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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/24
Domande e Risposte sulla RSU

Liceo Scientifico: c'è l'assemblea mensile degli studenti per l'intera giornata (8:30-13:30). Che cosa devono fare gli insegnanti in assenza di disposizioni da parte del D.S.? In "soldoni": se l'assemblea inizia alle 8:30, sono obbligato, in mancanza di attività programmate dagli OO.CC, a recarmi a scuola?

No.

E se l'assemblea inizia alle 9:30, posso andarmene alle 9:30?

Sì.

Chiedo scusa per la banalità della domanda e ringrazio per la risposta.

Scusato!

La ringrazio per la sua sollecitudine. Sulla base delle risposte da Lei inviatemi, la giunta esecutiva propone il programma annuale, predisposto dal dirigente, corredato di un'apposita relazione stilata dal dirigente, al consiglio di Istituto, che ha il compito di approvarlo, entro la scadenza del 29 gennaio, prevista dalla circolare che per quest'anno è la 88/2003. Il tutto con qualche intervento da parte dei membri di giunta e dei consiglieri, oppure no?

Certo.

Se ho compreso bene la sua risposta, sembra che sia del tutto inutile la loro presenza e la loro funzione. Mi sembrava consultando il vs. sito, che fosse scontata la partecipazione del consiglio d'Istituto nel definire obiettivi per l'attività e le scelte della scuola (credevo che il momento collegiale fosse espressione di democrazia). Che verificarne la corrispondenza nel prendere decisioni e deliberare o adottare sia un modo responsabile di svolgere il proprio compito. Sono molto dubbiosa che questo sia ciò il legislatore intendesse nel lontano 1974 ed il progresso, compiutosi in questi 30 anni, sia molto discutibile. Confidando ancora in qualche nostalgia verso la democrazia, la saluto cordialmente

Non capisco perché confondere i lavori preparatori ed istruttori con la fase dell'approvazione, vero sale della democrazia... almeno per quanto riguarda i lavori dei consigli di circolo ed istituto!

Salve, scrivo a nome di mia moglie e di alcune sue colleghe insegnanti precarie di sostegno della scuola media (quest'anno scolastico) impegnate in un un corso universitario di aggiornamento per il sostegno e della durata di un anno (dovrebbe concludersi alla fine di Marzo 2004). Visti gli impegni scolastici come docenti la mattina, come studentesse la sera dalle 15 alle 19 al corso (dal lunedì al giovedì), come mamme e mogli (tutte sposate con prole, la nostra bimba ha appena 2 anni e mezzo) hanno inoltrato richiesta ai loro rispettivi dirigenti scolastici una domanda per godere di permessi retribuiti (per preparazione ricerche, tesi e tirocinio) facendo riferimento al Contratto Collettivo Decentrato Regionale della Sardegna concernente i criteri per la fruizione dei permessi per il diritto allo studio (art. 4, comma 2, lett. b) del C.C.N.L. 1998/2001). Il tempo passa rapidamente ma alcuni dirigenti in questione (nella fattispecie i loro) non accettano la richiesta suddetta citando circolari non meglio precisate. Vi chiedo un consiglio sulla questione. Grazie per la disponibilità.

La domanda per fruire dei permessi deve essere autorizzata dalla direzione generale competente, dal momento che non può essere autonomamente riconosciuta dai dirigenti scolastici.

E' ancora valida la riduzione di 1/5 delle classi per ottenere il semiesonero/esonero del vicario in seguito all'attivazione dei corsi serali.

Questa materia è stata rivisitata dalla finanziaria appena approvata, alla cui lettura la rinvio. Trova il testo anche sul ns. sito.

Gentile Dott. Santoro, La disturbo per sottoporLe un quesito per me urgente. Sono un assistente tecnico in un Istituto professionale alberghiero dove si svolgono anche corsi serali, nonostante io abbia sottoscritto un contratto di ruolo per un posto che penso sia diurno. La Dirigente scolastica mi chiede ora di ricoprire, oltre alle ore mattutine e pomeridiane, anche 2 ore serali. Ho letto l'art. 50 del CCNL riguardante l'orario di lavoro ATA; nello specifico al comma 2° si fa riferimento alla contrattazione integrativa di istituto (assente nel mio caso). Vorrei sapere cortesemente quale sia la norma in oggetto e se sia legale e corretto un mio eventuale rifiuto.

