logoc.gif (1625 byte)
presenta


rsu.gif
a cura di Pino Santoro


 

FAQ/5
Domande e Risposte sulla RSU

Sono un'insegnante di ruolo in una scuola media inferiore della regione Marche, desidererei chiarimenti riguardo ai permessi straordinari retribuiti di cui all'art. 3 del DPR 23/8/88, n° 395. Precisamente vorrei sapere se si ha diritto ad ottenere permessi utilizzati anche per la sola preparazione agli esami finali dei corsi o per la sola preparazione della tesi di laurea, così come concesso da alcune regioni (vedasi Abruzzo).

Sì, anche se la cosa dipende dalla contrattazione decentrata a livello provinciale o regionale, che è chiamata a disciplinare questi aspetti.

Un docente RSU può essere dichiarato perdente posto? Se no, si ha una sorta di utilizzazione oppure si precedono gli altri insegnanti in graduatoria?

Secondo me non deve essere inserito nella graduatoria dei soprannumerari, a meno che ciò non sia strettamente indispensabile.

La presente per chiedere cortesemente risposta al seguente quesito: il periodo di assenza dal servizio di un collaboratore scolastico di ruolo per infortunio in itinere (art. 26 contratto scuola) è da sommare alle altre assenze per malattia (art. 23 contratto scuola) effettuate dallo stesso nel triennio oppure no come pare di capire dall’art. 26?

Secondo me no.

Spett.le redazione, gradirei sapere se risponde al vero che una recente circolare ministeriale (n°... del...) vieta ai docenti di ruolo di effettuare ore eccedenti l'orario di cattedra a partire dal prossimo a.s. 2003/2004.

Non la conosco.

Gentile Pino, mi è stato chiesto da un collega se accompagnerò assieme a lui i ragazzi della mia classe in uscita di istruzione un giorno in cui io sono in servizio solo per un'ora, mentre l'uscita prevede partenza alle 8.00 e rientro alle 13.00. Secondo lei ho diritto ad essere retribuita o le ore in più non contano?

Se il contratto integrativo di istituto sui criteri e modalità di gestione del fondo prevede un compenso, sarà retribuita, altrimenti no.

Scusate, non si era detto (vedi anche legge finanziaria per il 2003) che le cattedre andavano portate a 18 h a condizione di non creare soprannumerari? oppure mi sto sbagliando?

Le cattedre non si saturano a patto che non ci siano contrazioni di classi.

Gentili Signori, pongo un ulteriore quesito approfittando della Vs. squisita disponibilità: entro quando vanno usufruite le ferie (congedo ordinario) per il personale docente di ruolo delle scuole secondarie superiori?? e a quanto ammontano esattamente? Qual'e' la norma in vigore che regole le stesse?

Le consiglio la lettura dell'art. 19 del CCNL 4.8.95, che può scaricare anche dal ns. sito.

Egregio Prof. SANTORO, sono un docente di sostegno nominato dal CSA di su posto in deroga (30.06.2003) su due casi di 9 ore (rapporto 1/2) in due scuole diverse.. Nella scuola di titolarità, se la posso definire così per farmi capire, è stato deciso di non effettuare alcuna gita o viaggio d'istruzione; nella seconda, invece, il Collegio docenti ha deliberato per una gita di un giorno, con ritorno a casa in serata. La dirigente visto il forfait generale del personale di ruolo, nonostante il dissenso da me espresso coram populo, mi ha incluso tra gli accompagnatori assieme ad una collega di Matematica, pure supplente. Nella classe in questione c'è il diversamente abile affidatomi, per cui in sede di discussione s'è levato all'unisono il coro dei colleghi sulla mia necessaria, se non indispensabile presenza, ex lege. Il problema è che il ragazzo è un falso "diversamente abile", appartiene cioè a quella deriva del sostegno di cui ha spesso parlato l'APREA, frutto di certificazioni facili da parte delle ASL, per i motivi che certamente Lei conosce meglio di me. Tra l'altro le decisioni che devo prendere sia a livello lavorativo (riapertura delle permanenti) sia esistenziale (mi sposerò a giugno) non mi consentono, anche a livello mentale di voler partecipare a gite. Esiste qualche normativa vincolante al riguardo o mi posso rifiutare, trattandosi a mio modo di vedere, forse errato di attività extrascolastiche?

Nessuno la può obbligare, neanche chiamando in causa le necessità dei diversamente abili.

Carissimo Pino, puoi dirmi per favore se la competenza relativa agli obblighi di sorveglainza su un alunno che scappa dalla classe nonostante i richiami verbali e le strategie messe in atto dall'insegnante è dei collaboratori scolastici oppure se è l'insegnante a dover rincorrere il bambino? (e la classe a chi resta?!?) In ogni caso, quali sono dal punto di vista legale le azioni consentite al fine di evitare che un alunno lasci l'edificio scolastico (di chiunque sia la responsabilità dell'azione?). Hai qualche riferimento normativo?

