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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

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C.M. 3 ottobre 1985, n. 274, prot. 1860/B

Attività sportiva scolastica nell'anno scolastico 1985/86

Anche per l'anno scolastico 1985/86 si richiamano le linee programmatiche, gli obiettivi e le finalità dell'attività sportiva scolastica enunciati nelle circolari n. 304 dell'8 novembre 1983, e n 310 del 19 ottobre 1984.
Nel quadro delle direttive ivi impartite, questo Ministero ritiene opportuno, per maggior utilità degli operatori scolastici, riassumere i punti essenziali e irrinunciabili cui le iniziative indette in materia dai competenti organi scolastici devono rispondere.
1) - Si ribadisce che l'attività sportiva scolastica partecipa a pieno titolo della programmazione educativa, quali che siano le modalità operative in cui si realizza. Ciò significa che detta attività non deve essere riservata soltanto ad alcuni alunni particolarmente versati sul piano tecnico, ma deve avere come prospettiva il coinvolgimento delle generalità degli studenti. Sembra superfluo sottolineare in proposito che gli insegnanti nello svolgimento dell'attività sportiva sono insegnanti di tutti gli alunni, anche e soprattutto di quelli che abbiano difficoltà di inserimento o una minore padronanza e predisposizione alle attività motorie.
2) - Ne consegue che una volta che il collegio dei docenti abbia deliberato lo svolgimento di attività sportive, nell'ambito della programmazione educativa, tale delibera è impegnativa per i docenti di educazione fisica interessati.
3) - La promozione dell'attività sportiva scolastica non può non avere come momento di riferimento essenziale l'attività di istituto alla quale deve essere rivolta, in maggiore misura rispetto al passato, la massima attenzione degli operatori scolastici; correlativa a tale esigenza è quella di una continuità d'impegno da parte dei docenti per l'intero anno scolastico.
In tal senso l'attività competitiva e la partecipazione a manifestazioni quali i Giochi della Gioventù, i Campionati Studenteschi o altre iniziative a carattere necessariamente selettivo, dovranno costituire solo un momento di sintesi e di verifica, per quanto rilevante, delle attività di base programmate dell'Istituto.
Qualora infatti la partecipazione della Scuola con le proprie rappresentative ai Giochi della Gioventù o ai campionati Studenteschi dovesse comportare una diminuzione di attenzione da parte degli organi scolastici verso le attività promozionali, sarebbero vanificati e disattesi proprio gli obiettivi di fondo dello sport scolastico.
4) - Quanto più è forte la domanda di attività sportiva da parte degli alunni e quanto più elevata è la partecipazione alle attività deliberate, tanto più essenziale si rivela la previsione di una struttura organizzatoria interna alla scuola adeguata a farvi fronte e dotata degli opportuni requisiti di funzionalità ed efficienza; in tal senso, è in attesa che si chiariscano gli approdi del dibattito sull'associazionismo scolastico, soluzioni organizzatorie in via sperimentale, come la costituzione di associazioni sportive d'Istituto possono costituire utile momento di esperienza, anche per questo Ministero.
5) - Le SS.VV., una volta effettuata un'attenta ricognizione in ordine alle esigenze delle scuole, in particolare per quanto attiene alla disponibilità di adeguate infrastrutture, vorranno tempestivamente sensibilizzare gli enti locali ad intese di collaborazione nello spirito dei decreti delegati ovunque e comunque ciò sia possibile, quindi anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, per un maggior radicamento sul territorio delle iniziative di promozione sportiva dei giovani scolarizzati. Un'analoga attenzione dovrà essere rivolta agli organi periferici del CONI, i quali hanno sempre dimostrato, ove richiesto, una particolare sensibilità ad assecondare i processi di promozione dello sport scolastico indotti dall'attivazione dei competenti organi della scuola.
6) - Si richiama inoltre la particolare attenzione dei Capi di Istituto e dei docenti affinché gli alunni siano opportunamente preparati al confronto sportivo non solo sul piano tecnico, ma soprattutto su quello più propriamente educativo.
Si auspica in particolare un rinnovato impegno degli insegnanti perché sia bandito qualsiasi comportamento - mutuato da negative suggestioni esterne di conflittualità esasperata -, estraneo o contrario ad ogni logica educativa. Recenti, drammatiche esperienze nelle quali manifestazioni sportive sono state occasione di atti di vandalismo e di violenza impongono alla Scuola un ulteriore impegno inteso a promuovere anche attraverso la pratica dello sport, una più chiara consapevolezza dei problemi della convivenza umana ai vari livelli di aggregazione comunitaria, educando l'alunno a realizzare comportamenti civilmente e socialmente responsabili.