Il personale ATA è titolare nell'istituto, senza distinzione tra corsi diurni e serali ed eventuali sedi associate, per cui viene utilizzato secondo modalità che spetta alla contrattazione di scuola definire. E' chiaro che in assenza di contrattazione si deve comunque procedere alla definizione del piano delle attività così come previsto dall'art. 52 del CCNL.

Spett.le Redazione, mio figlio sta facendo la 5 elementare alla Scuola Contardo Ferrini di Roma, una scuola statale. Andando a piu' riunioni del Consiglio di Circolo, ho scoperto che ogni la Scuola ha i soldi avanzati del Fondo Mensa e i consiglieri stabiliscono come utilizzarli: lezioni pagate, materiali e strumenti da comprare, spesso dietro delle pressioni di qualche insegnante o genitore o amico di qualche consigliere... Finora, la Scuola ha avuto l'autogestione del Fondo Mensa a cui la dirigente scolastico sta rinunciando in vista di andare in pensione. Ma e' consentito che la Scuola o il Consiglio di Circolo decide come utilizzare i soldi non utilizzati per la mensa per pagare materiali o altri servizi o lezioni senza rimborsarceli: si tratterebbe circa 50 euro a bambino? E' consentito di utilizzare questi soldi anche per i bambini che non usfruiscono della mensa e quindi non hanno pagato? Alla mia domanda, mi rispondono che ho dato un consenso scritto quando chiedevo l'iscrizione. Sinceramente non me lo ricordo. Ma e' giusto chiedere una cosa del genere se poi il dissenso puo' dare una scusa perche' la scuola non ammetta l'iscrizione? Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.

Se la mensa è gestita autonomamente da un comunitato dei genitori, non capisco come il consiglio di istituto possa intervenire nel merito, per esempio decidendo come utilizzare gli eventuali avanzi di amministrazione. Per altro il servizio mensa non è a carico delle scuole statali, ma degli Enti locali.

Sono una insegnante di scuola superiore di Bologna e vorrei chiedere una informazione sulla modifica del calendario scolastico. Noi abbiamo iniziato l'a.s. il 15 settembre 2003 e, a suo tempo non abbiamo chiesto di modificare il calendario svolgendo così i 204 giorni effettivi di lavoro. Giorni fa da colleghi di altre scuole, sempre della provincia di Bologna, ho saputo che svolgeranno solo 200 giorni di lavoro, avendo stabilito di prolungare le vacanze pasquali di 4 giorni. E' lecita una cosa del genere?

Sì.

Si può ora, siamo in febbraio, nel prossimo collegio di febbraio, proporre una tal variazione, e chiedere quindi che il consiglio di istituto la approvi, o è già troppo tardi?

Non è mai troppo tardi.

Quale la normativa a cui fare riferimento?

Il DPR 275/99.

Gentile Dott. Santoro, sono un'incaricata nella scuola elementare fino al 30 giugno (15 ore - inglese), in astensione facoltativa. La prego di aiutarmi: vorrei rientrare a disposizione perché mi è difficile rientrare nelle classi con l'orario assurdo che hanno imposto alla supplente. Una segretaria mi ha fatto fare la presa di servizio durante le vacanze di Natale sostenendo che in questo modo non mi vengono conteggiati quei giorni: è così? Si può cioè prendere servizio in giorni in cui non c'è scuola, ma la scuola è comunque aperta, come sostiene un sindacalista che ho sentito? I giorni di astensione finirebbero il 21 aprile, se rientro qualche giorno per poi finire l'astensione al 30 aprile sarei comunque a disposizione oppure no? Grazie!!! 

Se rientra prima del 30 aprile non può essere messa a disposizione. Quanto alla presa di servizio, non ho capito bene.

Vorrei sapere in base a quale normativa, nella scuola media superiore, si possa chiedere il numero di classi prime per l'a.s. 2004.2005 sulla base delle iscrizioni, che stanno giungendo in questi giorni, considerate anche quelle dei portatori di handicap.

Non ci sono al momento istruzioni a riguardo.

Vorrei avere lumi su alcune questioni:
1) qual è la procedura da seguire per gli idei? consiglio di classe, per cominciare credo..oppure non  è più così?

E' così.

2) esiste ancora una somma destinata agli idei, e in quale misura, che il ministero assegna alle scuole e se sì, nel caso in cui non venisse interamente utilizzata, cosa fare della somma restante? oppure tutto confluisce nel mare magnum del fondo di istituto?

E' tutto fondo, oramai.