La vigilanza è messa in capo in via principale all'insegnante e solo in via subordinata al collaboratore scolastico, che per altro vigila da solo soltanto in caso di momentanea assenza degli insegnanti.

Carissimo Pino, è ancora in vigore la disposizione contenuta nel DPR n. 1518 del 1967 relativa all'allontanamento dal servizio per motivi profilattici, in caso di malattia contagiosa del dipendente o di familiari?

Dovrei controllare. Comunque dovrebbe essere lo stesso medico curante ad impedire la presenza a scuola di persone in cui è in corso una malattia contagiosa.

Perdonate il disturbo ma desidererei una informazione importante circa le eccedenze delle 40 ore. Abbiamo superato le 40 ore (…alla grande!) e come tutti i comuni mortali abbiamo fatto regolare domanda al dirigente scolastico chiedendo di avere o l’esonero dagli stessi consigli o relativo compenso per le suddette ore. La Sua risposta è stata mandata per iscritto con ricevuta di ritorno: specifica che le 40 ore non sono state espletate perché non si possono conteggiare i giorni di assenza per malattia nelle riunioni. Ho guardato i CCNL e non c’è scritto nulla riguardo a questo…mi chiedo però: l’assenza per motivi di malattia vale, ai fini giuridici, solo per le lezioni frontali e non per le riunioni? No…non mi torna il conto…e telefono all’avvocato. L’avvocato mi da ragione…appuro meglio e telefono anche ad un sindacalista: il sindacalista non lo sa…però dice che forse in autonomia il dirigente scolastico può farlo. Come mi devo comportare davanti a queste ingiustizie…? Il signor dirigente ci fa fare un’ora e mezza di consiglio di classe per classe e paga i coordinatori (che guarda caso hanno poche classi!) e non paga i segretari (che come si sa siamo quelli che chiediamo l’esonero)! Insomma dopo l’inganno anche la beffa… Chissà se qualcuno di voi può darmi una soluzione o una risposta a questo caso…

Ho bisogno di una precisazione: di quali 40 ore stiamo parlando? Di quelle riferite ai consigli di classe o alle altre? Per quanto riguarda i compensi, due sono gli organismi coinvolti: la RSU, nel momento in cui contratta con il dirigente sui criteri di utilizzo delle risorse del fondo, e il collegio dei docenti, chiamato ad approvare il piano delle attività predisposto dal dirigente.

Salve, sono una docente di scuola materna comunale di Napoli e scrivo per chiedere informazioni sull'accoglienza degli alunni in sezioni diverse dalla propria in caso di mancanza della docente di riferimento nel turno di mattina. Alcune colleghe sostengono che, per non eccedere il numero di alunni per classe previsto dalla ASL, la coordinatrice della scuola avrebbe l'obbligo di accogliere gli alunni della sezione sprovvista della docente all'interno della direzione insieme ai relativi genitori, fino al termine del tempo previsto per l'ingresso nella scuola (ore 9 e 30). Successivamente - sostengono le colleghe, gli alunni andrebbero divisi nelle varie classi - in base al numero di presenze - avendo cura di non accogliere i piccoli ove si eccedesse il numero di alunni per classe previsto dalla ASL (e ciò sia come prassi che in situazioni di emergenza). E' possibile, pertanto, in caso di superamento del numero di bambini per classe, rifiutare di accogliere i piccoli nelle altre sezioni? In assenza di uno specifico regolamento per la scuola materna comunale di Napoli, a quale disciplina possiamo fare riferimento per casi come questo? A quali fonti normative posso fare riferimento per questioni inerenti l'accoglienza? Grazie per l'attenzione e buon lavoro.

Purtroppo non conosco il funzionamento delle scuole comunali, dal momento che ho acquisito una qualche competenza soltanto in riferimento a quelle statali. Per cui non sono in grado di darle risposte esaurienti.

Salve, sono una precaria da più di 3 anni nelle Scuole Statali Classe di concorso A43 ed A50. Ho ricevuto il suo indirizzo da una mia amica e collega, la quale mi ha suggerito di rivolgermi a Lei per una consulenza su il prorogarsi della mia attuale supplenza. Io attualmente insegno presso la SMS di Vicovaro (ROMA), supplisco una collega ordinaria di cattedra dal giorno 8 Gennaio scorso. Ho un contratto di 15 ore, suddivise 11 in una terza e 4 in una classe prima. La collega prevede di rientrare da una lunga malattia agli inizi di Maggio. In base alla legge vigente io, avendo maturato al termine del mio attuale contratto (1 Maggio) ben 104 giorni, per continuità didattica sulla classe terza ho il diritto di mantenere la supplenza fino a termine attività ed inoltre fino a completamento esami. In questo caso, la collega ordinaria risulterà a disposizione della scuola. Il problema è il seguente: la segreteria della scuola mi ha informato che manterrò solo le 11 ore della classe terza perdendo a beneficio della collega le ore in prima ritrovandomi quindi con un contratto di sole 11 ore settimanali. La domanda è la seguente: quanto detto dalla segreteria è la corretta interpretazione della legge?