A - Giochi della gioventù
1) - Si è avvertita l'esigenza sulla base delle esperienze degli anni decorsi, di rimarcare maggiormente le finalità di promozione scolastica nell'ambito dei giochi e di definire pertanto un'area di esclusivo impegno della Scuola nelle seguenti discipline: atletica leggera, calcio, ginnastica e nuoto.
2) - Viene mantenuta invece la partecipazione oltre che della Scuola, anche di Istituzioni diverse, nelle seguenti discipline di cui al punto 2.4. del progetto tecnico 1984: pallacanestro, pallamano e pallavolo.
3) - Si è adottato per l'atletica leggera lo stesso meccanismo della partecipazione per rappresentative d'istituto introdotto nei Campionati Studenteschi. Tale soluzione organizzatoria, che ha dato risultati estremamente positivi nell'ambito dei Campionati, sembra la più rispondente a suscitare ed assecondare, sotto il profilo promozionale, gli interessi di partecipazione del maggior numero di alunni.
4) - Resta confermata, al fine di favorire il processo di crescita delle attività motorie della scuola elementare, la possibilità di utilizzazione di professori di educazione fisica, al di fuori del loro orario scolastico, nei circoli didattici aderenti ai Giochi della Gioventù, con compiti di consulenza nei confronti degli insegnanti elementari esclusa ogni diretta assunzione dell'insegnamento agli alunni.
L'attività di consulenza relativa allo svolgimento dei "giochi sportivi" sarà prestata per non più di un'ora settimanale per ogni classe o per classi abbinate, durante gli orari riservati all'educazione motoria dovendosi utilizzare altro tempo per lo svolgimento del restante programma di educazione motoria.
L'utilizzazione di tempi più lunghi per la preparazione ai Giochi sarà possibile soltanto nelle scuole a tempo pieno ed in quelle in cui si svolgono attività integrative di educazione motoria in orario aggiuntivo.
Gli orari d'intervento dei professori di educazione fisica saranno concordati con le direzioni didattiche in ordine alla programmazione dei docenti e alle possibilità di utilizzazione degli spazi e delle attrezzature.
L'utilizzazione dei professori di educazione fisica presuppone, oltre una loro particolare qualificazione nel settore, l'assenso del loro Capo d'istituto e l'autorizzazione del Provveditore agli studi al quale i Consigli di circolo faranno pervenire le loro richieste unitamente alla deliberazione del Collegio dei docenti di partecipazione ai Giochi nella quale siano indicate anche le classi interessate all'iniziativa.
Gli insegnanti di educazione fisica che abbiano interesse ad essere utilizzati nei modi anzidetti devono presentare al Provveditore agli studi un'istanza corredata dal nulla-osta del proprio Capo d'istituto.
Valutino le SS.VV. anche la possibilità di utilizzare, per il tempo strettamente necessario, insegnanti elementari a disposizione o comunque in posizione tale che il diverso impiego non comporti oneri aggiuntivi.

B - Campionati studenteschi
1) - E' parso opportuno a questo Ministero, dopo due soli anni di sperimentazione della formula dei Campionati Studenteschi che ha consentito un significativo rilancio dello sport scolastico nell'ambito della scuola secondaria superiore, non apportare aggiustamenti e variazioni se non di carattere marginale, per i quali si rinvia ai regolamenti delle singole discipline.
Si segnalano qui di seguito le modifiche di maggior rilievo:
a) - è stata soppressa la previsione, per alcune discipline, dello svolgimento dei Campionati nell'arco di due anni scolastici. Con i nuovi regolamenti pertanto le anzidette manifestazioni si articoleranno, per tutte le discipline in programma, nel periodo compreso tra l'inizio e il termine dell'anno scolastico;
b) - nell'intento di garantire una migliore funzionalità operativa, è stato istituito laddove necessario, per alcune discipline, il Comitato Regionale Organizzatore, presieduto dal Sovrintendente Scolastico Regionale. Il Comitato predetto svolge, a livello regionale, i medesimi compiti ed attribuzioni dei comitati Provinciali;
c) - per quanto attiene ai tesserati, fermo restando il principio dei Campionati aperti a tutti gli studenti, è stata adottata una formula meno rigida che consenta soluzioni di compromesso soprattutto per i tesserati di quelle Federazioni (Calcio e Pallacanestro) maggiormente interessate al problema, in relazione allo status professionistico o semi professionistico dei propri aderenti.