Caro collega, desidererei sapere se il Dirigente scolastico può proporre, in sede di proposta di organico per il successivo anno scolastico, l'accorpamento di classi intermedie sebbene appartenenti ad indirizzi diversi anche se tali indirizzi non fanno parte di sperimentazioni assistite (es. Brocca, Progetto Cinque,..), ma di indirizzi ricavati ricorrendo alla famosa quota locale del 15% che riconosce l'autonomia didattica. Per farla breve una classe 3^ indirizzo P.N.I. del Liceo scientifico n. 15 elementi con una classe 3^ sperimentazione linguistica sempre Liceo scientifico n. 14 elementi dove fanno la seconda lingua? Grazie.

A me davvero non pare opportuno in sede di proposta arrivare a simili bestialità. Che sia la direzione regionale a tagliare, non la scuola.

Sono una docente di filosofia in un liceo scientifico. Da quest'anno per completamento d'orario (fino alle 18 ore) ci è stata assegnata una classe in più con la divisione della cattedra tra due docenti (storia- filosofia). Vorrei sapere se il completamento fino alle 18 può avvenire anche svolgendo attività parascolastche o interscolastiche previste dall'art. 26 del CCNL, o in attività alternative all'insegnamento della religione approvate dal collegio.

Prima va coperto il tempo scuola, poi si pensa eventualmente all'extra.

Gentilissimo Prof. Santoro Le chiedo il seguente quesito: affinchè si possa fruire di 32 giorni di ferie all'anno, un dipendente ATA deve aver maturato tre anni di servizio. Gli anni di servizio devono essere considerati come:
1) Solo nomina da parte del C.S.A.;
2) Su 360 giorni;
3) Su 180 giorni.
In riferimento al punto 1) la nomina dal 21/11/2001 al 30/06/2002 è da considerarsi un anno di servizio ai fini della maturazione delle ferie? Oppure devo far riferimento ai punti 2) e 3) sopra citati?

Deve contare i giorni: quanto arriva a 360 x 3 = 1080 giorni ha diritto ai 32 giorni.

AugurandoLe un buon lavoro Le invio un abbraccio circolare!

Circolare!?

Egregio Pino Santoro, sono un ITP di Laboratorio di Elettrotecnica in servizio presso un I.P.S.I.A. dove sono istituiti due corsi di studi, uno ad indirizzo elettrico e l’altro elettronico e desidero avere una precisazione in merito alle cattedre appartenenti a classi di concorso atipiche. Nella Circolare ministeriale n. 69 del 20 marzo 1993 relativa ai programmi ed orari di insegnamento negli Istituti Professionali di Stato, è riportato quanto segue: “Dal 2° anno le classi si canalizzano nell’indirizzo elettrico o elettronico, adottando programmi differenziati e classi di concorso specifiche per tecnica professionale ed esercitazioni pratiche”. Da questo deduco che la classe 2° canalizzata indirizzo elettrico dovrebbe essere attribuita alla classe di concorso C270 Laboratorio di Elettrotecnica. Mi si dice invece che gli insegnamenti in tale classe, possono essere attribuiti indifferentemente alla classe C270 o alla classe C260 Laboratorio di Elettronica. Ho chiesto spiegazioni ai vari organi sindacali ma non ho mai avuto una risposta chiara e definitiva, chiedo lumi…. In attesa di un v/s autorevole riscontro porgo distinti saluti.

Basta prendere visione dei piani di studio per scioglere l'arcano. Li consulti direttamente presso la segreteria della sua scuola.

Gent.mo G. Santoro, ti disturbo per avere un'informazione tecnica. Sono un'insegnante di ruolo nella scuola secondaria di primo grado a Catania (terzo anno in servizio). Un anno addietro ho vinto un concorso per l'usufruizione di un assegno di ricerca presso l'Università di Catania: è una forma di "collaborazione coordinata e continuativa", come il dottorato di ricerca. Contraria al pormi in una condizione di aspettativa per motivi di ricerca e studio, opterei per il part-time (non vorrei "arrugginirmi" troppo!). Mi hanno detto al CSA che non potrò recedere dal part-time prima dei due anni. A tal proposito, ho letto l'O.M. del 97. Allora ti chiedo:
1) Al rientro del part-time, tornerò con cattedra completa, o potrei avere dei problemi?

Potresti avere problemi soltanto nel caso in cui non ci fossero posti disponibili in organico.