Sì.

In caso contrario come posso farmi forte nei confronti della scuola? Esistono precisi estremi di legge in merito oppure casi analoghi precedenti da portare a sostegno della mia tesi? Alcuni miei colleghi, sulla base di esperienze pregresse, mi hanno fatto sorgere dubbi in merito che cortesemente spero possano essere chiariti da Lei. Serena di ricevere appena possibile un suo riscontro invio distinti saluti.

Davvero sono preoccupato di una cosa: ma è mai possibile che una categoria formata da persone colte ed istruite non sia in grado di conoscere i propri diritti e doveri, oggi meglio di un tempo definiti attraverso un contratto di lavoro di natura privatistica? E' chiaro che l'appunto non è rivolto a lei, nuova di questo mondo, ma ai suoi colleghi, approssimativi e poco attenti alle più elementari norme che disciplinano il loro rapporto di lavoro.

Sono assistente tecnico in un I.P.S.S.C.T e ad ottobre morì mio zio, fratello di mia mamma. Chiesi tre giorni di permesso personale ma l'ufficio personale mi disse che per lutto avrei potuto prendere si tre giorni ma per lutto familiare che sono un'altra cosa rispetto a quelli personali che mi sarebbero rimasti. Così feci. Mi sono stati concessi per lutto. Ora mi viene dato il conto dei giorni, ferie permessi ecc. e mi sono stati conteggiati quei tre giorni come p.p. chiedendomi di integrare con ferie o rientri visto che i p.p. li ho già usati. Mi dice per piacere dove posso trovare il riferimento dell'ultima legge sul nostro contratto art. ecc. che possa verificare? e da che data è in vigore rispetto alla vecchia che sembra diversa? Grazie.

Le mando un libercolo, che forse la potrà aiutare.

Gent.mo Prof. Santoro, vorrei alcuni chiarimenti in merito alle 40 ore dovute per i Consigli di classe, se possibile con il rispettivo riferimento normativo. In particolare: si possono conteggiare nelle 40 ore dei CdC anche le ore dei colloqui generali?

No.

In caso di 21 ore settimanali le 40 ore devono essere aumentate proporzionalmente?

No.

Qualora si superino le 40 ore ed il Preside ritenga comunque necessaria la partecipazione a qualche CdC tali ore devono essere retribuite come eccedenti?

No.

Gentile redazione vorrei che mi chiariste alcuni punti:
1. I riferimenti normativi che regolano la sostituzione dei docenti assenti per un periodo inferiore a 5 giorni quantificano a 20 ore il monte ore di tali sostituzioni per i docenti titolari, in assenza di un'espressa delibera del Collegio?

Non ho capito la domanda.

2. In caso di conferimentodi supplenza a tempo determinato, se la titolare rientra nel periodo delle vacanze pasquali per conclusione di astensione obbligatoria e poi fa decorrere un nuovo periodo di assenza per malattia a partire dal primo giorno di rientro a scuola, si applica nei confronti della supplente la continuità didattica?

Assolutamente sì, e gli si pagano anche le vacanze.

Vorrei porre il seguente quesito: un membro del consiglio di istituto viene nominato dirigente nella stessa scuola dopo qualche mese decade dall'incarico di dirigente su provvedimento del csa nel frattempo erano state indette nuove elezioni per integrare il consiglio di istituto a causa della dimissione di alcuni dei suoi componenti ivi compresi quelli che dovevano subentrare al membro che aveva assunto la carica di dirigente; tali elezioni erano state annullate per vizi di forma, una delle liste non aveva i requisiti richiesti, dal suddetto dirigente. Gli apparteneti alla lista corretta eletti fanno ricorso considerando illecito l'annullamento (la risposta a tale ricorso non è ancora pervenuta). La domanda è questa: "può l'ex membro del consiglio ed ex dirigente ritornare a far parte del consiglio di istituto originale? E se ciò fosse possibile in che modo?

Ma il consiglio è ancora in carica oppure no?

Sono un'insegnante di scuola elementare. Le scrivo per sottoporle il seguente quesito: quest'a.s. per motivi vari, la scuola è rimasta chiusa per alcuni giorni, per ordine del Sindaco, riducendo così i giorni di lezione a 197. Il Dir. ha fatto circolare una serie di artt. e commi vari che le elenco di seguito: DPR 8-3-99 n. 275 artt. 4-5; D. Leg.vo n. 297/94 art. 74 comma 3; O.M.n. 59 29-3-01 art. 1 punto 3; D.n. 1 23-5-02 art. 5 comma 3; D. n. 4 27-7-02 art. 1 commi 1-2. Successivamente il Dir. ha convocato il Collegio Docenti (al quale non ho potuto partecipare perchè assente) che ha accettato la sua proposta di recuperare con tre rientri pomeridiani di tre ore e le eventuali ore che i docenti non riescono a restituire saranno defalcate dalle ore di progetto (per altro già effettuate) retribuite dal fondo d'istituto. Il Consiglio di Circolo infine, con l'astensione del Presidente, ha deliberato in favore di tali recuperi. Io vorrei sapere in che misura devo attenermi a tali "assurde" disposizioni e, in caso affermativo, cosa posso fare affinchè in futuro non si verifichino episodi analoghi? 