C - Altre attività sportive promozionali
Rimane salva l'autonomia decisionale degli organi direttivi della Scuola in ordine alla realizzazione, oltre o al di fuori dei Giochi della Gioventù o dei Campionati Studenteschi, di altre attività di interesse educativo nell'area dell'educazione fisica e sportiva, secondo le indicazioni già contenute nelle circolari degli anni decorsi e con particolare riferimento ai nuovi ordinamenti didattici dell'educazione fisica, quali i programmi di educazione fisica nella scuola media (D.M. 9 febbraio 1979) e nella scuola secondaria superiore (D.P.R. 1 ottobre 1982, n. 98).
Allo scopo di dare incentivo alle relative iniziative e di realizzare un momento di verifica del lavoro svolto i collegi dei docenti e i Consigli di circolo e d'istituto potrebbero programmare per la fine del periodo delle lezioni una giornata di festa dello sport scolastico, con la più ampia partecipazione degli alunni, dell'intero corpo docente e delle famiglie. Ove tempestivamente informate, le SS.VV. vorranno favorire nei modi possibili il buon esito di tale festa dello sport scolastico coinvolgendo anche gli enti interessati, in primo luogo gli organi periferici del CONI, perché nel corso di essa i capi d'istituto siano messi in grado di consegnare degli attestati di merito sportivo o altre forme di incentivazione a quegli alunni ed alunne che, nelle attività sportive fondamentali, si siano distinti per impegno, lealtà sportiva e risultati.
Sarebbe altresì opportuno che nella scuola elementare, detti attestati siano assegnati a tutti gli alunni che hanno partecipato ai Giochi e che eventuali altre forme di incentivazione siano riservate alle classi.
I Consigli scolastici distrettuali, nella competenza del potenziamento delle attività sportive destinate agli alunni, possono trovare modi o spazi di partecipazione alle iniziative, nell'ambito della loro autonoma responsabilità decisionale.

D - Disposizioni comuni
1 - Organizzazione delle attività sportive nella scuola
Come sottolineato al punto 4, pag. 2 costituisce, a giudizio dello scrivente, esigenza imprescindibile la previsione di una adeguata struttura organizzatoria nell'ambito di ciascuna Scuola o Istituto.
Tale struttura dovrebbe incentrarsi su un Direttore Tecnico-sportivo nominato dal Capo d'istituto tra gli insegnanti di educazione fisica, che svolga esclusive funzioni di coordinamento, di consulenza e di iniziativa in ordine alle attività programmate e alla soluzione dei relativi problemi tecnici e organizzativi, con conseguente esonero dalla pratica sportiva.

2 - Svolgimento di ore di insegnamento complementare Anche per l'anno scolastico 1985/86 i professori di educazione fisica impegnati sia nelle attività connesse con i Giochi della Gioventù, sia in quelle relative ai Campionati Studenteschi nella Scuola secondaria superiore, sono autorizzati a svolgere insegnamento complementare di avviamento alla pratica sportiva fino al limite di 6 ore settimanali. Analoga autorizzazione vale per gli insegnanti di educazione fisica impegnati nelle direzioni didattiche e nelle attività che si svolgono nei mesi estivi, in conformità di quanto previsto, per queste ultime, con la circolare prot. n. 1551/B del 4 luglio 1981.
Negli altri casi restano fermi i consueti limiti di 2 ore nella scuola media e 4 nella scuola secondaria superiore, fatte salve nella scuola media le possibilità contemplate dalla Legge n. 517 del 4 agosto 1977.
E' essenziale comunque un rigoroso accertamento sullo svolgimento effettivo di tale insegnamento. A tal fine i capi di istituto vorranno impiantare un registro nel quale saranno indicati: i nomi dei professori autorizzati allo svolgimento dell'insegnamento complementare; la determinazione del numero di ore settimanali; i giorni della settimana (e l'eventuale località diversa dalla scuola) stabiliti per tale insegnamento; i nomi degli alunni ai quali l'insegnamento stesso è impartito.
Si sottolinea a tale proposito che non sarebbe giustificata, sia sotto il profilo dell'opportunità, in quanto in contraddizione rispetto alle finalità della programmazione educativa, sia sotto quello dell'esigenza di contenimento della spesa pubblica, un'autorizzazione ai docenti a svolgere le anzidette attività qualora il numero degli alunni che intendono parteciparvi sia particolarmente esiguo.
Il registro di cui sopra costituirà documento di riferimento negli accertamenti che il Ministro si riserva di svolgere, nonché in quelli che vorranno disporre direttamente i Provveditori agli Studi, anche facendo ricorso all'art. 119 del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417 e alla circolare n. 22 prot. 117/A del 23 gennaio 1980 riguardante le funzioni dei coordinatori.