2) Se ultimerò la mia ricerca entro il primo anno, perchè non potrò recedere dalla condizione a tempo limitato? Non è forse una buona causa per tornare al tempo pieno?

Puoi, motivando la richiesta puoi.

3) Può avere qualcosa da ridire il mio Dirigente o è un diritto nostro chiedere il part-time?

E' un diritto.

4) La "splendida" riforma Moratti potrebbe in qualche modo danneggiarmi o condizionare il mio rientro a tempo totale se sarò in condizione part-time?

Sì, visto che prevede una riduzione generalizzata di posti.

Spero di ricevere una tua risposta entro il 8 Marzo, termine ultimo di presentazione della domanda nella scuola in cui insegno.

Ciao.

Continuo ad approfittare della sua disponibilità. Le chiedo il permesso di citare il consiglio che chiude la sua precedente email. A proposito, il mio dirigente dichiara che il consiglio d'istituto non è un organo di governo, ma solo di indirizzo. E' esatto? Ed in cosa consiste la differenza?

Secondo me no, visto che per esempio sulle questioni economiche delibera e decide, e quindi gestisce, non limitandosi a definire criteri generali di funzionamento della scuola.

Ho un problema di coscienza, ma sembra sia passata di moda. Poco prima delle vacanze di Natale, sono venuta a conoscenza di come sono avvenute le elezioni supplettive dello scorso dicembre. Sono stati suppliti 6 docenti: 1 in maniera regolare, 5 sono stati aggiunti 1 settimana dopo la chiusura delle liste. Il presidente della commissione elettorale (un genitore) mi ha informata della "delicatezza" della situazione, non della "irregolarità" delle elezioni, passata come un ripensamento tardivo della componente insegnanti e come tale la notizia circola tranquillamente per tutto l'istituto. In tre consiglieri, ci siamo premurati di andare a controllare con i nostri occhi le liste, la mancanza di vidimazione delle firme, la mancata verbalizzazione di qualunque ritardo, ecc. Il dirigente afferma di aver avvallato e legittimato l'elezione perché l'intendimento del Consiglio (eletto l'anno precedente e composto dal dirigente, 8 genitori, 2 insegnanti a causa della diserzione di ATA e insegnanti) era di favorire l'inserimento delle altre componenti (al nostro insediamento avevamo dichiarato il nostro dispiacere a che gli altri non si fossero presentati). A me sembra un comportamento eccessivamente "disinvolto" nei confronti delle procedure.

Sono d'accordo con lei.

E' legittimo l'operato del dirigente e del presidente della commissione elettorale?

Chiaramente no.

Qual'è la ricaduta sul consiglio e sulle delibere che verranno approvate?

Se si dimostrasse l'illegittimità dell'elezione, tutte le deliberazioni assunte sarebbero viziate da questo peccato d'origine.

La ringrazio per la sua risposta che in un modo o nell'altro mi permetterà di tranquillizzare la mia coscenza. Con molta stima

Arrivederci.

Carissimo Pino, desidero sottoporti un problema in relazione al recupero della riduzione oraria. Nel ns istituto il collegio all'inizio di ogni anno dispone una riduzione dell'ora di lezione da 60 a 50 minuti esprimendo, a mio avviso, parere di natura didattica sulla possibilità di svolgere in minor tempo, ma con la stessa efficacia, l'unità di lezione. Tale indicazione viene argomentata in quanto gran parte della popolazione studentesca è pendolare. Tale disposizione, secondo molti, dovrebbe agevolare gli alunni e non il personale docente che, in pratica svolge 14 ore e 30 min in luogo delle 18 settimanali previste. Da ciò l'annoso problema del recupero di tali ore. Sottolineo che nella ns scuola tutti gli insegnanti svolgono le 18 ore di lezione e che qualsiasi permesso (o le stesse malattie) sono di difficile gestione, se non con aggravio di oneri (nel migliore dei casi) o con grande disagio per le classi (scoperte o costrette ad uscita anticipata). Infine, le ore su cui avviene la riduzione sono tutte (6 o 7 ore). Ti ringrazio sin d'ora per la tua preziosa opinione.
PS. Dammi i riferimenti normativi (se esistono/io ho trovato solo circolari)

La riduzione dell'ora di lezione deve essere decisa dal consiglio di istituto, se motivata da ragioni legate al pendolarismo. Nel qual caso non è previsto alcun recupero da parte degli insegnanti, come ribadito anche dal nuovo CCNL della scuola.