E' la prima volta che sento una cosa simile! Ma: visto che siete autonomi, fate voi! Giorni di lezioni, non ore di lezione! La legge parla di giorni, non di ore.

Insegno in un Istituto Professionale per l'agricoltura e l'ambiente. Il Dirigente ha fissato l'ultimo ricevimento dei genitori in orario pomeridiano il 15/05/2003. E' previsto dalla normativa scolastica che possa essere effettuato un colloquio con i genitori ad un mese dalla fine delle lezioni?

E' la scuola che autonomamente definisce questi aspetti di natura organizzativa attraverso le deliberazioni dei suoi organi di governo.

Gentilissima redazione, sono un'insegnante a tempo indeterminato. Vi scrivo per un quesito: avendo avuto un bambino lo scorso 24 febbraio dovrei riprendere servizio il 25  maggio. Desideravo sapere se posso usufruire della malattia del bambino a partire dallo stesso giorno 25 o devo necessariamente prendere servizio almeno un giorno prima di poter usufruire di codesta malattia. Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.  

Non è necessario interporre nessuna ripresa di effettivo servizio.

Carissimo Pino, per favore, vorrei sapere:
a) mi spettano i tre giorni per lutto per la morte di uno zio acquisito, marito di mia zia?

Sì.

b) per il permesso retribuito, la scuola dove lavoro pretende la certificazione; così dicasi per le ferie. E' così? 

Per le ferie non serve nessuna certificazione.

Qual è il numero minimo di partecipanti nei viaggi di istruzione? Quale legge lo prevede?

Una circolare ministeriale, che può scaricare anche dal ns. sito. Per altro, al di là di quanto dispone il ministero, secondo me questa materia, con l'autonomia, deve essere regolata direttamente dalle scuole.

Cortesemente vogliate consigliarmi come regolarmi per compensi a docenti della ns. scuola partecipanti a progetti finanziati da Regione e altri enti, con riferimento alle ritenute IRAP, INPS ,INPDAP etc. Grazie e buon lavoro

Se si tratta di docenti a cui vengono affidati incarichi retribuiti anche con risorse che provengono da Enti privati, l'incarico lo conferisce comunque la scuola e i redditi percepiti (dai docenti o dagli ata) sono assimilati a quelli di lavoro dipendente (art. 46 comma 1 lett. c-bis DPR 917/86). La circolare del Ministero delle finanze del 17.4.96 n. 56/E/5 -229 precisa: “i compensi e le indennità corrisposte ai collaboratori esterni o componenti degli organi collegiali, dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono assimilati a redditi di lavoro dipendente, qualora l'incarico sia stato affidato per legge, statuto, regolamento, altro atto amministrativo in relazione alla particolare posizione rivestita dal dipendente nell'ambito della propria amministrazione".

Gentile professore i giorni di sciopero valgono per il calcolo dei giorni di servizio? Un sindacato dice di sì in quanto lo sciopero è  un diritto del lavoratore, mentre il provveditorato della mia provincia, Reggio Emilia, dice che non possono valere, perchè così è stato fatto anche durante il calcolo dei giorni utili per partecipare al concorso riservato.

Secondo me non si possono considerare servizio utile.

Potrei avere gli estremi della legge che regolamenta la tenuta del registro protocollo generale nella P.A. in particolare per quanto riguarda le Istituzioni scolastiche?

Non ce l'ho sottomano, ma te li puoi far dare a scuola.

Esiste una norma di carattere generale che regolamenta la verbalizzazione delle assemblee (es. collegio docenti), potrei averne gli estremi. La norma credo sia generica, riguarda tutta la Pa. Una volta anni fa l'ho vista pubblicata su una rivista scolastica (Educatore op Vita Scolastica).

Sono aspetti di cui si deve far carico il regolamento di istituto, vieppiù oggi, che le scuole sono autonome anche da un punto di vista organizzativo.

Buongiorno, vi ringrazio per le risposte che mi date e che sono sempre precise e di grande aiuto. Ho ancora bisogno di voi: il Dirigente ha emanato una circolare nella quale comunica che si terrà un corso su "lesioni traumatiche" della durata di 6 ore (e da continuare a settembre); egli sostiene che la partecipazione al corso è obbligatoria (in quanto rientra nella 626/94). A scuola c'è un pò di maretta perchè il corso arriva in un momento di continui impegni (documento del 15 maggio, collegi, esami preliminari, ecc.) pertanto molti ne farebbero volentieri a meno. Vorrei sapere se è davvero obbligatoria la frequenza di questo corso e se l'assenza debba essere giustificata e documentata (come dice il D.S.).

Ha ragione il vs. dirigente. La formazione ex L. 626/94 è obbligatoria.

