CREATIVITÀ ECONOMIA ED INFORMAZIONE
verso l’Era del Management Digitale nella Società della Conoscenza Interattiva

di Paolo Manzelli

Direttore del LRE/EGO-CreaNET- Facoltà Scienze Università di Firenze
<LRE@blu.chim1.unifi.it><http://www.chim1.unifi.it/group/education>

Abstract

Nello sviluppo della società della informazione interattiva le idee ed i progetti creativi per la formazione ed il lavoro sono destinati ad avere un valore economico e sociale maggiore delle attività produttive industriali.

Quanto sopra è conseguenza diretta del processo di de-materializzazione della economia, che comporta la transizione dalla società industriale a quella post-imdustriale della informazione e della conoscenza creativa, là dove il capitale umano diviene sempre più essenziale per lo sviluppo, rispetto al capitale economico.

Tali assunzioni verranno trattate al fine di instaurare un approccio culturalmente cosciente a riguardo della necessità impellente di rigenerare la politica in modo che essa sappia includere una democrazia più diretta potenzialmente permessa dai sistemi di networking della comunicazione interattiva.

Uno stato On-Line che correli in rete una informazione di sistema tra imprese centri di ricerca e formazione, sarà infatti l’elemento chiave per il progresso socio-economico della incipiente società della conoscenza creativa.

C’è una regola per la creatività?

Se introduciamo la informazione come parametro energetico e trattiamo la materia come energia condensata, partendo dal presupposto che la energia non possa essere creata ne distrutta, allora possiamo descrivere il principio detto di "fertilità evolutiva", che rappresenta lo scenario generale in cui la creatività, quale fattore naturale di sviluppo sociale ed umano, può essere applicata a un qualunque sistema di evoluzione.

Il principio di "Fertilità Evolutiva" (vedi Creativity & Science in http://www.edscuola.com/lre.html) ci dice che ogni crescita di elaborazione di informazione corrisponde ad una diminuzione dell’utilizzazione della energia libera per unità di azione, ed ad una dematerializzazione per unità di massa.

Ogni possibile azione creativa ha quindi valore di sviluppo, se è capace di agire in questo contesto di "fertilità evolutiva"; in particolare tale principio può essere una buona guida per comprendere il nuovo scenario evolutivo della tecno-natura della società della informazione e della conoscenza interattiva.

La transizione tra la società industriale e la società post-industriale della informazione implica il fatto che viene ad assumere valore socio-economico, non tanto la realizzazione dei prodotti materiali in se stessa, ma il processo di informazione e conoscenza che conduce alla integrazione della progettazione e commercio della produzione delle merci; pertanto la creatività dello sviluppo si configura essenzialmente nella crescita organizzata della informazione interattiva.

Nell’ambito della società industriale la centralità delle relazioni tra energia materia ed informazione era inglobata nel processo di produzione delle merci in fabbrica; ma nella società post-industriale il processo di crescita della informazione globale e la dematerializzazione dei processi produttivi sposta il tradizionale ruolo centrale della produzione nello sviluppo. L’automazione dei processi produttivi ha contribuito infatti allo slittamento della importanza della offerta di prodotti, in favore della domanda in quanto la produzione industriale, fortemente automatizzata, tende facilmente a saturazione dei mercati determinando condizioni di sovra-produzione. In tali condizioni diviene predominante la scelta operata a livello della domanda di beni.

La inversione della attenzione dei mercati in favore della domanda è pertanto il fattore determinante in cui si innesta lo sviluppo delle società della informazione.

In sostituzione della centralità della fabbrica nella società e nella economia contemporanea il centro della attenzione economica si è spostato sul mercato e quindi il consumatore potrà iniziare ad esercitare un efficace potere di scelta; ciò darà adito ad un nuovo modello di competitività economica per uno sviluppo fondato sul rapporto tra creatività sociale ed informazione interattiva.

Quello che conta nello sviluppo odierno è infatti l’incremento e l’ampiezza della domanda di consumi dato che la produzione può essere sempre più automatizzata e a costi energetici decrescenti. Per uno sviluppo sociale creativo è quindi necessario perseguire delle regole di mercato capaci di governare ed espandere e qualificare le relazioni tra domanda ed offerta di consumi.

