Gli esami di licenza elementare nella prospettiva didattica e pedagogica tracciata dalle Ordinanze Ministeriali n.90 del 21 maggio 2001 e n.65 del 20 febbraio 1998: per una discussione propositiva e direzionale

Gianfranco Purpi

 

-1: Premettiamo la normativa testuale di riferimento alla materia che andremo a considerare nel presente saggio:

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Ordinanza Ministeriale 21 maggio 2001, n. 90

Prot. 4042

Norme per lo svolgimento degli scrutini e degli esami nelle scuole statali e non statali di istruzione elementare, media e secondaria superiore - Anno scolastico 2000-2001

 

IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

ORDINA

TITOLO I
SCUOLA DELL’OBBLIGO

SCUOLE ELEMENTARI

Art. 1
Scrutini ed esami…(…)…

Art.2
Esami di licenza elementare

1. A conclusione del corso elementare gli alunni sostengono l’esame di licenza che consta di due prove scritte ed un colloquio e si svolge in sessione unica.

2. Le prove scritte sono intese ad accertare la maturità raggiunta dagli alunni, in relazione all’attività svolta nel corso della frequenza della scuola elementare, sulla base della programmazione didattica predisposta dagli insegnanti di classe, secondo quanto previsto dall’art.128 del D.L.vo n.297/1994 e dall’art.1 del decreto ministeriale 10 settembre 1991.
Le due prove riguardano, rispettivamente, l’area linguistico-espressiva e quella logico-matematica. Il colloquio, che esclude qualsiasi separata valutazione di singole discipline, verte sull’intera attività svolta nel corso dell’anno scolastico ed è inteso ad accertare il livello di maturità raggiunto.

3. L’esame deve tenere conto anche delle osservazioni sistematiche sull’alunno operate dagli insegnanti di classe e contenute nel documento di valutazione di cui alla circolare ministeriale n.491 del 7 agosto 1996.

Art.3
Commissioni degli esami di licenza elementare

1. Le commissioni degli esami di licenza nelle scuole statali e nelle scuole riconosciute paritarie sono formate dai docenti di classe e da due docenti nominati dal dirigente scolastico tra quelli designati dal collegio dei docenti.
Delle commissioni fanno parte, a pieno titolo, sia l’insegnante che abbia svolto attività didattica di sostegno, sia quello di lingua straniera utilizzato come specialista ai sensi dell’art.4 del decreto ministeriale 28 giugno 1991.

2. Qualora i docenti appartengano a moduli organizzativi costituiti su più classi terminali, la commissione di esame formata ai sensi dei commi precedenti opera per tutti gli alunni delle stesse classi quinte interessate.

3. La valutazione degli alunni riconosciuti in situazione di handicap viene operata, sulla base del piano educativo individualizzato, mediante prove di esame, anche differenziate, corrispondenti agli insegnamenti impartiti ed idonee a valutare il processo formativo dell’allievo in rapporto alle sue potenzialità ed ai livelli di apprendimento e di autonomia iniziali.

4. Le commissioni di esame nelle scuole elementari parificate sono composte dai docenti di classe e da due docenti nominati dal dirigente scolastico della scuola statale, su designazione del collegio dei docenti delle stesse scuole parificate. Della commissione fanno parte anche l’insegnante che abbia svolto attività didattica di sostegno e quello di lingua straniera, ove tale insegnamento sia incluso nelle discipline impartite nella scuola elementare parificata.

5. La commissione d’esame opera collegialmente, dopo aver nominato un coordinatore tra i propri membri.

6. La partecipazione degli insegnanti alle commissioni d’esame costituisce obbligo di servizio irrinunciabile ai sensi dell’art.395, lettera e), del D.L.vo 297/1994.

…(OMISSIS)…

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2:

#:) Risulta evidente come -delle """due prove scritte""" e del """colloquio orale""" in cui si risolvono,per gli alunni,gli """esami di licenza elementare""";

quella riguardante """l'area linguistico/espressiva""" può/deve,comunque,risolversi in compiti d'insegnamento anche prescindenti dalla stereotipata tradizionale prova del cattedratico "tema/in/classe"; può cioè concretizzarsi in eventuali plurime articolazioni di unitaria produzione scritta finalizzata a riflessioni ed elaborazioni scritte dagli alunni; e deve essere presupposta da approcci di funzione docente che abbiano a sollecitare l'operatorietà e le abilità/capacità/strategie cognitivo/intellettive intrinseche agli schemi logico/rappresentativi/contenutistici di ogni materia/disciplina curricolare di lezione e,quindi,ovviamente,di ogni attività d'insegnamento effettivo svoltasi durante il corso dell'anno scolastico (si badi:di...tutte le materie/discipline e delle emergenti connessioni interdisciplinari/transdisciplinari e di ambito didattico modulare!).

