione e di formazione professionale, che sono in evidente stretta correlazione con una nuova costruzione cognitiva, più adeguata al contemporaneo sistema di sviluppo globale della informazione interattiva.

Firenze, 10 giugno 1999



LE FastCounter