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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/14
Domande e Risposte sulla RSU

Gentilissmo Pino, sono un docente di ruolo in congedo straordinario per dottorato di ricerca fino al 31 ottobre, termine giuridico dell'anno accademico. Ho bisogno di altro tempo per terminare la mia tesi e ho dunque intenzione di chiedere una aspettativa per motivi di studio, art. 24 CCNL, fino al 30 aprile. Il DS è disponibilissimo a concederla ed anzi mi ha consigliato lui la data del 30 aprile per non interrompere la continuità didattica. La segreteria però mi ha chiesto un documento, una pezza d'appoggio, per la Tesoreria provinciale che dovrebbe vistare il decreto. Il problema è che il mio consiglio di dottorato è ancora ben lungi dal fissare la data di discussione della tesi, solitamente ad aprile, e non può indicare un termine certo nel suo documento. Stante che ho una certificazione, vaga, della dilazione della discussione della tesi, che l'aspettativa sarebbe senza assegni senza contribuiti e con interruzione di carriera e non graverebbe sul bilancio dello stato, anzi lo alleggerirebbe perché il supplente costa meno, che il DS è favorevole alla concessione: la Ragioneria Provinciale può interporsi in qualche modo? o è solo il DS a dover decidere?

Chieda l'aspettativa e lasci perdere la segreteria: si vede che hanno tempo da perdere.

Gentile Direttore, vorrei porle un quesito: vorrei sapere se una supplente di sostegno AD02 (Area Umanistica) nominata con rettifica del C.S.A con incarcico a tempo determinato nella nostra scuola per continuità. Essendoci quest'anno una riduzione d'organico 2 dei suoi 4 alunni non hanno avuto il sostegno nell'area umanistica, per cui ha "riavuto" solo 2 alunni dell'anno scorso. Lei arroca il diritto di dover avere tutti gli alunni dello scorso anno. Bisogna riformare tutte le cattedre in funzione di questa supplente? E poi tra lei è un docente di ruolo sullo stesso alunno ma di aree diverse, chi ha la priorità della continuità? Spero di avere descritto in modo abbastanza chiaro il problema.

Viene prima il ruolo, e poi tutto il resto. In ogni caso nella scuola superiore l'area disciplinare rappresenta una discriminante non facilmente aggirabile, per cui la supplente si rassegni.

Vorrei sapere se è vero che un insegnante eletto come RSU non è soggetto a completamenti di cattedre presso altre scuole o a situazioni di soprannumerarietà nei successivi tre anni dell'elezione.

Non può essere trasferito d'autorità. Questo prevede la norma.

Spett.le redazione, gentilmente Vi vorrei porre un questito al quale nessuno riesce a darmi una risposta. Sono un insegnante di scuola elementare, la mia domanda è: l'orario delle lezioni termina alle ore 13:00, se i genitori degli alunni non sono ancora presenti, li posso lasciare da soli, di chi è la responsabilità?

Li puoi affidare ai collaboratori scolastici, ai quali il contratto di lavoro impone la post-accoglienza, per i tempi immediatamente successivi al termine delle lezioni.

Potreste indicarmi la legge o normativa che regola questa materia?

Il CCNL.

Egr. prof Santoro, sono un insegnante elementare. Vorrei sapere se è possibile che un progetto di Educazione alla Musica inserito nel Piano dell'Offerta Formativa, deliberato dal Collegio dei Docenti,venga svolto da un esperto esterno durante le mie ore di attività curricolare. Tengo a precisare che l'esperto sarà pagato con i fondi della 440 (Fondi dell' autonomia), secondo le tabelle vigenti.

Se lo avete deciso, perché no?

Spettabile Redazione, desidero anzitutto complimentarmi per il Vostro sito, che visito frequentemente e che trovo davvero utile e ben fatto. In seconda battuta, vorrei cortesemente sapere se è variata la normativa riguardante il voto di condotta (come da notizie giornalistiche): ho cercato - nel Vostro sito, in quello del Ministero, in quello della CGIL scuola: sempre inutilmente - un qualche provvedimento ufficiale in proposito. Ho il sospetto che si tratti della solita politica dell'annuncio.

Non so nulla circa questo argomento.

Gentile redazione, sono una Prof.ssa di Scuola superiore, volevo sapere se nel caso di assenza di tutta la classe sono tenuta a rimanere a scuola, oppure, dopo aver atteso che fossero coperte le eventuali assenze dei colleghi posso uscire dalla scuola. Poichè tale mio comportamento è stato censurato dal Dirigente, vorrei sapere quale sono le norme che lo disciplinano. Grazie

Non ritengo che lei possa abbandonare la scuola, durante il suo orario, anche se non sono presenti gli studenti.

Sono un' insegnante specialista di lingua inglese. Nella Scuola  dove presto servizio mi sono state affidate 12 classi (per di più in due plessi). Ho letto la vostra risposta ad altro analogo quesito. Desidererei sapere se per raggiungere le 22 ore d'insegnamento mi si può costringere ad insegnare la lingua inglese in 12 classi della scuola elementare. E' ancora valido il limite di sette classi?

