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Una costituzione per l’Europa

a cura di Eugenio Donadoni
Collegio Vescovile S. Alessandro - Bergamo

 

Forza Europa!

Tutto cominciò a Laeken, in Belgio, il 15 dicembre 2001, quando i capi di governo e di stato dei quindici Paesi dell'Unione Europea decisero di dare all'Europa una Costituzione. Dal momento che questa porterà ad una modifica dei Trattati convocarono una Conferenza intergovernativa (Cig) per il 2003. In vista di questa crearono una Convenzione europea con il compito di elaborare una proposta di Costituzione. Questa proposta, elaborata fra il febbraio 2002 e il luglio 2003, è attualmente all'esame della Conferenza intergovernativa inaugurata a Roma il 4 ottobre 2003. Al termine dei lavori della Cig la Costituzione sarà approvata dal Consiglio europeo ed entrerà in vigore non appena sarà ratificata da tutti i Paesi membri dell'Unione.

 

Questa è la Convenzione Europea

Chi ha presieduto i lavori della Convenzione?

Il Consiglio europeo ha designato Valéry Giscard d'Estaing quale Presidente e Giuliano Amato e Jean-Luc Dehaene quali Vicepresidenti.

Chi ha fatto parte della Convenzione?

Ne hanno fatto parte 105 membri: oltre il Presidente e i due Vicepresidenti 15 rappresentanti dei Capi di Stato o di Governo degli Stati membri (1 per Stato), 30 membri dei Parlamenti nazionali (2 per Stato), 16 membri del Parlamento europeo e due rappresentanti della Commissione europea.

I Paesi candidati hanno avuto dei rappresentanti?

I 13 paesi candidati hanno partecipato appieno ai lavori della Convenzione. Sono stati rappresentati alle stesse condizioni degli Stati membri attuali (un rappresentante del Governo e due membri del Parlamento nazionale).

I Paesi candidati hanno partecipato anche alle deliberazioni?

Hanno partecipato anche alle deliberazioni senza tuttavia avere la facoltà di impedire un consenso che si fosse delineato fra gli Stati membri.

Quanto sono durati i lavori della Convenzione?

La Convenzione europea si è riunita a Bruxelles il 28 febbraio 2002 e il 18 luglio 2003 Giscard d'Estaing ha presentato al Presidente del Consiglio Europeo Silvio Berlusconi un "Progetto di trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa".

Quali sono stati i rappresentanti italiani nella Convenzione?

Giuliano Amato (vicepresidente), Gianfanco Fini (Governo), Marco Follini (Camera), Lamberto Dini (Senato), Cristiana Muscardini e Antonio Tajani (Europarlamento).

 

La Conferenza intergovernativa 2003

Quando viene convocata una Conferenza intergovernativa?

La Cig viene convocata dai governi dei paesi membri ogni qualvolta si renda necessario apportare delle modifiche ai Trattati che stanno a fondamento dell'Unione Europea.

Qual è la maggioranza richiesta per modificare i Trattati?

Tutte le modifiche devono essere approvate all'unanimità dai governi e successivamente ratificate da tutti gli stati membri.

Chi prende parte alla Cig?

Vi prendono parte i rappresentanti dei governi, principalmente i capi di stato o di governo e i ministri degli esteri.

Quante sono state finora le Cig?

Sono state cinque: la prima nel 1986 e l'ultima nel 2000.

Chi prende parte alla Cig 2003?

Ovviamente i 15 paesi membri, ma anche i 10 paesi che entreranno nell'Unione Europea il 1 maggio 2004. Solo come osservatori sono presenti anche i paesi candidati: Romania, Bulgaria e Turchia.

Qual è il compito assegnato alla Cig 2003?

Deve dare una Costituzione all'Unione Europea. Il testo di partenza è quello elaborato dalla Convenzione Europea, ma la Cig può apportarvi qualunque modifica.

Quando concluderà i lavori la Cig 2003?

La Cig 2003 è iniziata sabato 4 ottobre, ma non c'è una data di chiusura. Ad esempio la Cig 2000 è stata aperta il 14 febbraio e conclusa l'11 dicembre.

 

Le proposte della Convenzione europea

 

Parlamento europeo

I deputati, eletti a suffragio universale per cinque anni, sono attualmente 626 (87 italiani), ma dalle elezioni del giugno 2004 saranno 732 (78 italiani) per l'ingresso di 10 nuovi stati nell'Unione Europea. La Convenzione propone che in futuro non dovranno essere più di 736, anche dopo l'ingresso di nuovi stati come Romania, Bulgaria e Turchia. Aumentando gli stati diminuirà proporzionalmente il numero dei deputati di ciascuno stato. Ma nessuno stato dovrà averne meno di quattro.

Il Parlamento europeo attualmente detiene solo in parte il potere legislativo che viene esercitato prevalentemente dal Consiglio dei ministri.