Ciò -inerentemente alla dimensionalità epistemologica """linguistico/espressiva""" di tutte queste materie oggetto d'insegnamento rituale (comunque,previste dai Programmi Scolastici Elementari)- VIENE A PRESUPPORRE:

:la connessione interdisciplinare/transdisciplinare tra gli statuti epistemologici degli oggetti culturali materiali e formali delle diverse discipline costitutive ciascuna materia d'insegnamento (interdisciplinarità contenutistico/culturale);

:la connessione interdisciplinare/transdisciplinare tra i diversi stili d'insegnamento,tra i diversi approcci relazionali/didattici e,quindi,tra i diversi aspetti/forme/tempi con cui si vengono a configurare le caratterizzazioni didattico/metodologiche e strategiche degli interventi di funzione docente (interdisciplinarità didattico/metodologica);

:la connessione interdisciplinare/transdisciplinare tra i diversi effetti di apprendimento e l'integrazione dei contenuti,dei processi e dei prodotti di questi ultimi,sul piano dell'armonicità,dell'integrazione,della sistematizzazione e della organicità sia "diacronica" che "sincronica" relativa,per l'appunto,ai processi cognitivi logico/astraenti e simbolico/rappresentativi che sovrintendono a tali operatorietà di riflessione e di produzione anche scritta di cui alla "prova scritta d'esame" (interdisciplinarità psico/pedagogica e psico/maturazionale degli effetti di apprendimento e dei processi/prodotti cognitivo/intellettivi);

:la connessione interdisciplinare/transdisciplinare tra le diverse finalità educative di fondo;tra le diverse prospettive finalistiche degli obiettivi didattico/educativi di lungo termine (relativi agli effetti integrali di formazione dei singoli apprendimenti di ciascuna unità didattica programmata/realizzata durante l'anno scolastico); e,quindi,tra gli stessi obiettivi di breve termine (definiti,di solito,"comportamentali";ecc.) relativi agli obiettivi minimi di ciascuna unità minima d'insegnamento/apprendimento (vale a dire,di ciascuna sequenza minima d'insegnamento/apprendimento delle unità didattiche formulate,in itinere,almeno settimanalmente,attraverso la progressiva ed iniziale definizione della programmazione didattico/operativa) :

ciò,che possiamo individuare,nel suo complesso organico di processi e prodotti didattico/metodologici e di significato considerati -dal versante pedagogico dell'analisi degli obiettivi dell'apprendimento/formazione di ciascun alunno- quale interdisciplinarità finalistico/pedagogica "di/presupposto" e di costante riferimento di meta e di "transfer of training" alle diverse prospettive didattiche del rapporto d'insegnamento/apprendimento tra docente ed alunno.

 

-#: Si capisce bene,allora,come sia innanzitutto da non confondere il concetto di "unicità" della prova scritta ("""una""",prevista dalla normativa per l'area linguistico/espressiva) , dal concetto di "unicità" delle eleborazioni/produzioni scritte in cui ed attraverso cui dovrebbe risolversi l'esplicazione di tale stessa """prova scritta""" unitaria..

 

#: D'altra parte quale logica conseguenza e legittimazione di quanto abbiamo sopra premesso; e,peraltro,quale presupposto saldo della sintetica ma essenziale descrizione giuridica al riguardo che il legislatore dell'Ord.Min.n.65/98 e dell'O.M.n.90/2001 introduce a titolo di significato generativo di tutto il contesto operativo e procedurale di "prova d'esame" in questione;

non sfugga che esso legislatore viene a configurare/rappresentare questa stessa "prova scritta" quale prova che riguarda non già un dato contesto disciplinare o multidisciplinare di limitata definizione e di limitato confine contenutistico disciplinare (di materia scolastica...) e di prospettiva epistemologica; bensì,con estrema sintesi,viene a presupporre che essa "prova scritta" deve """riguarda...(re)...l'area linguistico/espressiva""".

Ciò,per cui, si capisce bene,anche da questa analisi,che per area non c'è altro significato da intendere se non quello di "area/interdisciplinare/di tutte/le/discipline-materie/ d'insegnamento" (ciò,alla luce di una elementarissima riflessione didattico/pedagogica e di epistemologia delle discipline/scienze,che non può non "FONDARE" ogni conseguente prospettiva teoretico/prassica pedagogica di metodologia e di didattica;ecc.);

e,dunque,si capisce bene come lo stesso concetto/significato didattico/metodologico di "area linguistico/espressiva" non può che richiamare i significati di una considerazione interdisciplinare e di una conseguente funzione docente relativi a "prova d'esame", di cui alle prospettive che sopra abbiamo prefigurato al riguardo.