Spettabile Edscuola, il sottoscritto componente della RSU di istituto, chiede quali sono le basi normative su cui si deve attenere la giunta d'Istituto, entro le sue competenze, per la determinazione dell'organico relativo agli Assistenti Tecnici negli Istituti Tecnici Industriali (D.M. 201 del 2000 o l'ultimo CCNL).

La normativa di riferimento è quella da lei indicata.

Gent.mo Professore, non so se può chiarirmi un dubbio in merito ad una questione: in caso affermativo, se fosse possibile, gradirei una risposta privata, perchè nella giungla della rete potrei perdermi, cercandola, e quindi non ne usufruirei. La domanda è questa: può un dirigente scolastico obbligare un docente ad effettuare un'ora di sostituzione in classe per un collega assente, senza considerarla come ora eccedente, affermando che si tratta di un'ora in cui il docente era comunque in servizio, in quanto ora di ricevimento dei genitori?

No. Non lo può assolutamente fare.

Carissimo Professore, sono un insegnante elementrare su posto di sostegno con contratto a tempo indeterminato. A settembre, su mia disponibilità, il capo di istituto mi ha fatto la nomina per 4 ore eccedenti sempre su posto di sostegno. La mia cattredra è di 22 ore + 2 ore di programmazione + 4 ore eccedenti per un totale di 28 ore fino al 30 giugno e non al 31 agosto. A tutt'oggi non ho ricevuto nessun compenso per le ore eccedenti che, ha detta della scuola, mi debbono venir pagate dal Ministero del Tesoro. L'Ufficio del Tesoro mi ha risposto che il terminale a disposizione dell'Ufficio non accetta le cattedre con orario superiore alle 18 ore e quindi non è in grado di liquidare le ore perchè non previste per legge. La domanda è: come far valere i miei diritti visto che continuo a mantenere l'orario di 28 ore settimanali?

Spetta al DSGA della sua scuola farsi carico del problema.

E' giusto che venga pagata fino al 30 giugno?

Sì.

La ringrazio.

Prego.

Gentilissimo Sig. Santoro le scrivo perchè ho un dubbio: sono un assistente tecnico con contratto a tempo indeterminato; quest'anno ho chiesto le 150 ore al Provveditore per diritto allo studio, per la frequenza di un corso Regionale, e l'ho ottenuto. Ho partecipato ad una selezione per questo corso regionale, che ho superato (gli iscritti erano 29 e i posti disponibili solo 15); desidererei sapere da lei se questa prova di ingresso mi dà diritto ad un giorno per esami o il Dirigente Scolastico lo deve defalcare dalle 150 ore.

Può usufruire dei permessi previsti dal CCNL.

Se ciò mi da diritto al giorno, il certificato dell'Ente Regionale, quale dicitura deve avere?

E' sufficiente una semplice sua autocertificazione, per beneficiare del permesso.

Buon giorno, volevo sapere se per nominare un assistente tecnico per un determinato laboratorio, bisogna raggiungere un certo numero di classi e quindi un monte di ore. Grazie.

La proposta di organico è fatta dalla giunta esecutiva, sulla base delle ore di utilizzo dei laboratori.

Sono un'insegnante elementare, vorrei sapere a quanti mesi  pagati al 100% ho diritto avendo già usufruito dei tre mesi post parto e dei due mesi prima del parto, rispondetemi al più presto grazie.

Uno.

Gentili operatori, avendo un incarico a tempo determinato su posto vacante fino al 31 AGOSTO 2004, mi sono garantiti gli stessi diritti del personale di ruolo?

Non tutti.

In particolar modo, di quanti giorni di malattia posso usufruire?

Quelli previsti dal CCNL della scuola.

A causa di un incidente mi trovo nell'impossibilità di recarmi a scuola (sono immobilizzata a letto) per un periodo superiore ai 3 mesi. Mi verranno retribuiti?

Trovi il CCNL sul ns. sito. La sua consultazione non è complicata.

Gentili operatori, avendo terminato i 3 mesi di astenzione obbligatoria dopo il parto, posso usufruire sia dei 30 giorni di congedo parentale retribuiti al 100%, che dei 30 giorni di assenza per malattie del bambino retribuiti al 100%? Oppure il congedo parentale viene retribuito al 30%?

La retribuzione al 100% spetta in ogni caso per il primo mese sia di astensione facoltativa che di malattia del bambino.

Sono un'insegnante di scuola superiore, esonerata dall'insegnamento per motivi di salute. Vorrei chiedere se posso oppormi al trattamento di dati sensibili (relativia al mio stato di salute) da parte della mia scuola.