Sì, è ancora valido. In ogni caso l'utilizzazione del personale rispetto al POF è oggi materia di contrattazione decentrata di istituto.

Si prega di chiarire l'art. 7 co. 1 della nota prot. 5823 del 16/09/2003 in merito alla non "prorogabilità" dell'incarico di componente delle RSU. In sostanza è ricandidabile e quindi potenzialmente rieleggibile un componente RSU che ha già espletato tale incarico nel triennio precedente?

Sì, dal momento che continua a godere dell'elettorato passivo.

Gentile redaz., come molti colleghi l'anno scorso ho fatto domanda di rimborso aggiornamento per un corso di specializz. in Tecnologie per l'istruzione del FORCOM di Roma a cui sono iscritto. Dopo ben 10 mesi il segret. in via ancora ufficiosa, mi ha detto che questo corso non è fra quelli rimborsabili in quanto non facente parte di un elenco (a me misterioso) del Ministero. Mi sapete dare qualche indicazione???? A me sembra molto strano!!!!

Anche a me. Non conosco questo elenco.

Scrivo questa e-meil per conto di mia sorella che non ha il pc. Nella scuola che frequentano i miei nipoti, due vanno alle elementari e due alla materna, nello stesso plesso, la preside nonostante non sia stata autorizzata dal comune ad allestire la mensa, ha pensato bene di farlo autonomamente,affidandola a dei privati, come conseguenza ha ridotto l'orario scolastico della materna da 25 ore settimanali a 20 ore settimanali visto che il sabato non ci sono lezioni e prolungandolo fino alle 16.00 per gli alunni che usufruiscono della mensa, coloro i quali non ne usufruiscono alle 12.00 devono lasciare la scuola. Le chiedo se può farlo o se è obbligata a mantenere e far mantenere dagli insegnanti l'orario obbligatorio degli insegnanti previsto dall'art. 491del decreto del 16 aprile 1994,cioè 25 ore settimanali. Le chiedo cortesemente di rispondermi se può prima del 28 ottobre giorno in cui ci sarà la riunione di classe. Grazie per l'attenzione.

Il tempo di funzionamento della scuola è deciso dal consiglio di circolo o di istituto. Il tempo di lavoro degli insegnanti in questo caso non c'entra.

Per calcolare l'importo da corrispondere al sostituto del Dirigente Scolastico nel mese di Agosto vorrei sapere l'importo tabellare del dirigente scolastico dal quale sottrare quello tabellare dei docenti che è attualmente di ¤. 18.128,79

Trovi le tabelle allegate al CCNL dell'area V, anche sul ns. sito.

Gent. Dott. Santoro, sono insegnante elementare, tempo indeterminato, classe quinta, ambito linguistico-antropologico. Una collega ha sparso la voce, tra i genitori, che non sono una insegnante valida. I genitori si sono preoccupati ed hanno contattato il Dirigente, chiedendo che io venga rimossa. Egli ha compiuto una visita didattica, in classe, dopo 6 giorni dall'inizio delle lezioni. Altre volte è entrato in classe a controllare, interagendo con gli alunni. Durante una riunione ha affermato (è nel verbale), davanti ai genitori, che io non sono adatta e sono inidonea. I genitori degli alunni, il 14 ottobre, hanno inviato al Dirigente una lamentela sul metodo e sul livello di insegnamento in italiano della sottoscritta, chiedendo che tutti gli alunni fossero spostati nella classe condotta da una collega della stessa scuola, altrimenti avrebbero portato via gli alunni dalla scuola. Il giorno stesso la Dirigente ha emanato la disposizione scritta che accoglieva la richiesta e disponeva l'accorpamento delle classi, durante le 10 ore settimanali di italiano della collega. La classe è diventata di 41 alunni. La collega ha chiesto che io non sia presente alle lezioni. Per me non è stato previsto nulla di alternativo, a parte stare a disposizione per le supplenze. E' vero che trascorsi 20 giorni dall'inizio delle lezioni non si possono assegnare gli insegnanti ad altri incarichi? Posso invocare la libertà didattica? Posso oppormi a questa disposizione? La ringrazio molto per l'aiuto.

Non penso sia possibile costituire gruppi classe di 41 alunni: è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Chieda per iscritto al dirigente le motivazioni di questa sua decisione. In ogni caso l'assegnazione degli insegnanti agli ambiti ed alle classi spetta a lui, sulla base delle proposte del collegio dei docenti e dei criteri fissati dal consiglio di circolo e/o istituto. I venti giorni non c'entrano con il suo problema.

Gent. mo Pino, avrei bisogno di una informazione, sono stata nominata dal DS su una supplenza dal 6/10/2003 al 18/10/2003, poi prolungata di altre due settimane, in una disciplina dove non sono abilitata. La cattedra di 18 ore (di cui 2 di disposizione) è stata divisa assegnando 5 ore ad altro supplente e 11 alla sottoscritta (come risulta dal contratto, nel quale non c'è alcun riferimento alle due ore di disposizione). Mi è stato chiesto di fare supplenza nell'ora a disposizione, e ricordando anche il fatto che alcuni presidi richiedono il recupero dei minuti di scarto tra l'ora di 60 minuti e quella di 50 ho accettato. Vorrei sapere se sono tenuta a fare le ore di disposizione e se queste due ore vanno divise tra me e l'altro supplente, se mi verranno pagate a parte o meno. Gradirei avere, vista la sua profonda conoscenza, la normativa di riferimento. La ringrazio.