...Vale a dire,le prospettive di un'operazione didattico/epistemologica tipica della logica e del discorso pedagogico che stanno alla base delle determinazioni del Legislatore -ci riferiamo,così,all'operazione di """addizione logica""" di un concetto fortemente generalizzante quale quello di """area""" in quanto """area di discipline/materie tutte d'insegnamento"""; con il concetto di dimensionalità epistemologica (logico/rappresentativa/produttiva e riproduttiva;ecc.) che -tra tutte quelle possibili- viene a riconoscersi nella prospettiva specifica epistemologica (oggettuale/formale) relativa alla dimensionalità """linguistico/espressiva""".

Ciò,per cui questa prova scritta """riguarda...(nte)...l'area linguistico/espressiva""" , può anche risolversi (volendolo gli insegnanti...) in ..." produzione articolata" unitariamente elaborata inerente a tutte le materie curricolari che,in un modo o l'altro,INTERDISCIPLINARMENTE (alla luce dei differenziati concetti di interdisciplinarità sopra premessi);

possano risultare (per l'appunto) oggetto di "una prova scritta" organicamente strutturata e proposta alla scolaresca d'esame; in riferimento ad ogni possibile contenuto (anche di vissuto esperenziale) di rappresentazione cognitivo/intellettiva di tali materie ; e,quindi,in ragione di ogni sollecitazione dell'alunno all'esternazione scritta delle diverse dimensionalità linguistico/espressive dei contenuti oggettuali di queste stesse materie (dunque,dei contenuti e degli obiettivi -per questo- relativi a tutte le materie curricolari, che vengono richiamati nell'articolazione della prova scritta in questione sul piano della composita/interdisciplinare/transdisciplinare strutturazione di dati ed elementi sollecitanti l'esercizio di capacità/abilità/competenze/operatorietà inerenti contenuti ed approcci linguistico/espressivi di lingua italiana;di lingua inglese;di linguaggi d'educazione all'immagine;di linguaggi d'educazione musicale;di linguaggi motori; di linguaggi di storia/geografia/studi sociali;di linguaggi di educazione stradale;ecc.).

 

#: Per quanto concerne la seconda prova scritta -quella """riguard...(ante)...l'area logico/matematica"""; valgano (analogicamente parlando) le stesse considerazioni appena sopra premesse in riferimento alla prova scritta riguardo """l'area linguistico/espressiva""".

Ciò,ovviamente considerando e riferendo al concetto di """area interdisciplinare/transdisciplinare""" comprensiva le materie tutte d'insegnamento,i significati e le considerazioni epistemologiche (sopra premesse) riguardo,in questo caso,la dimensionalità/prospettiva metalinguistica che peculiare dell' """area logico/matematica""".

In questo senso,si presuppone che abbia a risultare di consolidata consapevolezza di ciascun docente che non c'è oggettualità materiale/formale di disciplina di studio e di scienza dell'educazione o pedagogica che dir si voglia (di statuto epistemologico di ogni data disciplina...);(dunque,di ogni data materia scolastica d'insegnamento/apprendimento...);

che non si ponga e si rilevi -nello stesso tempo e per lo stesso motivo- (nel suo composito ed organico prospettarsi epistemologico contestuale),tra l'altro, anche in quanto oggetto formale/materiale di rappresentazione/riproduzione cognitiva e linguistica peculiare a dimensionalità logico/matematica di analisi/riflessione/elaborazione/rappresentazione/operazionalità logico-astraente/simbolizzazione cognitivo/sistematizzante e,quindi, di (conseguente) PRODUTTIVITA' di "prova scritta" d'esame relativa,per l'appunto,... ad """area logico/matematica""".

 

#: Alla luce di quanto sopra;questa prova scritta verrà predisposta e strutturata al fine di proporre agli alunni "compiti d'insegnamento" che sollecitino gli stessi esaminandi a riflessioni ed operatorietà logico/rappresentative che determinino l'esercizio della comprensione e delle abilità/capacità produttive inerenti contenuti di possibile inerenza a tutti gli oggetti epistemologici delle materie curricolari di studio, in riferimento alla dimensionalità cognitivo/intellettiva specifica degli aspetti """logico/matematici""" di ciascuna di tali materie (sempre entro una prospettiva interdisciplinare/transdisciplinare di programmazione/strutturazione della prova scritta;di conseguente funzione docente intrinseca alla prassi d'esame;e quindi di auspicabile approccio articolato di produzione scritta degli alunni).

