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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 
 "Accoglienza  e ascolto del CONcittadino"
 
Contributo per il Convegno internazionale di studi

GLOBALIZZAZIONE E COMPLESSITÁ: LA RISPOSTA
PEDAGOGICA INTERCULTURALE
 
 
 

Il mio nome è Nadia Scardeoni, sono un'insegnante di Educazione artistica e di Storia dell'arte.
 
Mi occupo e mi sono occupata  di didattica dell'educazione artistica , dai primi anni 80 ,
congiuntamente ad una vasta attività di ricerca sui temi della creatività e dell'apprendimento creativo.
 
Le mie sperimentazioni , i progetti educativi, gli articoli, le unità didattiche   sono oggi  raccolti in Rete ,
sul sito di Educazione&scuola , nella Rubrica Interlinea con , (  https://www.edscuola.it/interlinea.html )  ,
libero laboratorio di concrezioni interculturali.
Gli studi e il lavoro sulla creatività', iniziati sui banchi di scuola, come insegnante di Educazione Artistica
mi hanno indotto  a  sperimentare tecniche didattiche completamente nuove.
La più significativa e per certi versi rivoluzionaria fu la sperimentazione dell' Educazione al silenzio .

Molta parte di questa attività è recensita nella pagine: 
 - «In cerchio» e al centro la scuola 
-  Intervista alla Rete
-  Così ti insegno la Creatività
 


Ma ..nessun procedimento educativo si avvalora fuori della indicazione e della "passione per una  meta"  ....
Interlinea è soprattutto un luogo di  sogno e di costruzione di orizzonti....
Recita , infatti, l'introduzione:
 
"Il nostro 'mondo frammentato e frammentario', suscettibile di costanti e complesse mutazioni,
apre ad  una  modalità culturale creativa, capace di provocazioni mirate, fuori dalle consacrate ideologie,
determinata alla ricerca di  nuovi confini e riferimenti, che si traducano in 'dimora famigliare' per  i dispersi
e i disadattati che affollano sempre più numerosi, le nostre case, le nostre città, le nostre scuole.
 
E se orientarsi significa, fondamentalmente,  poter fissare un punto amabile dell'orizzonte,
mettiamoci in  cerchio affinché ognuno di noi possa scrutare un frammento dell'orizzonte
che posto accanto ad un altro frammento ci consenta di delinearlo con maggiore chiarezza.
 
Con "InterLinea con..." proveremo a  collegare questi frammenti, a  comunicarli e a renderli attivi per tutti coloro che
, con 'zaino leggero' amano unirsi nell'avventura della ricerca".
 
 
 
Molti  "soggetti" , amici e non,  si sono uniti in questi cinque anni al  libero laboratorio di Interlinea, al suo " work in progress"..;
alcuni con la  piena condivisione della sua  regola costitutiva, quella di una  pacifica, collaborativa ricerca interculturale ,
altri con bellicosa e ingiustificata sete di , sovrapposizione, oscuramento.... annientamento.
 
Ed è a partire dall'osservazione  di queste dinamiche relazionali  poste in essere   da volti ed animi multiformi ,  
afferenti  - comunque  - ad  una stessa  comunità  - che si autonomina  come  "educante" -  che sorge , in me, oggi, 
la necessità e il desiderio di riformulare alcuni concetti   del  progetto pedagogico - " extra moenia" - che Interlinea
racchiude ed esprime e che sono  rimasti totalmente inevasi ...nella mente -  e nei cuori -  di alcuni ..che ci stanno
assordando dalle cattedre alte - alte dei consorzi che il potere politico allega con estrema facilità.
 
Ecco i concetti più cari.

educare :

colmare l'altro di consapevolezza della propria dignità e nobiltà esistenziale
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/educare.html
 
educatore:

chi ha autentica attenzione verso " l'altro " : capacità di dono, di "spreco di sè" , e  - fondamentalmente  - di  "sogno".
http://www.edscuola.com/archivio/interlinea/bozza_di_manifesto.htm
 
maieutica:

capacità di dialogo con le istanze vitali dell'energia creativa
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/maieutica.html
 
speranza:
 
"Ogni creatura ha una notevole capacità di autorigenerarsi."  ( Danilo Dolci )
http://www.edscuola.com/archivio/interlinea/interpro.html
 
metodo:

conversione "profonda e lieta"  alla modalità del "dono"
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/comete.html
 
resistenza:

tentare di cambiare la direzione se è ancora possibile...( Serge Latouche)
https://www.edscuola.it/archivio/interlinea/sopravvivenza.html
 
esperienza:
 
è la scuola che abbiamo sognato....
VOGLIAMO UNA SCUOLA - in cui al centro dei processi formativi ci siano i suoi naturali "attori",
I DOCENTI E GLI STUDENTI, come co-operatori, co-protagonisti dei processi formativi stessi,
come persone di cui siano riconosciuti diritti e doveri... ( Pasquale Palmeri )
 
 
utopia:
 
L'utopia è il luogo felice che non c'è; ma questo non essere è puramente fattuale e non principiale.
Significa cioè che «non è» qui ed ora; non è qualcosa di già attuato e realizzato, ma nulla vieta,
in linea di principio, che possa in futuro realizzarsi, se e quando ricorrano determinate condizioni.
 
 
 
 
Oggi , quando tutto il mondo parla e riparla di ... globalizzazione...società complessa...pedagogie interculturali
occorre  fare il punto sull'anello debole di questa novella pedagogia del caos , esuberante di titoli sovraccarichi di interrelazioni ,
interconnessioni, intercettazioni, manipolazioni, facili estrazioni taglia e incolla....
 
L'anello debole è allora l'assenza del " primato della relazione interpersonale e del dialogo pacifico" negli itinerari della ricerca .

Per una nuova istanza pedagogica interculturale, a partire dallo spaesamento relazionale nella società complessa e plurale, allora..
non più ..."la formazione asettica del cittadino " ma un nuovo orizzonte pedagogico   che sottenda e comprenda i concetti fondanti  che ci siamo dati.
A titolo puramente sperimentale ...indico : " Accoglienza  e formazione  del CONcittadino".
 
adelante
nadia scardeoni
 
 
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"La poesia si solleva, per necessità.
Diventa parola urgente nel disordine in cui la dignità dell'essere viene calpestata.
Ma le parole restano pallide quando la ferita è profonda,
quando il caos programmato è brutale e irreversibile.
Contro tutto ciò: le parole.
E cosa possono ottenere?
Tra il silenzio mortificato e il balbettamento disperato, la poesia si intestardisce a dire.
Il poeta grida o sussurra: sa che tacere potrebbe sembrare un delitto, un crimine..."
 
Tahar Ben Jelloun

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