Sono una docente di ruolo sul triennio di un liceo. Mi sono assentata in modo continuativo per 150 giorni, dovrei adesso rientrare in servizio. IO penso di non dover rientrare in servizio su nessuna classe, ma di dover essere messa solo a disposizione, invece il preside mi dice che la legge è cambiata e adesso sono 150 giorni per le classi terminali e 180 giorni per le altre classi. Qual'è la legge di cui parla?

Davvero non la conosco. Il riferimento è contenuto in una specifica clausola contrattuale.

Sono un'insegnante di sostegno a tempo indeterminato nella scuola media. Dall'inizio dell'anno il dirigente scolastico mi ha assegnato due alunni portatori di handicap (rapporto 1/2). Premesso che un'alunna a me assegnata si assenta frequentemente, il dirigente scolastico in data 10/03/2003 con atto unilaterale scritto ha disposto quanto segue: "Si comunica alla S.V. che alla data odierna dovrà svolgere servizio per ore 9 settimanali di sostegno all'alunno A. G. della classe 2^ Sez. F". Tale provvedimento ha suscitato la protesta dei genitori dell'alunna alla quale sono venute meno le 9 ore di sostegno. Faccio presente che dopo tale provvedimento sono costretta a espletare il mio orario di servizio in due plessi non consentendomi di portare a termine la programmazione didattica formulata nei confronti dell'alunna che mi era stata assegnata, penalizzandola fortemente (frequenta la III classe). Sussistono gli estremi per una rimostranza?

Sì.

Oppure devo rivolgermi al giudice del lavoro?

Il dirigente non può autonomamente dare e togliere il sostegno agli alunni portatori di handicap, visto che non spetta a lui determinare l'organico. Quindi indirizzi la sua lettera di rimostranza al direttore generale regionale, consigliando i genitori dell'alunna privata del sostegno di fare altrettanto.

Quale normativa prevede la regolamentazione dei lavori del collegio dei docenti e il relativo documento che verbalizza la seduta. Spesso si verificano fatti molto incresciosi: quello che si dichiara durante la seduta non viene riportato, mentre cose non dette vengono trascritte. E' il caso di ricorrere all'uso del nastro registratore? Grazie per gli eventuali chiarimenti! Saluti!

Questa materia deve essere disciplinata da un apposito regolamento di istituto.

Gent. Pino, sono stato assunto a tempo indeterminato nel 2001; ho fatto richiesta di ricostruzione carriera a ottobre 2002 presentando i documenti necessari; ti chiedo: c'è un limite di tempo entro il quale questa ricostruzione carriera deve essere riconosciuta, con conseguente aggiornamento dello stipendio, oppure passano anni e anni?

210 giorni sono il periodo massimo, se non ricordo male.

Ad inizio del prossimo anno scolastico si effettueranno le elezioni della RSU all'interno di ciascuna istituzione scolastica. Desidererei sapere con certezza se può essre nuovamente eletto un rappresentante sindacale uscente. Grazie

Secondo me sì.

Le scuole "requisite" per diventare sede di seggio elettorale devono sospendere le lezioni dal momento dell'insediamento del seggio (sabato pomeriggio alle 16.00) oppure l'attività scolastica deve essere sospesa dal venerdi pomeriggio (momento in cui il Comune chiede la disponibilità delle aule da adibire a seggio). In buona sostanza chiedo se esiste un regolamento o se ogni scuola agisce come meglio crede. Sabato mattina p.v. può essere che in alcune aule si stiano allestendo i seggi e nelle aule a fianco ci sia regolare lezione?

Secondo me sì, se questo è compatibile. Comunque questi aspetti organizzativi vengono decisi autonomamente tra scuola e Comune.

Oggi, per un ritardo di circa un quarto d'ora ho dovuto recuperare un'ora. E' corretto?

A me pare di no.

Vorrei porre un quesito al quale fino ad oggi non sono riuscita a trovare una risposta: se nei giorni in cui si svolge il viaggio di istruzione è compresa anche la domenica, gli accompagnatori hanno diritto al recupero di questo giorno?

No.

Le sarei molto grata se la risposta fosse corredata dai riferimenti normativi.

Diritti e doveri del personale sono indicati nel CCNL.

Gent.mo Prof. Pino Santoro, sono un docente di chimica e desidero avere dei chiarimenti sull'assegnazione di cattedre di scienza della materia negli ist. tecnici. commerciali. So che i presidi possono assegnare tali cattedre anche alla classe di concorso A060 in quanto, così mi è stato detto dal C.S.A, materie affini, ma chiedo: esistono materie affini anche per la classe A013? Può un docente abilitato per la A013 insegnare privo di abilitazione una materia della A060 come succede per i colleghi della A060 che privi di abilitazione insegnano scienza della materia cioè lab. di chimica-fisica? Tutto questo caro collega non fa a mio parere che aggravare la situazione di precarietà in cui ci troviamo. Grazie.