Se le ore a disposizione non sono ricomprese nella nomina ti devono essere pagate, a meno che non rientrino nel recupero della riduzione oraria. Solo la scuola può sciogliere questi dubbi.

Gent.mo Dottor Santoro, sono titolare di un assegno di ricerca presso l'Universita' di Cagliari dal primo settembre 2003. Il Dirigente Scolastico della mia scuola (sono insegnante di ruolo) mi ha concesso il congedo straordinario. La Ragioneria Provinciale di Cagliari ha ritenuto fattibile il pagamento dello stipendio da insegnante, come previsto per i dottorandi senza borsa (legge finanziaria art. 52, comma 57 legge 28.12.2001 n. 448), previa rinuncia (ovviamente) al pagamento della borsa da parte dell'Universita'. Essendo lo stipendio da insegnante economicamente piu' vantaggioso vorrei procedere su questa strada (nella mia stessa identica situazione si trovano altri due miei colleghi). Il problema e' che l'Universita' afferma che non e' possibile rinunciare al pagamento della borsa...Lei cosa ne pensa?

Che l'università sbaglia.

Aspetto una sua risposta e le faccio i complimenti per le innumerevoli notizie utili che lei fornisce in questo sito.

La ringrazio.

Gentilissimo Sig. Santoro, può essere presentata una lista autonoma, "civica", al di fuori delle sigle sindacali, con componenti non iscritti a sindacati, in vista delle prossime elezioni?

No, a meno che uno non si costituisca con formale statuto in associazione sindacale.

Se no, queste persone hanno come unica alternativa quella di inserirsi in una lista "ufficiale"?

Sì.

Gent.mo Prof. Santoro, desidererei sapere, per quanto riguarda la cattedra di informatica in un professionale aziendale, quale è il compito dello stesso docente di informatica nelle classi terze (le uniche del corso ad avere informatica) durante le ore di cattedra da effettuarsi in compresenza dell'insegnante di trattamento testi che risulta il docente principale, quando non vi siano altri accordi tra i due docenti. La ringrazio dell'attenzione.

Non la so aiutare.

Gent.le Dott. Santoro, vorrei chiederLe se le ore per gli scrutini alle scuole medie rientrerebbero nelle 40 ore da espletare per i consigli di classe, o altrimenti sotto quale voce rientrerebbero? Qual è l'eventuale riferimento normativo? Grazie tante

Legga l'art. 27, terzo comma, lettera c) del CCNL 24/7/03.

Gentile Redazione, sono una docente di ruolo delle scuole superiori. Insegno Informatica (A042) in una scuola molto distante da casa. Ho tre figli (due sono gemelli) di età inferiore ai tre anni. Penso capirà la necessità che ho nell'avvicinarmi a casa. Nella mia città esiste un liceo scientifico tecnologico ma purtroppo l'insegnamento dell'informatica è stato assegnato non alla classe di concorso A042 (Informatica) bensì alla classe A034 (Elettronica). Fino a quest'anno scolastico non è stata disponibile la cattedra di 18 ore, solo spezzoni orari. Dal prossimo anno, però, saranno disponibili le 18 ore. E' corretto pensare che da quel momento in poi l'insegnamento dell'informatica debba essere assegnata alla classe A042 come credo preveda il Progetto Brocca? In tal caso il prossimo anno potrei fare domanda di trasferimento o assegnazione provvisoria?

Non è corretto pensare ciò che lei pensa.

Sono un insegnante tecnico pratico di laboratorio di chimica e, dall’inizio dell’anno nel laboratorio di chimica non è stato ancora nominato l’aiutante tecnico. Volevo sapere se in assenza dell’aiutante tecnico sono tenuto ugualmente ad andare in laboratorio e se, in caso di incidente, il fatto che non sia presente comporti qualche problema. Inoltre se durante lo svolgimento dell’attività io dovessi svolgere un lavoro che è nel mansionario dell’aiutante tecnico e dovesse succedere qualcosa sarei coperto ugualmente dall’assicurazione?

Faccia presente al dirigente scolastico che l'attività didattica è seriamente compromessa dalla mancanza di questa figura, che garantisce la funzionalità dei laboratori.

Gentile Signor Santoro, sono un'educatrice di un asilo nido comunale. Compio 48 anni a gennaio, ho una laurea in lettere, un anno di servizio scuola elementare. Vorrei sapere se mi conviene riscattare la laurea ai fini pensionistici in quanto cumulando i servizi arrivo a 26 anni e concludo i 35 anni di servizio all'eta di 57; se devo aspettare ugualmente l'età di 60 anni, è conveniente riscattare la laurea?

Ma lei lo può fare? Non conosco che cosa prevede la normativa a riguardo, visto che mi occupo di scuola e gli asili nido non rientrano sotto la mia giurisdizione.

