Mediateche 2000

di Giuseppe Fortunati
Roma - InforScuola - Novembre '98

 

Medianet, una rete di mediateche che fungono da providers di una nuova struttura Internet , pensata per far viaggiare le informazioni ad altissima velocità, con immissione di filmati, di parti audio, di animazioni e quant’altro possa essere utile, per migliorare il contenuto informativo, testuale e di immagini attualmente presente nella rete delle reti.

Questo dove essere l’obiettivo del prossimo futuro per utilizzare e potenziare le molte strutture disponibili sul territorio, con particolare riferimento alle biblioteche ed alle strutture scolastiche, in fase di potenziamento con il progetto delle nuove Tecnologie Didattiche 1997-2000.

Proprio i due grandi progetti Ministeriali :

- Mediateche 2000
- Programma di sviluppo delle Tecnologie Didattiche 1997-2000

uniti alle grandi Multimediateche che vanno sorgendo in molte zone d’Italia, dotate di strutture imponenti ma che ancora stentano a trovare il proprio ruolo, oltre alle molte piazze telematiche di eccellenza a livello nazionale ed internazionale, possono costituire l’ossatura della nuova grande rete multimediale interattiva "Medianet".

Tutto questo comporta però una fase organizzativa ed operativa, che deve essere ben congegnata e strutturata, definendo i ruoli di ogni maglia della rete, dando compiti e finalità precise a centri di eccellenza che fungano da raccordo tra le varie strutture esistenti nel territorio.

Resta ovvio il ruolo sociale e di tutela dell’accesso ai nuovi mezzi d’informazione, che istituzionalmente le biblioteche da sempre coprono nel settore della diffusione della cultura.

Anzi sempre più ci sarà bisogno del loro ruolo a difesa delle fasce più deboli, che altrimenti avrebbero difficile accesso a mezzi di informazione costosi e difficili da gestire.

Ma accanto a tale compito, andrebbe sviluppato, l’altro ruolo storico della mediateca, cioè la conservazione delle informazioni, intesa in senso lato su tutti i media attualmente disponibili, quindi oltre al classico libro, andranno archiviati: filmati, videocassete, audiocassete, cd-rom, dischi ed ogni altra forma di archiviazione dell’informazione.

La conservazione, non può però prescindere dalla digitalizzazione delle informazioni contenute in tutti questi media tradizionali, quindi videocassete , filmati e quant’altro andranno convertiti in formato digitale, cioè nel linguaggio dei computers ed in essi archiviati.

Questo è un ruolo che certamente deve essere demandato a centri di eccellenza, specializzati in tale conversione, che per essere economicamente valida deve appunto essere fatta ad alto livello e con caratteristiche produttive a livello industriale.

La scuola ed il mondo della formazione, dovrebbero focalizzare le proprie forze produttive e culturali nella produzione di tanti lavori, creati in rete, tra scuole di diverso livello e grado ed in stretta collaborazione con le forze economiche e culturali del territorio.

Ci dovrebbero poi essere regole certe su chi deve archiviare le informazioni ed in quale modo ; creando luoghi non solo di archiviazione burocratica, ma di reale fruibilità di quanto archiviato.

Quindi accanto a strutture come la SIAE, delegate alla raccolta ed archiviazione per la tutela del diritto d’autore, ci dovrebbero essere strutture in cui depositare le proprie opere, affinché esse possano essere messe in rete, garantendo il diritto d’autore, ma anche la possibilità di visibilità a grandi masse di utenti.

Questo vale in modo particolare per i filmati di natura culturale, educativa ed artistica, che spessissimo vengono dispersi a causa dell’incertezza circa la autorità delegata alla conservazione o la difficoltà burocratica per effettuare la registrazione stessa per tutelare il proprio diritto d’autore.

Classico esempio è il patrimonio che molte televisioni private dissipano costantemente per le difficoltà citate. Moltissimi documentari di buona fattura ed opere relative al territorio comunale o provinciale in cui le tv operano vengono spessissimo, cancellate per motivi banali, come il riutilizzo del nastro stesso, dissipando le fatiche di chi aveva prodotto tali opere.

Altro esempio eclatante , sono i moltissimi cd-rom prodotti dal mondo della scuola, spesso di ottima fattura, che però restano nel cassetto di chi li ha prodotti e non ha la forza per diffonderli sul mercato.