Possiamo infatti considerare che mentre nella fase matura della società industriale i consumi potevano essere indotti ed accresciuti dalla attività reclamistica dei mass media, puntando sostanzialmente all’incremento della quantità delle vendite delle produzioni di massa e quindi ad una uniformità del mercato globale, viceversa, nell’ambito dello sviluppo interattivo della "società on line", lo sviluppo del "commercio elettronico" e di varie altre attività e servizi "on line", darà adito aprire un ampio ventaglio di occasioni di differenziazione del mercato, che perseguirà la nuova centralità socio-economica acquisita dal consumatore e dal suo potere di scelta.

Pertanto l’espansione dei consumi nella società post-industriale, rispetto ai tempi della società industriale nella quale l’impresa produttrice teneva saldo il potere della regolazione della economia, vedrà la differenziazione dell’offerta di prodotti correlata alla espansione qualitativa della domanda.

Quindi i parametri che determinano la soddisfazione e la crescita della domanda di beni e di servizi divengono il fattore dominante dell’economia di mercato della società della informazione.

Questa inversione di tendenza provoca la necessità di mettere in chiara evidenza i tratti fondamentali del nuovo scenario di sviluppo creativo, capace di superare le difficoltà della transizione socio-economica attuale, che è irreversibilmente in atto, ma che attualmente necessità ampi chiarimenti cognitivi, proprio in quanto ogni sistema di transizione di regola non può estrapolare linearmente dal passato le cognizioni più adeguate per il suo sviluppo futuro.

In primo luogo dobbiamo comprendere che nello sviluppo della società della informazione interattiva le idee ed i progetti creativi per la formazione ed il lavoro sono destinati ad avere un valore economico e sociale maggiore delle attività produttive industriali.

Quanto sopra risulta evidente conseguenza del fatto che pur essendo il consumatore divenuto il fulcro della possibile espansione qualitativa dei mercati, ancora non lo è di fatto, in quanto per applicare tale assunto è necessaria una contemporanea espansione del lavoro e quindi di una efficace distribuzione dei guadagni; quest’ultima può avvenire realisticamente solo nell’ambito di un cambiamento della divisione del lavoro ed inoltre anche di un modifica sostanziale della tradizionale concezione dell’impiego, propria dell’epoca industriale.

Nella transizione verso la società della informazione e della conoscenza, il lavoro di tipo ripetitivo viene sistematicamente distrutto e ciò darà adito a tipologie di lavoro fortemente innovative quali il tele-lavoro e lo sviluppo di tele- imprese, che imprimeranno lo sviluppo del commercio elettronico, della editoria e del giornalismo ecc... e di tutte le altre attività trasferibili "on line".

Quello che è certo siamo agli inizi di nuove strategie di creazione di lavoro, non ancora ben sperimentate, ma senza le quali lo sviluppo socio-economico andrebbe fuori della pista tracciata dalla relazione di fertilità evolutiva precedentemente descritta.

In un mondo infatti in cui la impresa produttiva diventa "capital not work intensive" diviene di fatto assurda ogni politica di sostegno alla industria promossa in relazione allo sviluppo della occupazione.

Altresì, è proprio il sostegno dello stato alla crescita del commercio elettronico e della ampia utilizzazione delle reti telematiche interattive in funzione dell’ampliamento e della trasformazione del lavoro, ciò che diviene una necessità storica per far crescere consistenti opportunità di sviluppo della società della informazione, capaci di far fiorire una organizzazione cognitiva adeguata a promuovere un cambiamento qualitativo del mercato tramite l’utilizzazione delle nuove tecnologie della informazione.

In particolare il commercio elettronico (e-commerce), va compreso come una reale risorsa per le opportunità di crescita del tele-lavoro nell’ambito di tele-imprese, necessaria per dare sviluppo ad una strategia di differenziazione qualitativa dei mercati, definita con il termine di sviluppo "GLOCALE" , cioè dove un sistema di informazione "GLOBALE" riesce ad imprimere sviluppo alla economie "LOCALI".

L’ e-commerce non è infatti solo "tele-shop" (trasformazione del computer on line in negozio di vendita) nel quale si esprimono le azioni di vendita di tipo Business -Consumer (B-C), ma invero rappresenta principalmente un sistema innovativo e coordinato di "Busines-Busines interactivity" (B-B), là dove una reale trasparenza dei prezzi a livello globale darà modo di poter riorganizzare le relazioni tra produzione e mercato, definendo rapporti articolati ed in espansione tra domanda ed offerta, fondati sull’incremento della qualità della produzione.