Gentile Professore, ho bisogno di sapere se in qualità di supplente temporanea nella scuola elementare per 15 giorni posso partecipare allo sciopero previsto per venerdì 24 ottobre o rischio di vedere annullata la nomina. Grazie

Vai tranquilla.

Le chiedo cortesemente di rispondere, magari citando la normativa di riferimento del caso, al seguente quesito. Il Dirigente scolastico di un Istituto Professionale di Ragusa convoca per le 17,00  il collegio dei Docenti e, come spesso accade, l'insediamento ufficiale avviene in ritardo (verso le 17,30). Al momento dell'appello al sottoscritto e ad un numero molto alto di colleghi (circa il 30%) viene impedito, pur presenti, di apporre la firma nel foglio delle presenze. La motivazione di tale azione è stata giustificata dicendo che la firma doveva essere posta alle 17,00 in quanto il suddetto foglio si trovava in portineria. Premettendo che la suddetta lista non è stata vista da molti colleghi, dopo circa 2 giorni è stato notificato a tutti gli insegnanti che non avevano firmato prima dell'apertura dei lavori, di giustificare il ritardo previo sanzioni. Tenendo presente che questa iniziativa ha procurato molto malcontento tra i colleghi, Le chiedo:
1) che tipo di risposta secondo lei dovremmo dare? Molti pensano di insistere sul fatto che l'unico accertamento delle presenze può essere fatto solo al momento dell'insediamento del Collegio;
2) se il Dirigente rifiutasse una tale giustificazione come dovremmo comportarci?

Le modalità di accertamento delle presenze dovrebbero essere definite dal regolamento di funzionamento dell'organo collegiale. In assenza del regolamento, non può essere imputata alcuna negligenza ai membri del collegio che non hanno apposto la firma sul foglio presenze pur essendo presenti.

Gentile prof. Santoro, mi rivolgo ancora a Lei nel tentativo di chiarire l'ennesimo diverbio col mio preside; premetto che sono abilitato nella A059 ed ho un incarico annuale in una Scuola Media. Stamattina vengo informato dalla segreteria che il preside ha intenzione di farmi stare a scuola durante le elezioni del consiglio d'istituto: 4 ore la domenica 23 novembre, e 6 ore il lunedi 24 mattina (giorno in cui avrei solo 3 ore di lezione). Tutto questo compensato solo dal recupero di una giornata, scelto probabilmente da lui durante le vacanze di Natale. Ora io vorrei sapere da Lei:
1) Le risulta che il preside possa costringermi ad andare a scuola di domenica, o posso rifiutarmi? Mi potrebbe indicare l'eventuale normativa?

Il preside non la può obbligare, visto che il contratto nazionale di lavoro non prevede nessun tipo di precettazione.

2) Nel caso fossi costretto ad accettare, posso pretendere il pagamento delle ore di straordinario fatte la domenica, con fondi d'istututo?

Sì.

La ringrazio sinceramente, sperando che mi possa aiutare a capire come devo comportarmi in questa situazione, che a me sembra un sopruso. Aspetterò la sua risposta, prima di parlare col mio preside della questione. Cordiali saluti.

Saluti.

Gentile prof. Santoro le sottopongo il mio quesito: sono un'insegnante di scuola elementare a t.i. e vorrei poter usufruire delle 150 ore previste per il diritto allo studio. Non ho ben capito se queste ore posso utilizzarle per studiare a casa e andare poi a fare l'esame (che di volta in volta documenterei con relativa certificazione) oppure se sono costretta a frequentare le lezioni presso l'universita' e farmi ogni volta documentare la presenza in aula. Nella mia segreteria mi hanno chiesto di presentare uno specchietto con le lezioni da dover frequentare per spedirlo poi al csa ma io da qualche anno, dal momento che insegno, non frequento piu' l'universita'. Ho la sensazione che dovrei documentare non solo l'esame com'e' ovvio, ma anche la frequenza e questo per me sarebbe un problema. Puo' darmi qualche delucidazione?

La materia è regolata dal contratto regionale sulle modalità di fruizione dei permessi. Dovrebbe prendere visione di tale documento, per sapere come regolarsi.

Per richiedere l'interdizione dal lavoro per complicanze della gestazione, è sufficiente esibire insieme alla domanda un certificato medico rilasciato dal proprio ginecologo o bisogna farsi rilasciare il certificato da un Ente pubblico (ospedale - Asl ecc..). Grazie.

La prima che hai detto.