Le classi di concorso atipiche possono essere insegnate da docenti in possesso di abilitazioni diverse. Lo prevede il decreto istitutivo della sperimentazione, in questo caso passata ad ordinamento.

Eg. prof. Santoro, sono un assistente tecnico e lavoro a Genova, la domanda che le pongo è la seguente: quanti giorni spettano per chi come me si deve recare a votare il 25/26 in Sicilia (prov. Messina) compreso il viaggio?

Cinque giorni, i suppose.

Sono un neoimmesso in ruolo e sto facendo un periodo di prova. Quale sono le cause di non passaggio di tale periodo? Sono in queste cause contemplate difficoltà a mantenere la disciplina in classe? (premetto terza media e che lo scorso anno aveva un'insegnante diversa e questo anno avendo i ragazzi ancora una persona nuova non hanno voluto lavorare molto). Registri tenuti a opinione del preside non perfettamente? (premetto che passando da una scuola superiore alle medie ci sono molte differenze da apprendere). Infine il giudizio del preside è fondamentale, in quanto sapevo che vi è anche una commissione giudicante?

Conta il parere del comitato di valutazione interno, presieduto dal capo d'istituto. E' previsto infatti che "ai fini della conferma in ruolo" i/le docenti, al termine dell'anno di formazione, discutano con il "Comitato di valutazione del servizio" una relazione sulle attività svolte. Sulla base di essa e degli altri elementi di valutazione forniti dal dirigente scolastico, il "Comitato per la valutazione del servizio" esprime il parere di cui all'art. 58, 4° comma del DPR 417/74. Il "Comitato di valutazione" è un organismo nato con i Decreti Delegati del 1974 ed è eletto dal Collegio docenti. Può essere utile una lettura integrale della C.M. 10 Settembre 1991 n. 267 e della C.M. 4 marzo 1993 n. 54 che disciplinano analiticamente tutte le attività connesse al corso di formazione, alla redazione della relazione finale e sua discussione.

Gentile prof. chiedo se i supplenti fino al 30/06/2003 avendo fatto domanda di rimborso per spese di autoaggiornamento entro il 31/12/2002 abbiano diritto a tale rimborso.

Sì.

Desidero sapere quali e quanti aumenti stipendiali sono stati concordati con il Ministero per il CCNL 2001/2004.

La stipula del nuovo CCNL è questione di ore!

Gentile Redazione, vi faccio i complimenti per il vostro ottimo lavoro ed avrei una domanda tecnica da porvi: sapete qual è la cifra ministeriale di riborso al chilometro prevista per le missioni? Dovrei compilare un modulo per i rimborsi e mi manca questo dato.

Un quinto del costo della benzina, se non ricordo male.

Sono ins. elementare dal 1980, ma sono lavoratore dal 1972 e dal 1997 sono distaccata presso il CSA della mia provincia. L'incarico scade l'anno prossimo. Esiste la possibilità di prepensionamento per gravi motivi di salute. La mia condizione non rientra nel caso di prepensionamento dei lavoratori invalidi e sordomuti.

Può ottenere la dispensa per motivi di salute, nel caso sia totalmente e permanente inidonea ad ogni proficuo lavoro.

Gent.mo sig. Santoro, vorrei conoscere la Sua opinione in merito all'abolizione dell'obbligo scolastico. Più precisamnete vorrei sapere se gli alunni frequentanti le classi prime degli Istituti Superiori sono tenuti al versamento delle tasse scolastiche e al contributo all'Istituto per i laboratori.

Sì, secondo me sono tenuti.

Gradirei conoscere la normativa che tratta il personale docente collocato temporaneamente fuori ruolo.

La materia è regolata dal contratto di lavoro e dalle norme contenute nella recente legge finanziaria.

Gentile redazione, in un istituto comprensivo in cui risulti chiusa per seggio elettorale solo la sede di scuola elementare, può il dirigente scolastico disporre che gli insegnanti della scuola elementare siano chiamati a supplire eventuali assenze dei colleghi di scuola materna e media? Qual e' la normativa di riferimento in proposito?

No, secondo me la cosa non è proprio possibile.

Insegno in una scuola media come docente di educazione artistica per tre ore settimanali e completo il mio orario in un’altra scuola; partecipo a consigli e a collegi in entrambe le scuole ma dei colleghi mi dicono che non sono tenuta ad essere presente sempre a questi incontri. Esiste un monte ore per questo tipo di impegni? C’è una normativa a cui fare riferimento?

40 ore annue, come da contratto. Oltre si ha diritto alla retribuzione.

Salve, sono un'insegnante e presto servizio in una scuola materna comunale di Napoli. In prossimità di uno sciopero il servizio di appartenenza ha preteso la comunicazione di adesione con un discreto anticipo, motivando la richiesta con il fatto che la scuola è servizio essenziale mentre in precedenti situazioni di emergenza estrema, invece, lo stesso Servizio aveva dichiarato che le scuole materne comunali (in quanto Comparto Scuola di un Ente Locale) non è da considerarsi servizio essenziale. Come dobbiamo interpretare noi insegnanti tali richieste e tali affermazioni? Una scuola materna comunale eroga ed è da considerasi un servizio essenziale? Le norme vigenti in materia di diritto dello sciopero obbligano il lavoratore a comunicare in anticipo adesione a uno sciopero? Trattandosi di una scuola di di un Ente locale, a quali norme posso fare riferimento?