La Convenzione propone che il potere legislativo venga esercitato alla pari dal Parlamento insieme al Consiglio dei ministri. La proposta delle leggi sarà ancora di competenza solo della Commissione europea.

Consiglio dei ministri dell’Unione europea

Il Consiglio dei ministri dell'Unione Europea è composto da un ministro di ciascuno degli stati membri. Le decisioni vengono prese all'unanimità o a maggioranza qualificata.

La Convenzione propone che sia ridotto il numero delle decisioni da prendere all'unanimità e che dal 1 novembre 2009 la maggioranza qualificata sarà da intendersi come la maggioranza degli stati membri che tuttavia rappresentino almeno il 60% della popolazione dell'Unione Europea.

Secondo Romano Prodi, Presidente della Commissione europea, la diminuzione dei casi nei quali si vota all'unanimità, se pure apprezzabile, è tuttavia ancora insufficiente, perché ciascuno stato membro manterrebbe il diritto di veto in almeno cinquanta casi. C ciò rischia di costituire altrettante cause di blocco dell'azione dell'Unione Europea.

Consiglio europeo

Attualmente il Consiglio dei ministri è composto dai capi di stato (solo la Francia) o di governo degli stati membri. A turni di sei mesi ogni stato detiene la presidenza. Dal 1 luglio al 31 dicembre 2003 spetta a Silvio Berlusconi.

La Convenzione propone che il futuro Consiglio europeo oltre che dai capi di stato o di governo sia composto anche dal suo Presidente, dal presidente della Commissione europea e dal ministro degli affari esteri dell'Unione Europea.

Il Presidente del Consiglio europeo sarà eletto dal Consiglio europeo a maggioranza qualificata per un periodo di due anni e mezzo. Sarà il Presidente dell'Unione Europea.

Commissione europea

Attualmente la Commissione europea è composta di venti commissari, uno per ciascuno stato, con l'aggiunta di un secondo commissario per gli stati più popolosi: Italia, Francia, Regno Unito, Germania e Spagna.

La novità più discussa proposta dalla Convenzione riguarda proprio la composizione della Commissione. Se rimanesse in vigore l'attuale normativa, con l'ingresso dei 10 stati nel 2004 la Commissione dovrebbe essere composta da 33 membri. Secondo la Convenzione questo renderebbe il lavoro impossibile. Quindi propone che, indipendentemente dal numero degli stati, dal 1 novembre 2009 la Commissione sarà composta da 15 membri: il Presidente della Commissione, il ministro degli affari esteri e 13 commissari scelti fra gli stati membri a rotazione in modo che in tempi diversi tutti abbiano un rappresentante. Gli stati temporaneamente senza commissari avranno un rappresentante, ma senza diritto di voto. Prodi preferirebbe che ogni stato avesse un rappresentante con diritto di voto.

Ministro degli affari esteri

Il ministro degli affari esteri dell'Unione Europea, figura attualmente inesistente, sarà eletto a maggioranza qualificata dal Consiglio europeo con l'accordo del Presidente della Commissione. Il Consiglio europeo può porre fine alla sua permanenza in carica mediante la medesima procedura.

 

La ponderazione dei voti

La maggior parte delle decisioni del Consiglio dei ministri vengono adottate a maggioranza qualificata. In questo caso i voti dei 15 ministri dei 15 stati dell'Unione Europea non vengono "contati" come si fa comunemente, ma vengono "pesati" nel modo che segue: Belgio 5, Danimarca 3, Germania 10, Grecia 5, Spagna 8, Francia 10, Irlanda 3, Italia 10, Lussemburgo 2, Paesi Bassi 5, Austria 4, Portogallo 5, Finlandia 3, Svezia 4, Regno Unito 10. Il totale fa 87 e la maggioranza da raggiungere è 62, vale a dire il 72,26%.

Il "peso" dei voti attribuito agli stati membri è determinato in particolare dalla popolazione. Finora il sistema ha funzionato: i paesi maggiori non possono mettere in minoranza i paesi più piccoli e viceversa. Ciò ha garantito che le decisioni adottate a maggioranza qualificata si fondassero sul più ampio consenso possibile. Dal 1 novembre 2004 entrerà in vigore una nuova ponderazione dei voti.

 

L'Unione Europea dei Venticinque

I Paesi che fanno parte dell'Unione europea sono quindici: Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Finlandia, Svezia, Regno Unito. Questi paesi, tranne Regno Unito, Danimarca e Svezia, hanno aderito anche all'Unione Monetaria Europea, alias Euro. In un recente referendum gli svedesi hanno detto di no all'ingresso nell'Unione monetaria.

Dall'1 maggio 2004 entreranno nell'Unione Europea altri dieci paesi: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria, Boemia, Slovacchia, Slovenia, Cipro e Malta.

Sono già iniziate le trattative per l'ingresso di Romania e Bulgaria, mentre prossimamente dovrebbero iniziare anche quelle con la Turchia.


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