EGREGIO DOTT. SANTORO, DESIDEREREI CONOSCERE IL SUO AUTOREVOLE PARERE SULLA SEGUENTE QUESTIONE: SONO UN COLLABORATORE SCOLASTICO E L'ISTITUTO DOVE LAVORO E' COSTITUITO DA DUE SEDI DISTACCATE - UNA IN CITTA' - SEDE 1 - E L'ALTRA IN APERTA CAMPAGNA - SEDE 2, DISTANTI FRA LORO CIRCA 25 KM ED UBICATE NELLO STESSO COMUNE. QUEST'ANNO SI E' LIBERATO UN POSTO NELLA SEDE SCOLASTICA (SEDE 1) CHE E' NEL PAESE DOVE VIVO. IO GODO DELLA LEGGE 104/92 (ASSISTO MIA MOGLIE CHE E' INVALIDA) E NON SO SE POSSO AVERE LA PRECEDENZA RISPETTO AD UNA COLLEGA CHE LAVORA COME ME NELLA SEDE 2, CHE HA PIU' ANZIANITA' DI SERVIZIO RISPETTO A ME E CHE CHIEDE DI VOLER RIENTRARE NEL POSTO DA LEI OCCUPATO 3 ANNI PRIMA. DA QUANTO HO CAPITO LEGGENDO L'ARTICOLO 9 DEL CONTRATTO SULLA MOBILITA' LA MIA COLLEGA FA APPELLO A CIO' CHE E' INDICATO NEL PUNTO II). NON LE HO PREMESSO CHE DAL PRIMO SETTEMBRE A TUTT'OGGI IO STO LAVORANDO NELLA TANTO AMBITA SEDE 1, CHE ORA PERO' RISCHIO DI PERDERE DAL MOMENTO CHE LA MIA CARA COLLEGA HA FATTO RICORSO. CONFIDANDO IN UNA SUA PUNTUALE RISPOSTA LA RINGRAZIO PER IL SERVIZIO CHE LEI OFFRE A NOI TUTTI E LE AUGURO SEMPRE BUON LAVORO

La materia è regolata dalla contrattazione di scuola, a cui è opportuno che faccia riferimento.

Spett Signor Santoro, è possibile andare a scuola per una sola ora e soprattutto in questo caso posso chiedere all'occorrenza un permesso di un'ora?

Certo che è possibile andare a scuola per una sola ora. Quanto al permesso invece no, visto che il 50% di uno è meno di uno.

Egregia redazione di EDSCUOLA, sono un Docente di Educazione Fisica di scuola superiore della provincia di Parma. Per prima cosa voglio farvi i complimenti per il vostro sito, il quale è un riferimento per gli operatori della scuola i quali hanno la necessità di riuscire a reperire normative e rimanere informati/aggiornati. Il mio problema è: Educazione Fisica accompagnamento degli studenti in palestre poste al di fuori dell'istituto scolastico. La mia necessità deriva dal fatto che attualmente mi trovo in un caso analogo, il Consiglio di Istituto dove presto servizio ha deliberato all'unanimità l'obbligatorietà per i docenti di Educazione Fisica all'accompagnamento degli studenti in palestre poste al di fuori dell'istituto scolastico, attribuendo tale compito ai Docenti, successivamente il Dirigente Scolastico ha ratificato tale decisione con ulteriore circolare. Alla mia richiesta di riferimento normativo su cui hanno basato tali delibere non ottengo nessuna risposta.  Nella sezione di Educazione Fisica di Edscuola ho trovato le circolari ministeriali n. 321 del 10 ottobre del 1963;  n. 2 del  5 gennaio 1977;  n. 153 del 3 maggio 1994. Ulteriori mie ricerche personali mi hanno portato ad avere:
1. "una sbiadita fotocopia" di una sentenza del TAR di Catania n 1379 del 12/11/1987 che riguarda "l'accompagnamento degli studenti in palestre poste al di fuori dell'istituto scolastico" (che afferma che l'accompagnamento non è di competenza esclusiva dei soli docenti di educazione Fisica);
2. di sentenze del TAR di Sassari in forma elettronica (che affermano che l'accompagnamento non è di competenza esclusiva dei soli docenti di educazione Fisica);
Sto ricercando in forma elettronica la sentenza TAR di Catania n 1379 del 12/11/1987, ma ho molte difficoltà,  vi segnalo il numero di telefono se può aiutare voi, il numero che trovo sull'elenco telefonico è TAR  Catania  0957530411. Vi invio in allegato le sentenze sopraccitate, e spero possano essere un piccolo aiuto per far crescere il vostro sito. Come potrei fare per sapere se esistono altre sentenze inerenti all'accompagnamento o circolari ministeriali? Vorrei segnalarvi che il problema dell'accompagnamento alle palestre poste fuori dall'istituto è un problema molto presente in tutta Italia, e coinvolge numerosi Docenti. Vi chiedo anticipatamente scusa per il disturbo arrecatovi, ma vi ringrazio enormemente se poteste essermi di aiuto.

Con tutta la buona volontà non riesco a considerare questo problema così importante, visto lo stato comatoso in cui versa la scuola pubblica oggi. Le vecchie circolari o sentenze TAR poco contano in un contesto contrattuale ed organizzativo mutato, dopo la privatizzazione del rapporto di lavoro, l'autonomia organizzativa e didattica e, aggiungerei io, i tagli sistematici agli organici del personale, in particolare ATA. La vigilanza è garantita nella scuola dai docenti: i collaboratori, come dice la parola stessa, collaborano con i docenti in questa attività. Spetta ad ogni singolo istituto stabilire le modalità organizzative con cui assicurarla.

Vista la C.M. 444 del 1996 si prega voler rispondere se le docenti di lingua straniera devono supplire nelle ore eccedenti quelle frontali, poichè la su menzionata circolare precisa "la quota oraria eccedente l'attività frontale sarà utilizzata in attività di arricchimento formativo, connessa con l'insegnamento della lingua straniera con le modalità programmate dal colegio docenti."