Ciò,dunque,che anche per questo -anzi proprio per questo- può (si ripete:può...) prescindere dalla canonica/cattedratica prova scritta tradizionale univocamente strutturata e configurata in ragione di un solo problema rituale da risolversi ; ed evolversi verso ogni definizione di """compiti d'insegnamento d'esame""" che,comunque,sappiano accogliere congruamente tutte le necessità e le prospettive di fondo pedagogiche e didattico/metodologiche che -come abbiamo cercato sopra di illustrare brevemente- si pongono quale presupposto genetico/generativo e di rappresentazione strutturale dei significati più probanti di "una prova scritta riguarda...(nte)...l'area logico/matematica""".

 

-#: In ogni caso,si capisce bene,come le suddette due prove scritte,debbano essere strutturate e articolate (sul piano dei contenuti,delle metodologie d'impostazione,dei metodi di realizzazione e delle strategie e definizioni curricolari dei compiti di prova d'esame proposti) ANCHE E SOPRATTUTTO IN PRECISO RIFERIMENTO FUNZIONALE E STRUMENTALE conseguenziale al definirsi delle diverse programmazioni didattiche (programmazione didattico/educativa e didattico/operativa) che sono state predisposte,verificate,adeguate e realizzate (anche sul piano delle diverse unità curricolari d'insegnamento/apprendimento) , nel corso del presente anno scolastico.

Ciò,anche tenuto conto che """l'esame (quindi,ogni prova d'esame:n.d.r.)...deve contenere anche delle osservazioni sistematiche sull'alunno operate dagli insegnanti di classe e contenute nel documento di valutazione di cui all'ordinanza ministeriale 2 agosto 1993,n.236""" (art.2/comma 3/O.M.n.65/98 ed O.M. n.90/2001;cit.).

Peraltro,si capisce bene come,al postutto,ogni processo e prodotto di tutte le "prova d'esame" in questione (previste da quest'ultima ordinanza più volte richiamata),non possono che correlarsi e risultare in stato di funzionalità strumentale e procedurale con tutte le disposizioni e gli interventi di funzione docente previsti dalla vigente contestuale normativa riguardo la valutazione didattico/educativa,di cui,in particolare,alle definizioni organiche dell'ordinanza ministeriale n.236/93 e dei relativi documenti/allegati ministeriali che quest'ultima riporta in appendice (ordinanza,quest'ultima,specificatamente trattata ed illustrata dallo scrivente,anche nel saggio La funzione docente nella prospettiva delle didattica della valutazione introdotta dall'Ordinanza Ministeriale n.236/93...(...)...""" ).

 

-#: Si tenga sempre conto,altresì,che (sempre riguardo gli esami in questione) """il colloquio...(...)...esclude qualsiasi separata valutazione di singole discipline...(e)...verte sull'intera attività svolta nel corso dell'anno scolastico,ed inteso ad accertare il livello di maturità raggiunta""" (O.M. n.65/98 ed O.M. n.90/2001;cit.).

Ciò,per cui, si capisce bene come anche la "prova d'esame" relativa a questo colloquio,

non può che risultare prevista e condotta,oltrechè pianificata e strutturata, in ragione di dati ed elementi relativi a tutte le esperienze educative scolastiche degli alunni; a tutte le programmazioni didattico/educative e didattico/operative di riferimento (anche relative a "piano didattico individualizzato"); e,quindi,in riferimento a tutti i contenuti disciplinari delle diverse materie oggetto di studio nel corso dell'intero anno scolastico (attraverso,ovviamente,prospettive ed impostazioni prassiche di didattica e di approcci relazionali tra docenti ed alunni,che,comunque,risultino sapientemente configurati a tale fine sul piano della articolazione interdisciplinare/transdisciplinare dei linguaggi dialogici e sul piano della integrazione epistemologica dei diversi contenuti disciplinari e delle diverse dimensionalità di prospettiva epistemologica di questi ultimi;ecc.).

In ogni caso,ciascuna commissione procederà alla strutturazione ed all'esplicazione/conduzione delle prove d'esame in ragione della più autentica espressione della libertà d'insegnamento normativamente consentita e della più produttiva legittimabile autonomia professionale.

Ciò,ferme restando,ovviamente, le necessità operative di fondo e gli intendimenti che i chiari significati pedagogici della superiore normativa ministeriale (anche se con essenzialità di esposizione discorsiva) impongono quali vincolanti e di ineludibile riferimento all'esercizio di una auspicabile funzione docente all'insegna,per l'appunto,di tali stesse libertà/autonomia legittimabili.

 

-#: Quanto al superiore punti valga,per gli aspetti analogici del caso,anche riguardo gli esami di idoneità e di licenza di cui a """scuola familiare e privata autorizzata""" (art.4/O.M.n.65/98 ed O.M. n.90/2001: cit.).