Certo.

Tali dati sono contenuti nel referto di una visita effettuata presso la Commissione medico-ospedaliera, ai fini di una pensione di inabilità. Vi sarei molto grata se potreste darmi un'indicazione.

La legge sulla pricacy tutela il trattamento dei dati personali, a cui la scuola è tenuta così come qualsiasi altro soggetto, pubblico o privato che sia.

Siamo un gruppo di genitori facenti parte di un Consiglio d'istituto e Vostri lettori, voremmo proporvi un quesito: il DS avvalendosi del decreto interministeriale dell'1.2.2001 nr. 44 sulla gestione amministrativa della scuola, può fare acquisti per qualsiasi importo senza preventiva autorizzazione del consiglio d'istituto, oppure è tenuto ad attenersi a quanto prescrive l'articolo 10 del DPR 16 aprile 1994 nr. 297. Non so se Voi possiate darci una risposta, ma qualora non fosse possibile Vi ringraziamo ugualmente e Vi inviamo Cordiali saluti.   

E' tenuto ad attenersi al tetto previsto dal DI 44/01.

Gentile redazione, gradirei sapere quali tipi di permessi possono essere concessi per motivi di studio (nel caso specifico studi universitari) a docenti di ruolo della scuola superiore e se contemporaneamente alla richiesta del permesso si può fare anche richiesta di part-time.

Sì, è possibile. I permessi per il diritto allo studio consentono 150 l'anno di esonero dal servizio naturalmente retribuito.

Il quesito è molto semplice: le ore di "APPROFONDIMENTO" negli Istituti Professionali (obbligatorie da Progetto '92") gravano ancora, benché parzialmente, sul F.I.S.?

Sì.

Questo porrebbe i docenti dei professionali stessi in situazione di netto svantaggio rispetto a quelli di altre scuole. Diversamente, poiché si tratta di attività obbligatorie, non tutte realizzabili con le ore a disposizione, con quali finanziamenti devono essere pagate?

Vedi risposta precedente.

Gentile redazione, ho un quesito da porre, non so se effettuate questo servizio e nel caso negativo vi prego di scusarmi. Nella circolare ministeriale n. 23  del febbraio 2004 relativa ai collocamenti fuori ruoli e comandi leggo che è possibile essere comandati presso le università a patto che esse si assumano tutti gli oneri. Ma quali sono questi oneri che le università dovrebbero assumersi? Nessuno nella mia scuola o in provveditorato riesce a rispondermi.

Devono essere in grado di pagarle lo stipendio, gentile collega.

Egregi signori, non sono riuscita a trovare riferimenti normativi che regolino l'orario di servizio degli insegnanti (orario inteso come diurno, serale o festivo). Può il Dirigente scolastico di un Istituto Professionale (per la verità costretto ai doppi turni) fissare i colloqui con i genitori per la consegna delle pagelle di domenica?

Sì, sempre che il piano delle attività approvato dal collegio dei docenti ai sensi dell'art. 26, quarto comma del CCNL lo abbia previsto.

Può fissare un Consiglio di classe alle 20,15? Non c'è nessuna norma che regoli i nostri obblighi di servizio? (Dobbiamo lavorare anche di sera sul tardi o di domenica?). Grazie per qualunque chiarimento potrete darmi.

Vedi risposta precedente. In ogni caso l'utilizzazione del personale rispetto al POF è materia di contrattazione integrativa di istituto. Devono essere le RSU ad esercitare fino in fondo le loro prerogative anche riguardo a questi aspetti della vita scolastica.

Gentile Pino Santoro, vorrei iscrivere la mia bambina nata il 19 marzo 1999, alla classe prima per il prossimo anno scolastico, ma sono a conoscenza della regola che mi impedisce di fare questo. Le ragioni sono molto fondate, perché la bambina non va in un asilo comunale, ma privato, perché non ci sono i posti, e la retta è molto salata. Lavorando, da un anno separata, senza parenti vicini, avrei, se riuscissi ad iscriverla, la possibilità di accompagnarla di persona il prossimo anno, perché la scuola è vicino al mio luogo di lavoro, ciò mi risparmierebbe anche la baby sitter per accompagnarla e riprenderla a scuola. Non in ultimo la bambina è molto sveglia e pronta, se non lo fosse stata, non ci avrei nemmeno pensato... Domanda: posso iscriverla come uditrice e farle sostenere l’esame il prossimo anno per la classe seconda?