La questione oggi è regolata secondo me dal CCNL, lì dove afferma che nella scuola elementare soltanto se la compresenza non è programmata per attività di arricchimento e recupero può essere utilizzata per le supplenze.

Gradirei conoscere i casi in cui è prevista incompatibità tra RSU e incarichi in pubbliche istituzioni.

La materia è regolata dall'accordo quadro 7 agosto 1998, che trovi anche sul ns. sito.

Egregio Dottor Santoro, mi trovo casualmente e di colpo (in quanto nuovo collaboratore del dirigente) a dover affrontare questioni di cui non sono ben a conoscenza e vorrei il suo autorevole aiuto. 
1) Per prima cosa: come si fa una corretta convocazione delle parti per procedere alla contrattazione? In pratica si devono avvertire le varie organizzazioni sindacali del territorio con lettera di convocazione?

Sì.

A nome di chi?

Del dirigente.

O è sufficiente convocare le R.S.U.?

No.

Qualora le OO.SS ( pur convocate) non si presentano si può procedere alla contrattazione solo con le R.S.U.?

Certo.

E' valida una contrattazione siglata solo con quest'ultime?

Sì.

2) I fondi per l'ampliamento dell'offerta formativa (L.C. 93/2000) confluiscono comunque nel fondo?

Se servono per retribuire il personale, sì.

Anche i fondi per i progetti speciali del tipo recupero ed integrazione handicap?

Vedi risposta precedente.

I compensi per tali progetti extracurriculari sono comunque oggetto di contrattazione?

Sì.

Gli specialisti esterni (tipo professore di pianoforte o logopedista) devono essere comunque pagati con tali fondi?

Sì.

E l'ammontare chi lo decide?

La proposta di compenso è di competenza del consiglio d'istituto.

Possono essere pagati anche con il fondo d'istituto e soggetti anche a contrattazione?

Assolutamente no.

3) Cosa si intende in pratica per " dotazione organica"? quali fondi vi confluiscono? come ed in che modo si utilizzano questi fondi? Chi lo decide?

Non ho capito la domanda.

Mi rendo pienamente conto che ho chiesto praticamente di tutto ma solo Lei può aiutarmi in quanto più leggo contratti, circolari e regolamenti e meno ci capisco ed il dirigente ed il direttore amministrativo, a cui a volte chiedo lumi, mi confondono anche di più (ci scommetto che ne sanno meno di me).

Chieda le loro dimissioni.

Egr. Santoro sono una docente della scuola materna paritaria, già degli Enti LOcali, e ogni volta che c'è uno sciopero non si capisce bene a che parrocchia apparteniamo! MI spiego meglio: nel caso di sciopero breve di due ore un rappresentante RSU del Comune dice che anche noi docenti dobbiamo seguire le modalità di sciopero seguite da tutti gli altri dipendenti comunali e scioperare per due ore. Il problema è che nel nosto caso essendo la scuola funzionante su due turni con protrazione dell'orario di apertura al pomeriggio, ovvero: primo turno dei docenti ore 8 ore13, secondo turno ore 11 ore 16 la normativa in materia di sciopero e servizi essenziali fatta propria anche dal comparto regioni-Autonomie Locali in data 19-09-2002, è chiara affermando che lo sciopero può essere fatto soltanto alla prima ora del turno antimeridiano e all'ultima del turno pomeridiano... IL rappresentante RSU insiste nel dire che noi siamo Enti Locali e Non scuola statale. Mi dia per favore lumi a proposito. Grazie.

Di Enti locali non so nulla, per cui davvero non la so aiutare.

Sono una insegnante di scuola materna e vorrei sapere se essendomi assentata per malattia dal servizio, oltre un certo periodo c'è il rischio che possa perdere la mia sede.

No, ma il posto sì.

Lavoro come collaboratrice scolastica titolare presso un Istituto Comprensivo di Bologna, lo scorso 11 settembre in una riunione informativa il dirigente ha stabilito il mio spostamento in un'altra scuola per esigenze di servizio. Nella contrattazione integrativa di Istituto l’argomento “spostamenti del personale” non è stato trattato, quindi nulla è stato stabilito. Tengo a precisare che non sono la più giovane di servizio e che nell’Istituto ci sono collaboratori annuali che non sono stati spostati. Chiedo gentilmente: il dirigente può spostare il personale A.T.A. tra i vari plessi senza tenere conto dell’anzianità di servizio? La legge mi dà il diritto di far valere la mia anzianità di servizio? Sono stata vittima di un abuso di potere? Nel caso che la legge stabilisce effettivamente che si deve seguire un criterio che, comunque, non prevarichi il diritto acquisito dell'anzianità di servizio, come posso agire? Vi ringrazio dell'attenzione.

La materia deve essere disciplinata dalla contrattazione di istituto. Altrimenti, come prevede il CCDN sulle utilizzazioni di quest'anno, si deve applicare quanto prevede a riguardo il CCDN sulla mobilità.