Va compreso infatti che il mercato associato alla produzione della grande industria ha avuto necessità di un tipo di commercio la cui la massa critica fosse molto elevata, per cui il profitto è stato regolato maggiormente dalla quantità che non della qualità dei prodotti.

Invece si presume che con l’evolversi del "e-commerce" si avrà lo sviluppo ad una " self-free-taxes- economy", il cui ampliamento sarà funzione dell’adeguamento ad una domanda differenziata, tesa a favorire la qualità dei prodotti da un sistema industriale flessibile quale quello della Piccola e Media Industria.

Perché tutto ciò divenga possibile e di conseguenza determini condizioni di "Job- Creation" è evidentemente necessario che cambi una antiquata mentalità dello stato, quale struttura politica organizzata gerarchicamente, in quanto proprio uno "stato on -line", favorirà la crescita di una "democrazia diretta" di tipo interattivo (e-democracy), aperta a contributi intellettuali creativi provenienti da qualsiasi parte del mondo.

Infatti, a livello mondiale, al fine di determinare una espansione qualitativa dei mercati, si evidenzia la estrema necessità di cambiare le relazioni che sussistono tra competizione economica e collaborazione interattiva, nell’ambito della trasparenza della informazione; questo processo di crescita di una "intelligenza sociale connettiva", basato sulla limpidezza della economia di mercato, non avrà solo un valore economico, ma fondamentalmente conoscitivo, proprio in quanto renderà democraticamente coscienti i cittadini del loro ruolo e del loro effettivo potere nel determinare le scelte di sviluppo.

Pertanto uno "Stato On-Line", che correli in rete una informazione di sistema tra imprese centri di ricerca e formazione, sarà indubbiamente l’elemento chiave per il progresso socio-economico della incipiente società della conoscenza creativa, e ciò sarà importante anche sul versante della formazione. Infatti il reale cambiamento nella trasformazione della società industriale nella società della informazione e della conoscenza, come già abbiamo accennato, inciderà profondamente sulla divisione sociale ed internazionale del lavoro.

Pertanto datosi che la educazione ha un forte valore sociale, la ristrutturazione della formazione e degli ambienti formativi giuoca un ruolo decisivo della trasformazione socio-economica della quale si intravedono i primi sviluppi oggi alle soglie del III Millennio.

Per la nuova "era del management digitale", sono necessarie nuove professionalità che sappiano lavorare sulla base di networks integrati da competenze multidisciplinari.

La associazione tra sistemi tecnologici e sociali determina ovunque la necessità di nuove identità professionali la cui definizione presenta molti aspetti innovativi in campo formativo, sia metodologico che cognitivo. Pertanto la integrazione tra le tecnologie della informazione interattiva e lo sviluppo sociale e produttivo, da adito a nuove esigenze di formazione di operatori professionali necessarie per realizzare un ampio e diffuso lavoro di telework e tele-net-working a livello locale ed internazionale; tali ad esempio sono le professioni telematiche di "infobroker" ( ricercatore cognitivo in rete) e di "content -provider" (operatore per la immissione di banche dati e contenuti in rete ) ecc...ecc...

Per realizzare una appropriata formazione a tali professionalità innovative, che saranno importanti elementi del capitale umano necessario per lo sviluppo della telematica interattiva e del tele-lavoro nel campo del "e-commerce" e più in generale nello sviluppo di agenzie di servizi telematici multimediali (quali editoria elettronica, giornalismo internazionale, operatore turistico on-line..... ecc), come associazione EGO-CreaNET/LRE, abbiamo progettato un programma di ricerca & sviluppo, dal nome "Creativity on Line for Telelabour promotion", che non consideriamo estremamente importante nella strategia di crescita che abbiamo descritta a grandi linee in questo articolo.

Il progetto "CoL-Tele-Lab" ha dato origine alla formazione ed alla iniziale attivita internazionale di un omonimo Consorzio "CoL-Tele-Lab" (1) , a cui hanno dato per ora adesione Associazioni telematiche ed Università di vari paesi Europei e Latino Americani; attualmente siamo alla ricerca di ulteriori partners al fine di integrare progetti di "ricerca e sviluppo" per l’avanzamento della società post-industriale in maniera coerente con lo scenario ed il trend di crescita della società della informazione e delle conoscenza a cui crediamo. Tale strategia di formazione del Consorzio "CoL-Tele-Lab" è stata fino ad oggi attivata localmente tramite due corsi di formazione sviluppati sulla base della Ricerca e Sviluppo Telematica Operativa, il primo in Toscana (1998) ed il secondo in Veneto (1999); tali corsi di formazione sono stati denominati con lo stesso nome TASTI (Telematic Agency for Scientific and tecnlogical Development ), pur essendo caratterizzati da una diversa organizzazione ed orientamento che persegue la medesima finalità formativa.