3 - Ore soprannumerarie ai coordinatori e ad altri insegnanti distaccati nei servizi periferici
Si autorizzano le SS.VV. ad attribuire, anche per il corrente anno scolastico, il compenso previsto per prestazioni eccedenti l'orario d'obbligo agli insegnanti di educazione fisica addetti ai servizi periferici della materia.
Tale trattamento, che, com'è noto, non può superare il limite di 6 ore settimanali, per la durata di undici mensilità annuali, è esteso a favore del suindicato personale in considerazione del maggior impegno ad esso richiesto per l'organizzazione delle manifestazioni sportive interscolastiche, comunali, provinciali, regionali e nazionali.

4 - Utilizzazione insegnanti soprannumerari
I Provveditori agli Studi, d'intesa con i presidi interessati, valuteranno le possibilità e le modalità di utilizzazione degli insegnanti che si trovano in posizione di soprannumero sia per i compiti di organizzazione delle manifestazioni, sia per la preparazione degli alunni.

5 - Assistenza sanitaria
Per tutti i partecipanti ai Giochi e ai Campionati Studenteschi è prescritto l'accertamento della idoneità generica all'attività sportiva a norma del D.M. 28 febbraio 1983. Detta idoneità, ai sensi di legge, potrà essere certificata dal personale delle strutture pubbliche convenzionate (ufficiali sanitari, medici, condotti medici scolastici, medici di fiducia segnalati dalle U.S.L. e dai medici della Federazione medico-sportiva italiana).
Tutti i partecipanti alle finali nazionali sia dei Giochi della Gioventù sia dei Campionati Studenteschi dovranno, invece, sottoporsi alla visita medica prescritta dal D.M. 18 febbraio 1982, pubblicato sulla G.U. del 5 marzo 1982, n. 63.
A partire dalla fase comunale e distrettuale, le commissioni organizzatrici avranno cura di adottare le più opportune misure ed intese con l'ente locale perché nelle manifestazioni relative sia approntata una tempestiva assistenza da parte delle strutture sanitarie esistenti nel territorio.

6 - Assicurazione
Anche per l'anno scolastico 1985/86 tutti i partecipanti ai Giochi ed ai Campionati Studenteschi, compresi gli insegnanti, sono assicurati gratuitamente dal CONI e dalle Federazioni interessate.
L'assicurazione copre pure i rischi derivanti da responsabilità civile nella quale possono incorrere gli insegnanti e gli organizzatori, sia nel corso della preparazione dei giovani, sia nel corso delle gare (nei riguardi degli alunni preparati dalla scuola, l'assicurazione è estesa anche alla preparazione che si attua durante le ore di lezione di educazione fisica).
L'assicurazione di cui al punto precedente è prevista per tutte le attività che si svolgono nell'ambito dei circoli didattici e delle scuole secondarie. Gli alunni e gli insegnanti sono assicurati mediante l'invio di appositi elenchi firmati dal Direttore didattico o dal Preside alla commissione provinciale e al Comitato provinciale per i Campionati Studenteschi.

7 - Finanziamento dell'attività sportiva scolastica
L'autonomia della Scuola in materia di attività sportiva scolastica non può che fondarsi sull'autonomo finanziamento delle attività programmate.
In tal senso si sottolinea l'esigenza che le iniziative relative trovino la loro normale fonte di finanziamento nei fondi dei bilanci deliberati dai Consigli d'Istituto. Ai fini suindicati, soprattutto nelle scuole secondarie superiori potranno essere richieste modiche contribuzioni volontarie agli alunni, che saranno gestite secondo le vigenti norme di contabilità, in analogia a quanto suggerito al punto 3.2 della circolare n. 214 del 13 luglio 1982, avente per oggetto indicazioni in materia di "visite guidate e viaggi d'istruzione o connessi ad attività sportive".
Come per gli anni decorsi, eventuali integrazioni saranno disposte da questo Ministero sul Cap. 3052, su proposta dei Provveditori agli Studi, per sopperire alle maggiori spese che le scuole dovessero sostenere per la partecipazione a manifestazioni interscolastiche ed extrascolastiche indette da autorità scolastiche o da enti locali.
Altri finanziamenti potranno essere disposti in favore dei Provveditori agli Studi per iniziative organizzate a livello provinciale ed interprovinciale.
In base alle intese intercorse il CONI provvederà ad erogare contributi ai propri delegati periferici diversificati rispettivamente per i Giochi della Gioventù e per i Campionati Studenteschi.
Successive specifiche istruzioni in tal senso, saranno impartite d'intesa con lo stesso CONI.
In relazione a quanto sopra, i Provveditori agli Studi vorranno predisporre e inviare al Ministero entro e non oltre il 20 dicembre p. v. un piano organizzativo e finanziario distintamente articolato per le attività a livello d'istituto e per quelle a livello provinciale.
Non essendo ancora noti in forma certa gli stanziamenti di cui si potrà disporre nell'anno 1986, i Provveditori vorranno prudenzialmente contenere le previsioni nel limite delle disponibilità avute nel 1985, unendo eventualmente un programma aggiuntivo per l'ipotesi che le disponibilità possano essere maggiori