Anche in questo caso la certezza dell’archiviazione in una mediateca che oltre a garantire il diritto d’autore, possa immettere in un circuito elettronico l’informazione contenuta nei cd, sarebbe la giusta risposta agli sforzi di chi con sacrificio ha prodotto tali opere.

Bisogna poi superare la visione accentratrice e gerarchica delle grandi strutture, che vedono il mondo solo all’interno delle loro mura, poiché tale visione è destinata ad essere perdente, contro il trend generale della messa in rete delle risorse.

Teniamo poi presente che le mediateche stanno rapidamente diffondendosi, si parla per l’Italia con slogan forse esagerati di 2000 mediateche per l’anno 2000.

Ma questi non sono solo sogni, poiché tale progetto ha già attivato centinaia di provincie e comuni del sud Italia e nei prossimi due anni completerà il ciclo con il centro nord della nostra penisola.

Sicuramente, non si creeranno migliaia di centri di eccellenza come il Centro Multimediale di Terni, ma sicuramente nasceranno tante piccole e medie strutture in grado di mettere in rete le proprie risorse, magari raccordandosi poi sia con il mondo della scuola che parallelamente avrà attivato con il progetto 1A ed 1B, per ogni scuola di ogni ordine e grado del territorio italiano, due strutture precise ed operative:

- Progetto 1A, un aula multimediale collegata in internet, con almeno tre computers, per essere utilizzata dagli insegnanti.
- Progetto 1B , un aula multimediale collegata in internet e via satellite digitale, con almeno dieci computers, al servizio degli studenti, per sperimentare le nuove tecnologie didattiche.

Mettendo in rete tutto questo, laboratori scolastici, mediateche e centri multimediali, si deve vincere la sfida per il futuro, gettando le basi per il Telecomputer, la televisione interattiva ed una visione multimediale della cultura.

Certo che il ruolo principale sarà sempre più spostato verso la risorsa umana, che deve essere nello stesso tempo, valorizzata , riqualificata e giustamente remunerata , per far si che si inneschi un circuito virtuoso in cui venga incentivato e riconosciuto il valore delle opere prodotte.

In tale contesto ci sono già molti esempi a livello nazionale ed internazionale, come i vari premi nati per il mondo di internet e degli ipertesti, tra i principali citiamo:

- Progetto scuole IBM
- "The Road Ahead "di Microsoft
- Ipertesti per la scienza
- Premio EGO-CREANET
- ThinkQuest.

In particolare questo ultimo premio mette in palio circa due miliardi in borse di studio, che premiano il lavoro di studenti, professori e scuole partecipanti.

In Italia il premio ThinkQuest EgoCreaNet, rientra proprio nella mentalità sopra citata di raccogliere in modo elettronico i migliori lavori delle scuole, renderli fruibili, tutelare il diritto d’autore e premiare (anche economicamente) i migliori lavori, elaborati in modo collaborativo, tra reti di studenti collegati via internet.

Ma la vera necessità è quella di creare una rete di persone, composta da Professori, Ricercatori Universitari, Formatori professionisti, che conoscano la realtà locale, ma sappiano pensare ed agire, anche a livello mondiale. Tale rete , pur partendo dal volontariato, deve essere in grado di dare delle risposte economiche adeguate , a chi opera con impegno e capacita ’ in tali settori, creando degli esempi importanti anche per i giovani, che vedano nella cultura e nella formazione , una possibilità reale di gratificazione , attualmente riservata solo al mondo dello spettacolo e dello sport, o peggio ancora del caso e della fortuna.

Infine l’obiettivo della rete medianet, nel medio periodo, deve essere la produzione, fruizione e catalogazione di brevi filmati digitalizzati, studiati in modo tale , da non essere eccessivamente dispersivi, ma strutturati in forma sintetica per completare e visualizzare, i concetti esposti sotto forma testuale o con immagini statiche.

Questa è la nuova sfida da affrontare insieme utilizzando le reti e le potenzialità già messe in campo raccordandole per creare sinergie e nuove utenze, con lo scopo di passare in tempi medio lunghi, da Mediaset intesa, come televisione classica e commerciale a Medianet, una rete culturale che coinvolga: il mondo della scuola , le biblioteche medio piccole e i grandi centri Multimediali, collegati in rete e strutturati come una grandissima mediateca distribuita, sia come risorse che come fruibilità su tutto il territorio.