Al suo contratto di lavoro.

In alcuni articoli di stampa si sostiene che secondo il presidente dell'ANP Rembado il nuovo contratto dei docenti elimina la figura del docente vicario. Ammesso che sia stata esattamente riportata l'opinione di Rembado, a me pare errata la interpretazione. Infatti, l'articolo 30 del nuovo contratto - relativo alle funzioni obiettivo - rimanda all'applicazione dell'art 37 del CCNI del 31/08/99, il quale chiarisce che una delle funzioni strumentali è quella del docente vicario, scelto dal dirigente secondo la normativa vigente. Gradirei vostro parere.

Due collaboratori, pagati con le risorse del fondo. Uno dei due può anche svolgere funzioni vicarie. Questa è la novità del nuovo CCNL.

A proposito di aumenti ed arretrati, caro Pino, desidero rivolgerti qualche domanda. Sono in servizio di ruolo c/o la scuola superiore dal 13.10.1993 (decorrenza economica); 01.09.93 (decorrenza  giuridica); a quanto ammonta il mio aumento di stipendio in lordo ed in netto? A quanto ammontano gli arretrati? Hanno parlato a regime mediamente di 147 euro, per quelli con 15-20 anni di servizio di 129 euro e basta. Per noi quindi? Per altro durante questo hanno, siccome non mi avevano aggiornato lo stipendio (dovevo già essere in cl. 9 ma ero ancora in classe 3) mi hanno dato 111euro di arretrati. Il conteggio secondo me non è giusto in quanto una mia collega passata di ruolo nello stesso mio giorno e nella stessa classe di concorso ha avuto più di 1000 euro di arretrati. Il dm. è quello del 23.03.90, il passaggio in ruolo l'ho descritto prima e per altro ancora non mi hanno fatto la ricostruzione di carriera ed io ho più di tre anni di pre-ruolo.

Guarda, non mastico di queste questioni, per cui non posso fare altro che rinviarti alle tabelle stipendiali allegate al nuovo contratto.

Anche mia moglie che è una insegnante di scuola elementare desidera sapere a quanto ammonta il suo aumento in netto ed in lordo. E' passata in ruolo il 01.09.1995. Grazie

Vedi sopra.

Caro Pino vorrei un chiarimento da una persona di cui fidarsi: ho letto l'articolo 32 del nuovo contratto e mi sembra di aver capito che se un insegnante è di ruolo può accettare degli incarichi annuali anche in altre scuole mantenendo la titolarità per tre anni. Ho capito bene?

Brava!

Se sì, io che sono di ruolo a Milano e ottengo una supplenza annuale a Firenze posso quindi accettarla?

Sì.

Dove è specificato che tipo di incarico è accettabile esattamente? Se la supplenza mi capitasse il 15 di settembre fino a fine anno e non ad agosto va bene comunque?

La materia dovrà essere ulteriormente definita, secondo me.

SONO UNA PROFESSORESSA DI LETTERE DI SCUOLA MEDIA. QUESTO E' IL MIO PRIMO ANNO DI INSEGNAMENTO, DOPO DIECI ANNI DI SCUOLA ELEMENTAFRE (HO FATTO IL PASSAGGIO). VORREI SAPERE, SICCOME ECONOMICAMENTE PERCEPISCO ANCORA LO STIPENDIO DI SCUOLA ELEMENTAFRE, QUANDO MI SARA' RIFATTA LA COSTRUZIONE DI CARRIERA.

Domanda da rivolgere alla segreteria della sua scuola.

Se credevi che la smettessi..... Un'insegnante di sostegno alle materne che consuma il pasto insieme al bambino che assiste ha diritto al buon-mensa? Il comune mi dice di no e l'art. 46 del contratto gli dà ragione. La legge 4 del '99 prevede il rimborso all'Ente locale, solo per i casi previsti dal CCNL. Questo non è previsto, dunque....

Dunque no.

Ho vinto il concorso e sto facendo l'anno di prova. Su consiglio (o meglio su pressione) del preside e della tutor mi è stato richiesto di ritirarmi dalla valutazione finale. Mi troveró pertanto, se non erro, a ripetere l'anno di prova il prossimo anno. (Ho già richiesto il trasferimento dalla presente scuola, poiché non penso che il tutor dovesse spiegare come procedere con registri e cose varie solo alla fine dell'anno, dicendo che non è possibile correggerli ed altro...). Se il prossimo anno la situazione si ripete è possibile per me prendere l'aspettativa prima dei 180 giorni e conservare la possibilità di ripetere l'anno di prova in altra sede? Quindi darmi la possibilità di un terzo anno? Spero infatti che nel frattempo il trasferimento abbia avuto luogo.