8 - Si richiama infine l'attenzione delle SS.VV. sull'opportunità di indire quanto prima incontri con i Direttori Didattici, i Capi di Istituto e i docenti di educazione fisica per promuovere la più ampia adesione delle scuole alle iniziative, sottolineando le finalità promozionali ed educative, indipendentemente dai risultati tecnici.
Per la propria parte, questo Ministero, mentre esprime la propria massima disponibilità ad assecondare l'impegno di incentivazione del settore che le SS.VV. vorranno porre in essere, richiama l'attenzione delle SS.VV. medesime, sull'esigenza di una rigorosa vigilanza, perché in una situazione di gravi restrizioni della spesa pubblica, gli oneri finanziari che dovranno essere assunti abbiano un riscontro adeguato e producano significativi risultati di partecipazione degli alunni ed impegno professionale da parte dei docenti.
In tal senso, anche ad integrazione delle iniziative delle SS.VV., questo Ministero predisporrà immediatamente un piano ispettivo per gli opportuni accertamenti sulle modalità di effettuazione delle attività sportive scolastiche e sul livello di partecipazione degli alunni in relazione al numero degli insegnanti utilizzati.
Per tutto quanto non previsto nella presente circolare sotto il profilo tecnico-organizzativo e gestionale, si rinvia al progetto tecnico ed ai regolamenti dei Giochi della Gioventù e dei Campionati Studenteschi.

Ministero della Pubblica Istruzione
Comitato Olimpico Nazionale Italiano


Giochi della gioventù - Progetto tecnico
1.- Obiettivi e organizzazione
I Giochi della Gioventù 1986 sono promossi dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano con la collaborazione delle regioni, delle province, dei comuni, delle organizzazioni sportive, degli organi collegiali della scuola, nell'intento di sviluppare iniziative intese a suscitare e consolidare nei giovani la consuetudine alle attività sportive, considerate come fattore di formazione umana e di crescita civile e sociale, mezzo di svago, fonte di salute. Le relative manifestazioni costituiscono il momento di verifica delle attività svolte ed occasione di sollecitazione e sensibilizzazione alla pratica sportiva nella comunità.
In questo quadro, la finale nazionale rappresenta la conclusione delle attività svolte nell'anno precedente ed insieme festa dello sport giovanile.

2.- Partecipazione della scuola
2.1. La scuola statale e non statale partecipa ai Giochi con tutte le classi della scuola elementare e della scuola media.
2.2. La partecipazione delle singole scuole è deliberata dai competenti consigli di circolo o di istituto e si estrinseca prioritariamente nelle discipline di cui ai seguenti punti 2.3 2.4.
2.3. Nelle manifestazioni dei Giochi della Gioventù gli alunni e le alunne di tutte le classi della scuola elementare svolgono attività di base preordinata ad un organico complesso di prove in successione (percorso misto), il gioco polivalente "quattro porte" ed i "giochi acquatici". Gli alunni delle quarte e quinte classi, espletato il programma attinente al percorso misto e al "gioco quattro porte" e, ove possibile, ai "giochi acquatici", possono
partecipare anche alle seguenti attività: un triathlon comprendente prove di corsa, salto e lancio; attività ginnico espressive; calcio a sette su campo ridotto; minibasket; minihandball; minivolley; rugby educativo. La scelta delle attività integrative è deliberata dal consiglio di circolo.
2.4. Gli alunni e le alunne della scuola media partecipano ai Giochi della Gioventù con le seguenti attività: atletica leggera (individuale e per squadre di istituto); ginnastica artistica e ginnastica ritmica sportiva (individuale e per squadre di istituto); nuoto, calcio, pallacanestro, pallamano, pallavolo.
2.5. Fino alla fase comunale e/o distrettuale, gli alunni e le alunne delle scuole elementari e medie possono partecipare a più attività. Nelle fasi successive a quella comunale e/o distrettuale, ogni alunno o alunna può partecipare soltanto a due attività.
2.6. Gli alunni delle scuole elementari e medie che hanno aderito ai Giochi sono preparati nell'intero anno scolastico dagli insegnanti elementari e dai professori di educazione fisica. La preparazione ha carattere continuativo, indipendentemente dall'ammissione o no alle manifestazioni successive a quelle di circolo o di istituto ed è programmata anche in vista delle partecipazioni ai Giochi dell'anno successivo. Ove possibile, tale preparazione prosegue anche nel periodo estivo.
2.7. Le scuole elementari e le scuole medie che partecipano ai Giochi in una o più attività di cui ai punti 2.3 e 2.4, possono anche partecipare alle attività di cui al successivo punto 4.1. Tale partecipazione è subordinata alla disponibilità di attrezzature idonee e di docenti specificatamente preparati, nonché alla presenza di un sufficiente numero di alunni interessati alle attività stesse.
La scelta delle attività di cui sopra è deliberata dal consiglio d'istituto.
2.8. I contenuti programmatici dei Giochi trovano fondamento nell'attività motoria di base, formativa e funzionale, destinata a tutti gli alunni che si svolge nelle lezioni di educazione fisica.
Tali contenuti si sviluppano poi nella scuola elementare nell'ambito delle attività integrative scolastiche e nella scuola media nell'ambito delle attività complementari di avviamento alla pratica sportiva.
2.9. Soltanto gli alunni che hanno svolto attività di circolo e di istituto possono prendere parte alle successive manifestazioni dei Giochi.