Gentile direttore, sono docente in un liceo scientifico, nonchè RSU, vorrei sapere se la normativa prevede, come sostiene il D.S., che in assenza di docenti per la sostituzione di colleghi assenti si possa smembrare la classe in altre: mi chiedo in tal caso le norme sulla vigilanza e sulla sicurezza come possono essere garantite?

Per garantire la vigilanza si può ricorrere anche a questa prassi, in uso soprattutto nella scuola primaria. Naturalmente solo in casi del tutto eccezionali.

Sono una docente di scuola elementare, collaboratrice del D.S. con delega alla sostituzione dei docenti assenti fino a cinque giorni. Il quesito che pongo è: è possibile sostituire i docenti assenti fino a cinque giorni con le insegnanti di sostegno in servizio nella stessa classe anche in presenza dell'alunno disabile a loro affidato?

Secondo me no.

E se l'alunno è quel giorno assente è possibile impegnare il docente di sostegno per supplenze brevi anche in classi diverse da quella in cui è titolare?

Sì.

Posso avere indicazioni in merito alla normativa di riferimento? Colgo l'occasione per esprimere tutto il mio apprezzamento per il prezioso servizio che a noi docenti viene dal vostro sito e per la completezza degli argomenti trattati.

I riferimenti normativi sono sparsi. In ogni caso penso che, per le ricadute che la sostituzione dei docenti assenti ha sulla qualità della didattica, che ad essere investito di questo problema dovrebbe essere sia il collegio dei docenti che la RSU, che ha competenza sull'utilizzazione del personale.

Hai dei sunti del CCNL scuola o comunque della normativa scolastica da mandarmi?

Non ho sunti, purtroppo.

Salve, volevo alcuni chiarimenti sull'organizzazione dell'orario dei contratti part-time. Ho chiesto ed ottenuto con l'anno in corso la trasformazione del mio contratto di lavoro da tempo pieno a part-time verticale, per ore complessive contrattate con la presidenza di 13 ore. Nella stesura dell'orario annuale ho avuto due giorni liberi come da me richiesto, ma nelle giornate lavorative sono presenti alcuni buchi che ovviamente allungano i tempi di permanenza a scuola; inoltre il lunedi ed il sabato entro alle ore 8 ed esco alle ore 13.45. Avendo chiesto il part-time per poter seguire meglio i figli, con questo orario si vanificano gli obiettivi di questa richiesta: il lunedi ed il sabato non riesco a portare e neppure ad andare a prende i figli da scuola. Le mie richieste sono le seguenti:
1) posso chiedere che mi vengano tolti i buchi nell'orario? Si potrebbe fare riferimento per esempio alla legge (n°?) che ha introdotto il congedo parentale per i figli minori di 8 anni, nell'ambito della quale si sottolinea l'opportunità di tener conto dei "tempi" delle famiglie?

Faccia riferimento alla legge sui congedi parentali.

2) Il docente part-time ha l'obbligo di partecipare come commissario interno agli esami di Stato?

Nelle sue classi sì.

Se esiste una normativa o sentenza a riguardo, potreste indicarmi gli estremi?

A riguardo di che cosa?

Siamo un gruppo di ITP dell'Istituto Tecnico Aeronautico di Forli', lavoriamo in laboratorio in compresenza col docente di teoria. Nonostante l'anzianità di servizio di molti di noi, abbiamo alcuni dubbi sul nostro ruolo e compiti, anche perchè non siamo a conoscenza di riferimenti e normative precise. Vorremmo informarci, in particolare, in merito ai seguenti aspetti:
- L'insegnante di laboratorio può essere utilizzato nelle sostituzioni di personale assente durante le sue ore di lezione in compresenza?

No.

- Il voto di profitto, in ultima analisi, è definito dal docente di teoria?

No, va concordato.

- Dobbiamo toglierci ogni illusione futura per il settimo livello?

Assolutamente sì.

- Quali sono le prospettive per la nostra categoria nella riforma del Ministro Moratti?

Verrete tutti soppressi.

Salve, sono un precario che quest'anno ha avuto l'incarico fino al 30 giugno 2004. Poichè intendo partecipare allo sciopero del 24, vorrei gentilmente sapere se la partecipazione ad uno sciopero in generale costituisce interruzione di servizio.

No.

Avendo preso visione della nota dell’ARAN prot. 6325 che riguarda le elezioni delle RSU, in particolare il protocollo del 07/07/2003 al parag. 8, non trovo chiarimenti riguardante la retribuzione dei componenti delle commissioni elettorali e in particolare nel caso ci siano ore eccedenti dedicate oltre l’orario di servizio.

Non è previsto alcun compenso per l'espletamento di questi incarichi.

Egregio prof. Santoro vorrei conoscere qual'è il numero minimo e massimo di allievi in una prima classe superiore se tra questi vi è un diversamente abile, inoltre a quante ore di sostegno ha diritto il diversamente abile se gli è stata riconosciuta la deroga per gravità?

Le ore vengono stabilite dal GLIP. Quanto al numero minimo e massimo, non esiste più il tetto dei 20 alunni, a meno che questo non sia elemento necessario alla riuscita del progetto specifico di integrazione dell'allievo.