Vedi rispettivamente per la Toscana : http://www.pin.rete.toscana.it/tasti/, corso post-laurea e per il Veneto : http://www.mall.it/didattica/provveditorato/ego/creanet.htm corso TASTI, post-diploma. In tali occasioni preliminari del progetto CoL-Tele-Lab, abbiamo sperimentato la bontà di una formazione, i cui contenuti sono finalizzati ed applicati per una formazione di network in rete, in favore della definizione di professionalità emergenti nel tele-lavoro; infatti abbiamo notato in entrambi i casi come l’attenzione e la partecipazione attiva dei giovani è stata encomiabile ed creativa, ed inoltre in particolare si è effettivamente verificato come il corso TASTI-Toscana, organizzato prevalentemente in rete nel 1998, sia stato un reale volano motore della occupazione dei giovani laureati che vi hanno partecipato attivamente.

Concludendo riteniamo che pur essendo l’Era del Managenent Digitale allo stato iniziale, riteniamo che tale processo associato allo sviluppo della società della informazione, crescerà in fretta proprio in quanto in breve una elevata percentuale del commercio e di agenzie di servizi per lo sviluppo "transiteranno on line", decretando un processo di distruzione e di creazione di nuove professionalità di lavoro, essenziale sia per ampliare, in un ciclo virtuoso, le possibilità di lavoro ad elevata qualificazione intellettuale dei giovani così come la qualità e la estensione dei mercati nel prossimo divenire della società della informazione e della conoscenza.


(1) DOCUMENT of the CoL-Tele-Lab Consortium

The globalization of the systems seems to be the challenge which most characterized last years.

Today, two seem to be the problems that are conditioning the full utilization of new telematic technologies: a) the big quantity of informations in the WWW that in some cases makes available an infinite number of disconnected knowledges, and as a consequence, makes difficult the search of what is really useful; b) the use multimedial and interactive languages, that imply the knowledge of those codes and the ability, not only limited to the receipt of the information, for its production and diffusion. One of the most evident possibilities that put at disposal new informatic technologies for the economic and social development, are the teleworking occupation created on the basis of a appropriate permanent-training of human resources.

A fundamental condition for this target is to establish a constant link among Universities, Research Centres, Associations working for Global Information Society development, and other private and public Enterprises, overcoming old stereotypes oriented to separate the single competences, but locating a common field, where targets, strategies, methodologies and resources keep together new projects and realize a common plan of innovative research, on the base of the use of the telematic nets for the incoming knowledge integrated society.

Following the above comments and targets, the CoL-Tele-Lab Consortium is working very closely in telematic net to develop a first phase of the pilot project CoL-TEL-Lab.in the subsequent areas:

a) Tele-cooperation for Cultural Turism Globalization and Cultural Heritage Education;
b) Busines-busines collaboration for the development of small and medium enterprises;
c) Creative pubblicity impact on market globalization;
d) Teletraining for international management of organizational change;
e) Development on the WWW of co-operative electronic ipertests-edition;
f) Higher education for new pofessionalities of "infobroker" and "content provider" in the field of electronic commerce and for public and private management of natural resources.

The first action of the CoL-Tele-Lab Consortium will be to participate to the Call ALFA II 1999, to develop an extension of the obiectives of the Consortium particularly focusing the relationships of co-operation between Europa and Central and Latin America, but also other calls of the 5th Programme of European Union can be selected.

Until now (1/March 1999) the partnership of EGO-CreaNET /CoL-Tele-Lab Consortium, is composed by: N° 6 partners from four european countries (Italy, UK, Belgium,Spain), and partners and experts from six Latin- America countries (Perù, Venezuela, Cuba, Colombia , Mexico) . Also we get adhesion from two international consultant one from Bulgary and one from Poland.

CoL-tele-lab Consortium of EGO-CreaNET telematic Association, is open to a large adhesion of WWW - partners.



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