3.- Partecipazione di istituzioni diverse dalla scuola
3.1. Le istituzioni diverse dalla scuola partecipano ai Giochi della Gioventù con le stesse modalità stabilite nel precedente paragrafo 2 e possono svolgere tutte le attività previste dal Progetto Tecnico con l'eccezione di alcune discipline, secondo quanto
precisato dai rispettivi regolamenti.
3.2. Quando la scuola (statale e non statale) partecipa ai Giochi relativamente alle discipline per le quali la scuola stessa è iscritta, l'alunno non può partecipare ai Giochi con istituzioni diverse dalla scuola.

4.- Altre discipline comprese nei Giochi
4.1. Oltre alle attività di cui ai punti 2.3 e 2.4, i Giochi comprendono le seguenti altre:
- Scuola elementare ed età corrispondente:
baseball e softball, canoa e canottaggio, ciclismo, hockey su prato, pattinaggio a rotelle, scherma, sport del ghiaccio, sport invernali, pallatamburello, tennis, tennis-tavolo, tiro con l'arco, vela.
- Scuola media ed età corrispondente:
aeromodellismo, baseball e softball, canoa e canottaggio, ciclismo, golf, hockey su prato, nuoto pinnato, nuoto sincronizzato, pallanuoto, pattinaggio a rotelle, pentathlon moderno, rugby, scherma, sci d'erba, sci nautico, sport del ghiaccio, sport equestri, sport invernali, palla tamburello, tennis, tennis-tavolo, tiro con l'arco, tuffi, vela, badminton, lotta, pesi, judo, karate, karting, motociclismo, motonautica.
Oltre alle suddette discipline, le scuole e le altre istituzioni possono organizzare, secondo gli ordinamenti vigenti, altre attività quando vi siano localmente le condizioni idonee, con particolare riferimento alla disponibilità di collaborazione di forze sportive, alla esistenza degli impianti ed alla preparazione specifica dei docenti.
I Giochi possono comprendere inoltre attività di spiccato carattere promozionale, formativo e sportivo rispondenti a tradizioni folkloristiche.

5.- Fasi di svolgimento dei Giochi
5.1. Nella scuola elementare e nella scuola media le attività dei Giochi della Gioventù sono svolte nell'intero anno scolastico e si chiudono, a conclusione dello stesso anno, con manifestazioni di circolo e di istituto.
Nell'ambito di tali attività è compresa la preparazione e la formazione delle rappresentative che, nelle date indicate nell'apposito calendario, partecipano alle manifestazioni previste ai vari livelli.
5.2.- Per le rappresentative designate dai circoli didattici e per quelle designate dalle istituzioni diverse dalla scuola di età corrispondente, i Giochi della Gioventù comprendono in successione manifestazioni comunali e distrettuali. Dove il territorio comunale è ripartito in più distretti, la fase distrettuale precede quella comunale.
5.3. Per le rappresentative designate dalle scuole medie e per quelle designate dalle istituzioni diverse dalla scuola di età corrispondente, i Giochi della Gioventù comprendono in successione manifestazioni comunali, distrettuali e provinciali. Dove il territorio comunale è ripartito in più distretti, la fase distrettuale procede quella comunale.
5.4. Le modalità di svolgimento delle manifestazioni sono stabilite dalle commissioni di cui al successivo paragrafo 8.
5.5. I Giochi della Gioventù si concludono con manifestazioni nazionali intese come feste dello sport giovanile, riservate ai ragazzi della scuola media ed a quelli delle istituzioni diverse di età corrispondente.
5.6. Ai fini dell'ammissione alle manifestazioni nazionali, per alcune discipline sportive possono essere previste selezioni regionali e/o interregionali.
5.7. Alle manifestazioni provinciali, alle selezioni regionali e/o interregionali e alle manifestazioni nazionali partecipano gli alunni e le squadre delle scuole e delle altre istituzioni che nella fase precedente hanno conseguito i risultati migliori.