La figura dell'uditore non è prevista dal ns. ordinamento. La materia oggi è regolata dal decreto legislativo approvato dal consiglio dei ministri il 23 gennaio scorso, che puoi scaricare anche dal ns. sito.

Buongiorno, sono un'insegnante di ruolo nella scuola secondaria (attualmente in congedo). Vorrei sapere se, in caso vincessi un concorso da ricercatore a tempo determinato (RTD) all'università, potrei continuare ad usufruire del congedo (o aspettativa) straordinario per ricerca, durante il periodo di assegnazione del posto RTD.

Sì.

Può un dirigente scolastico affidare l'incarico di RLS ad un RSU (ha avuto l'incarico per diversi anni) uscente (quindi non risultante eletto quest'anno)? A me sembra comportamento antisindacale. Grazie

Non spetta al dirigente affidare questo tipo di incarico. La figura del RSL deve essere designata dalla RSU e deve ricadere tra uno dei suoi membri. La designazione deve poi essere sottoposta all'approvazione dei lavoratori della scuola.

Anche se la riforma Moratti è alle porte nella scuola dove io insegno non se ne parla proprio.... sarà perchè non si conoscono ancora i decreti attuativi o perchè è meglio non sapere "di che morte moriremo!!!"

Propendo per questa secondo ipotesi.

Non lo so eppure è da un pò di tempo che... tra le tante domande che mi pongo senza alcuna risposta una mi torna in mente più spesso: "E' vero che le docenti impegnate con le classi quinte in questo anno scolastico (e quindi docenti di prima a settembre 2004) faranno parte di una graduatoria di fascia e non di una di circolo?

No.

Ma la riforma si attua solo sulle prime o su tutte le classi?

Su tutte.

Sono molte le mie domande da fare...se può darmi qualche info sarei più....contenta (e preparata!). Grazie 1000

Le consiglio di consultare le pagine del ns. sito: di materiale ce n'è davvero tanto!

Sono una docente che necessita di alcuni chiarimenti in merito alle assemblee di istituto.
1) Leggo dal DPR del 31-05-1974 n. 416 ......che alle assemblee possono assistere, oltre al preside anche gli insegnanti che lo desiderano
2) nella C.M. del 27-12-'79 n. 312 si legge che gli insegnanti non hanno l'obbligo di accompagnare gli studenti alle assemblee
I docenti potrebbero non essere a scuola. Ma ...
3) nella nota del 26-11-2004 si legge che la dirigenza ha l'onere di adottare tutte le iniziative per la verifica della presenza dei docenti e degli alunni.
Mi chiedo: allora gli insegnanti non possono essere esonerati dal servizio! ma la presenza a scuola deve essere corrispondente all'orario di servizio, con la stessa scansione giornaliera oppure deve coincidere solo il numero delle ore giornaliere? Inoltre la presenza degli alunni deve essere effettuata dai docenti, oppure deve essere il comitato studentesco ad occuparsene?
In attesa di una risposta, ringrazio per la cortesia già mostrata in una precedente richiesta. Cordialità.

Risulta che in molti istituti, a seguito della nota MIUR prot. 4733/A3 del 26 novembre u.s., i dirigenti scolastici impongano la presenza a scuola di tutti i docenti secondo il loro normale orario di servizio durante lo svolgimento dell’assemblea d’istituto degli studenti, prevista, come è noto, dagli artt. 12 e sg. del d. l.vo 297/94. Val la pena di ricordare che la legge consente agli insegnanti che lo desiderino la partecipazione alle assemblee di istituto, senza porre a loro carico alcun obbligo, neanche rispetto alla semplice vigilanza, che deve essere garantita dal dirigente scolastico o da un suo delegato. Chiara a riguardo la nota 3 maggio 1979, n. 565, seguita dalla nota 18 luglio 1979, n. 2317 e dalla C.M. 27 dicembre 1979, n. 312, esaustiva dell’argomento ed applicativa degli artt. 42 e sg. del DPR 416/74, poi confluiti in quelli del testo unico ricordati. Che i giorni destinati alle assemblee di istituto rientrino a pieno titolo nei 200 previsti dall’art. 74, comma 3 del d. l.vo 297/94, come lo stesso MIUR esplicitamente riconosce, smentendo l’orientamento espresso dal suo stesso Ufficio legislativo solo qualche mese fa, nulla modifica circa gli obblighi di servizio del personale, che sono disciplinati dal CCNL in vigore, il quale non prevede la presenza a scuola di quello docente in assenza di attività programmate.