SONO UN DOCENTE DI SCUOLA SUPERIORE (I.T.I.S. DI CROTONE) E VORREI SOTTOPORRE ALLA VOSTRA CORTESE ATTENZIONE IL SEGUENTE QUESITO. AD INIZIO DI ANNO SCOLASTICO, IL COLLEGIO DEI DOCENTI HA OPTATO PER LA RIDUZIONE DELLE ORE DI LEZIONE A 50 MINUTI, PER DIFFICOLTA' DEI TRASPORTI PUBBLICI PER GLI ALUNNI. LA DIRIGENZA SCOLASTICA HA INTENZIONE DI IMPORRE IL RECUPERO DELLE ORE RIDOTTE, VISTI I CONTENUTI DELLA CIRCOLARI N° 243 DEL 22.09.79 E DELL' art. 26, Comma 8 DEL C.C.N.L. 2002/2005. ASCOLTATO L'AUTOREVOLE PARERE DEL VICE PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE G. KIRNER E LETTO IL PUNTO C) DELLA C.M. SU MENZIONATA (3° RIGO PUNTO d: non è configurabile alcun obbligo per i docenti di recuperare le frazioni orarie oggetto di riduzione). A TAL PUNTO VI CHIEDO SE I DOCENTI SONO O NON TENUTI A RECUPERARE LA SUDDETTA RIDUZIONE E, IN CASO AFFERMATIVO, SPECIFICARE SE IL RECUPERO, AD ESCLUSIONE DELLA 1°, ULTIMA E PENULTIMA ORA DI LEZIONE, NON DEBBA ESSERE LEGATO E PERSONALIZZATO IN FUNZIONE DEL SINGOLO ORARIO DI LEZIONI DEL SINGOLO DOCENTE, AD ESCLUSIONE ULTERIORE DEI MINUTI DELL'ORA DI RICREAZIONE, MOMENTO IN CUI IL DOCENTE DELL'ORA E' TENUTO, PER LEGGE, A VIGILARE SUGLI ALUNNI. NELL'ATTESA DI RISPOSTA, ANCHE TRAMITE STESSO MEZZO, RINGRAZIO E SALUTO DISTINTAMENTE.

Se la riduzione è stata decisa per ragioni didattiche, il personale docente è tenuto al recupero, secondo modalità da definire da parte del collegio dei docenti.

In seguito alle dimissioni dell'RSU della mia scuola si è proceduto alla sua sostituzione. Il nuovo RSU è un assistente amministrativo ed il suo mandato che ha avuto inizio il primo settembre del 2003  si concluderà presumibilmente il 9 dicembre in corrispondenza delle nuove elezioni. Chiedo gentilmente: relativamente a questi tre mesi circa del suo mandato a quante ore di permessi sindacali retribuiti egli ha diritto? (dal primo settembre ad oggi ha già chiesto e speso 10 ore di permesso). Specifico che nella mia scuola operano circa 100 lavoratori con contratto a tempo indeterminato, e più precisamente: 30 personale ATA e 70 Docenti. La ringrazio e le porgo Distinti saluti.

La RSU utilizza i permessi previsti liberamente, senza doverne rendere conto all'amministrazione scolastica.

In relazione all'apertura della scuola dell'infanzia anche nelle giornata di SABATO gradirei informazioni in merito alla normativa vigente.

Informazioni di che tipo?

Sono un collaboratore scolastico di un Istituto Superiore, mentre mi recavo ad aprire la scuola col mio motorino a poche centinaia di metri sono stato investito da una macchina riportando gravi fratture ad una gamba. Facendo richiesta come infortunio sul lavoro mi si rispondeva infortunio o malattia è la stessa cosa, perchè?

Lei in quanto collaboratore è coperto anche per gli infortuni in itinere.

Salve, sono il dirigente di un comprensivo. Mi trovo con un solo membro della RSU e con una scadenza per la contrattazione d'istituto fissata al 31/10 p.v. I sindacati provinciali non intendono sottoscrivere l'accordo per non entrare nel merito delle suddivisioni del fondo e vorrebbero procrastinare la firma all'elezione delle prossime RSU. Questo comporterebbe l'inizio effettivo delle discussioni a fine dicembre. Nel frattempo le persone, individuate dal collegio docenti, stanno lavorando a commissioni, funzioni strumentali, ... senza nomina da parte mia (non ho modo di quantificarne l'impegno) e, al limite, potrebbero anche lavorare senza compenso! Preciso che il contratto precedente risale a due anni fa e, ovviamente, non sono previste tutte le funzioni attivate questo a.s. Io preferirei avere un contratto firmato adesso piuttosto che fare alchimie ... purtroppo non riesco a capire dall'ultimo CCNL né dal CCNQ 7/8/98 chi sia titolare della firma di questo contratto integrativo. Mi sapete dare lumi o suggerimenti?

Secondo me il contratto potrebbe essere firmato anche dalle sole OO.SS. provinciali ed avrebbe vigenza. Condivido però le ragioni di opportunità addotte, per cui attendere dicembre non mi sembra un grosso problema.

Inviate le vostre richieste a:
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