6.- Disposizioni comuni
6.1. Norme di partecipazione alle manifestazioni dei Giochi.
6.1.1. Dalle manifestazioni successive a quelle di circolo e di istituto, per partecipare ai Giochi è indispensabile l'apposita "carta di partecipazione". Nella manifestazione provinciale e in quelle successive la "carta di partecipazione" deve essere accompagnata da un documento personale di identità.
6.1.2. Tutti i giovani che hanno svolto le attività di cui ai punti 2.3, 2.4 e 5.1 possono partecipare alle manifestazioni dei Giochi. Per alcuni sport individuali possono essere previste classifiche distinte per alunni tesserati alle F.S.N.
6.1.3. Le caratteristiche delle attività programmatiche dei Giochi e i relativi regolamenti sono indicati a parte in appositi "Programmi".

7.- Organizzazione delle manifestazioni
7.1. Le manifestazioni relative alle attività di cui ai punti 2.3 e 2.4. vengono organizzate congiuntamente dalla Scuola e dal CONI. Le manifestazioni relative alle attività di cui al punto 5.1 vengono organizzate dal CONI e dalle rispettive Federazioni Sportive.

8.- Commissioni organizzatrici
8.1. Composizione delle Commissioni
8.1.1. Le commissioni organizzatrici ai livelli regionale, provinciale e comunale sono costituite e presiedute rispettivamente:
- dal presidente della Regione o dell'Assessore all'uopo delegato (Presidente), dal Sovrintendente scolastico, dal Delegato Regionale del CONI;
- dal Provveditore agli studi, (Presidente), o in sua assenza, dal Presidente del Comitato Provinciale del CONI;
- dal Sindaco o da un Assessore da lui delegato, (Presidente), da un Preside o Direttore didattico, da un Fiduciario Provinciale CONI.
Esse sono formate da rappresentanti degli Enti locali, della Scuola, del CONI e delle Federazioni Sportive Nazionali. Il numero dei componenti di ciascuna Commissione è concordato dagli stessi interessati a livello locale.
8.1.2. Per ciascuna disciplina ammessa ai Giochi sono costituiti appositi gruppi di lavoro coordinati dalle rispettive Commissioni.
8.1.3. La manifestazione nazionale è organizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal CONI in collaborazione con l'Ente locale, con le F.S.N. e con le altre istituzioni interessate.
8.2. Fase di circolo o di istituto
8.2.1. La preparazione e l'organizzazione dei Giochi a livello di circolo e di istituto è affidata ai rispettivi consigli i quali possono costituire un comitato tecnico-organizzativo per l'attuazione dei seguenti compiti:
a) inviare l'adesione, a firma del direttore didattico o del preside, alle Commissioni comunali, distrettuali o provinciali e al provveditorato agli studi;
b) coordinare tutte le attività dei Giochi a livello di circolo e di istituto anche in relazione alle disponibilità degli impianti sportivi necessari;
c) compilare gli elenchi degli allievi e degli insegnanti per la copertura assicurativa e trasmetterli alla Commissione provinciale;
d) ritirare dalla Commissione comunale e compilare le carte di partecipazione ai Giochi destinate agli allievi ammessi alla manifestazione comunale e/o distrettuale e restituirne
tempestivamente la parte di competenza alla Commissione provinciale;
e) formulare il programma ed organizzare le attività, le gare e i tornei di circolo e di istituto assicurando l'allestimento dei campi di gara, l'assistenza sanitaria e quanto altro possa concorrere alla buona riuscita delle manifestazioni; costituire le giurie con alunni, genitori, insegnanti, ecc.;
f) inviare alla Commissione comunale le iscrizioni ed organizzare la partecipazione degli alunni del circolo o dell'istituto alla fase comunale e distrettuale.
8.3. Commissione comunale
8.3.1. Nell'ambito di ciascun Comune l'organizzazione dei Giochi è affidata alla Commissione comunale che, in collaborazione con i consigli scolastici distrettuali, svolge anche una azione promozionale nei confronti dello sport. La Commissione svolge, in particolare, i seguenti compiti:
a) promuovere iniziative tendenti a suscitare l'interesse degli organi connessi con lo svolgimento dei Giochi, soprattutto per quanto riguarda impianti, attrezzature e finanziamenti e si adopera affinché vengano adottate soluzioni adeguate alle esigenze locali;
b) raccoglie le adesioni delle scuole e delle altre istituzioni ai Giochi, informandone tempestivamente la Commissione provinciale;
c) coordina le attività dei Giochi, sia a livello di plesso, di circolo o di istituto, sia a livello distrettuale (quando il comune comprende uno o più distretti) e comunale, anche in relazione alla disponibilità degli impianti sportivi necessari;