Spero che lei non debba ricorrere a questi espedienti per superare il periodo di prova, che non rappresenta problema alcuno per la generalità degli insegnanti.

Salve, vorrei sapere come posso reperire la bozza di decreto interministeriale (so che è disponibile sull'intranet del MIUR) per il completamento a 18 ore ed in particolare vorrei notizie sulle c.d. "clausola di salvaguardia".

Lo trova anche sul ns. sito, anticipato nei sui contenuti dalla CM 27/03.

Mi sbaglio o nel nuovo contratto non è prevista la figura del collaboratore vicario e i collaboratori del dirigente non potranno essere più di due?

Non è vero. Il vicario continua ad esistere, anche se sarà individuato tra i due collaboratori di cui il dirigente può avvalersi in via continuativa.

E senza distacco orario?

Non lo decide il contratto, questo.

Vorrei sapere gentilmente se è cambiato il profilo di collaboratore scolastico dal precedente contratto e se eventualmente quando ci saranno i concorsi interni per cambiare profilo (dalla terza alla quarta qualifica)

Quando ci saranno i concorsi non lo so. I profili sono stati modificati, come chiunque può evincere dalla lettura del nuovo CCNL.

In riferimento al nuovo contratto, in che senso la contrattazione di Istituto stabilisce i criteri relativi all'organizzazione del lavoro e all'articolazione dell'orario del personale docente, ecc? (criteri didattici? diritto al giorno libero? massimo di ore buche? altro?). Grazie?

La programmazione educativo-didattica la decide il collegio. Le ricadute sull'organizzazione del lavoro del personale docente la contrattazione di istituto: quindi orari, criteri di utilizzazione del personale impegnato nei progetti e le attività previsti dal POF, ecc.

Da diversi giorni cerco la legge o il decreto che disciplina la ricostruzione di carriera dei docenti, ma senza risultati vi sarei grato se da parte vostra posso avere un aiuto.

La norma è contenuta nel testo unico (d. l.vo 297/94).

Si richiedono notizie sull'ultimo grado di parentela per cui si possono usufruire i giorni di permesso per lutto.

Lutti per perdita del coniuge, di parenti entro il secondo grado di soggetto componente la famiglia anagrafica e di affini di primo grado.

Gentile Dott. Santoro, durante una riunione fra collaboratori della Dirigenza Scolastica è emerso un fortissimo dubbio. Ci si chiedeva se: un collaboratore del preside, senza riduzione oraria e con diritto di compenso forfetario con il Fondo di Istituto può essere anche Funzione Obiettivo e quindi percepire il relativo compenso?

Non può.

Quindi un Docente può ricoprire i due incarichi contemporaneamente e percepire i due compensi provenienti da due fonti differenti? Esiste una normativa che disciplina tale aspetto?

Sì, il contratto di lavoro.

Come sempre, grazie per la sua disponibilità.

Prego.

Gentile prof. Santoro, le vorrei porre una domanda che c'entra poco con la mobilità, ma che in qualche modo è connessa. Sono passato in ruolo con decorrenza giuridica 1-9-00 ed economica 1-9-01. Nella mia scuola l'assistente amministrativa preposta alle pratiche relative alla ricostruzione della carriera e ricongiungimento dei servizi, da quando è a conoscenza della mia intenzione di trasferirmi in altra provincia, rinuncia di accettare la mia pratica, adducendo varie scuse a tal proposito, non ultima il suo "consiglio" che sarebbe opportuno da parte mia fare domanda nella prov. di arrivo in maniera da inoltrare la mia pratica all'INPDAP della provincia di arrivo. La realtà, a mio parere, risiede nella sua volontà di non sobbarcarsi anche la mia pratica. Ora il mio dubbio è che, se anche volessi seguire il suo consiglio (visto che poi in effetti sono stato trasferito), da settembre potrei passare alla II classe di retribuzione, visto che passarebbero due anni rispetto alla mia decorrenza economica, e questo comporterebbe un maggior onere relativo al riscatto degli anni di laurea. Secondo l'assistente è un problema che non si pone, perchè avrei tutto il tempo per presentare la mia domanda a settembre nella scuola di arrivo, visto che (a suo parere) il passaggio alla successiva classe di retribuzione avverrebbe a gennaio del prossimo anno e non a settembre.
Chi ha ragione? Il passaggio alla nuova classe avviene a settembre o a gennaio del prossimo anno (2004)? Nel caso avessi ragione io, mi potrebbe fornire i riferimenti normativi relativi al caso, in maniera da dimostrarle che ha torto? La ringrazio in anticipo per la sua gentilezza.

La domanda di ricostruzione va presentata alla scuola di servizio una volta superato l'anno di prova. Tutte le altre considerazioni vanno prese e gettate nel cestino. Proceda in tal senso, se non vuole subire danni da consigli non del tutto disinteressati.

Inviate le vostre richieste a:
Mail.gif (4196 byte)RSU@edscuola.com
 
Home Page
Altre FAQ


LE FastCounter