d) distribuisce le carte di partecipazione ai Giochi, le convalida e ne invia tempestivamente la parte di competenza alla Commissione provinciale;
e) formula il programma delle manifestazioni distrettuali (quando il comune comprende uno o più distretti) e comunali ed organizza le relative gare, curando l'allestimento dei campi, l'assistenza sanitaria, i servizi d'ordine, costituisce inoltre le giurie di gara,
ricorrendo anche a persone non riconosciute dalle federazioni sportive (alunni, genitori, insegnanti, ecc.) purché sufficientemente esperte;
f) adotta iniziative per la formazione di operatori ad animatori sportivi, giudici di gara ed arbitri;
g) controlla lo svolgimento delle manifestazioni distrettuali (quando il comune comprende uno o più distretti) e comunali, anche per quanto attiene alla composizione delle squadre, conformemente a quanto stabilito dai regolamenti e nomina nel suo seno una Commissione giudicante per l'esame in unica istanza di eventuali ricorsi circa l'ammissibilità dei partecipanti;
h) organizza le eventuali manifestazioni distrettuali;
i) invia alla Commissione provinciale e al provveditore agli studi i risultati delle manifestazioni comunali e delle eventuali manifestazioni distrettuali e le iscrizioni alle manifestazioni provinciali;
l) organizza la partecipazione delle squadre ammesse alle manifestazioni provinciali;
m) delibera in merito all'impiego di eventuali fondi.
8.4. Commissione provinciale
8.4.1. Nell'ambito di ciascuna Provincia, l'organizzazione dei Giochi è affidata alla Commissione provinciale che svolge i seguenti compiti:
a) intraprende e mantiene opportuni contatti con le autorità, con la stampa, ecc. ai fini del più ampio interessamento alla manifestazione ed appoggio alle iniziative;
b) coordina l'attività delle Commissioni comunali e ne favorisce - ove necessario - la costituzione;
c) formula il programma delle eventuali manifestazioni distrettuali (nel caso di distretti comprendenti più comuni) ed affida ad uno dei comuni interessati l'organizzazione delle manifestazioni relative;
d) adotta iniziative per la formazione di operatori e animatori sportivi, giudici di gara e arbitri;
e) raccoglie la documentazione sulle adesioni dei comuni delle scuole e delle altre istituzioni e sulle manifestazioni organizzate a livello comunale e distrettuale, informandone la Commissione regionale e il gruppo di lavoro costituito nell'ambito del Comitato permanente;
f) provvede alla consegna alle Commissioni comunali del materiale propagandistico, tecnico ed organizzativo;
g) facilita lo svolgimento delle gare organizzate a livello comunale e distrettuale;
h) stabilisce le attività da svolgere nelle manifestazioni provinciali, salvo quelle a cui la scuola partecipa ai sensi dei precedenti punti;
i) organizza le manifestazioni provinciali, rendendone tempestivamente noti i programmi e norme alle Commissioni comunali, nomina nel suo seno una Commissione giudicante per l'esame in unica istanza di eventuali ricorsi circa l'ammissibilità dei partecipanti;
l) invia alla Commissione regionale ed al gruppo di lavoro costituito nell'ambito del Comitato permanente i risultati delle manifestazioni provinciali e le statistiche delle attività comunali e provinciali;
m) invia alla Commissione regionale le iscrizioni delle squadre ammesse ed organizza la partecipazione delle stesse alla manifestazione regionale;
n) delibera in merito all'assegnazione del materiale sportivo, nonché all'impiego dei fondi assegnati per l'organizzazione delle manifestazioni dal Comitato permanente e da Enti locali.
8.5. Commissione regionale
8.5.1. Nell'ambito di ciascuna Regione, l'organizzazione dei Giochi è affidata alla Commissione regionale che svolge i seguenti compiti:
a) promuove iniziative tendenti a suscitare la collaborazione delle autorità ai fini della migliore riuscita dei Giochi nell'ambito del territorio regionale;
b) collabora con le Commissioni provinciali e mantiene con esse contatti continui;
c) stabilisce le attività da svolgere nelle selezioni regionali e/o interregionali;
d) organizza le selezioni regionali e/o interregionali rendendone tempestivamente noti i programmi e norme alle Commissioni provinciali, nomina nel suo seno una Commissione giudicante per l'esame in unica istanza di eventuali ricorsi circa l'ammissibilità dei partecipanti;
e) invia all'organizzazione centrale dei Giochi i risultati delle rassegne regionali e le relative statistiche;
f) delibera in merito all'impiego dei fondi assegnati sia dagli Enti locali, sia dall'organizzazione centrale dei Giochi.


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