Desidero sapere se ci sono indicazioni più precise da parte del ministero circa la figura del tutor nella scuola; quali competenze deve avere? come verà fatta la selezione? E' prevista una formazione per il tutor? ecc. Per il portfolio sono stati prodotti da parte del ministero materiali formativi? Se potete segnalarmi leggi e disposizioni ministeriali vi sono grato.

Al momento non c'è nulla.

Sono una insegnante (anni 59) di scuola media inferiore di LINGUA FRANCESE presso la scuola media di Riotorto, qui la lingua francese è in organico da decenni come prima lingua. Con la riforma Moratti, inglese diventa prima lingua e francese dovrebbe diventare seconda lingua; ora cosa è successo? La futura1°media ha scelto tedesco, cancellando dunque il francese, mi domando se questo è possibile, come può un gruppetto di genitori stravolgere l'organico di una scuola. E' giusto fare delle innovazioni, ma cerchiamo di non rinnegare e "gettare nel bidone" chi nella scuola ci lavora con molta coscienza da 30 anni. Rispetto le scelte dei genitori, ma fino a far scomparire una cattedra di lingua comunitaria, mi sembra un pò troppo! Chiedo cortesemente una risposta in merito.

Fino ad oggi la lingua francese è stata salvaguardata. Non so cosa accadrà il prossimo anno con l'introduzione della riforma.

Per favore saprebbe indicarmi la normativa per la quale bisogna sostituire la docente specialista di lingua inglese alla scuola elementare anche per un giorno di assenza??

Se la compresenza è stata tutta programmata e quindi non è disponibile per le supplenze, si deve procedere alla sostituzione del personale assente fin dal primo giorno. Lo dice il CCNL.

Dalla lettura dell'articolo 3, comma 88, della Finanziaria 2004, mi sembra di poter intendere che il vicario e l'addetto alla vigilanza possono essere scelti anche tra coloro che NON sono collaboratori continuativi del D.S. Sa confortarmi in questa interpretazione e/o suggerirmi altri riferimenti normativi più specifici?

Il problema è uno solo: che se il vicario non rientra tra i due collaboratori continuativi, il DS come lo paga?

Gen.mi, siamo un gruppo di docenti che insegnano in un Istituto Tecnico per il Turismo della Provincia di Trapani. La nostra scuola, composta da un numero di sette classi e da un corpo docenti di 26 persone circa, è associata ad un Istituto Tecnico Commerciale, sempre nella provincia di Trapani. Abbiamo controllato e, dal bollettino ufficiale del Ministero, la denominazione del nostro Istituto è attualmente Sez. As. Vorremmo sapere se sez. associata o aggregata sono la stessa cosa. Quali sono le differenze tra scuola associata, aggregata o sezione staccata? Chiarite queste perplessità è poi vero che, in base al DPR 2/3/98 n° 157 e conseguentemente all'art. 7 del D.L.vo 16/4/94 n° 297, le delibere riguardanti pareri e deliberazioni relative a questioni e problematiche specifiche (ad esempio, adozione dei libri di testo, iniziative di sperimentazioni, ecc.) riferite alla singola scuola,  il capo di istituto è tenuto a convocare solo e solamente la corrispondente sezione e che in tali casi le pronunce hanno valenza circoscritta ai singoli ordini di scuola?

Sì, deve convocare collegi dei docenti disgiunti.

Situazione: 3 anni supplente annuale educazione fisica scuola media con titolo di studio senza abilitazione; 5 anni, vincitrice di concorso, scuola elementare come maestra; ruolo scuola superiore,vincitrice di concorso. Nella ricostruzione di carrieria il dirigente amministrattivo sostiene che non mi conta il servizio nelle elementari e nelle medie. Richiesta chiarimento con riferimento normativa. Grazie.

Dica al suo DSGA di andarsi a rileggere l'art. 485 del testo unico (d. l.vo 297/94).

Caro Pino, eccomi di nuovo... sono uno dei tuoi grati discepoli che ti ha invitato, mesi or sono, ad una cena al rist. Bassanello di Padova... che è sempre valida!... l'ultima cosa deliziosa? antipasto di mazzancolle in umido su un letto di fagioli cannellini al sugo aromatizzati al rosmarino fresco... uno sballo!... mi ritengo un buon cuoco ed un amante della buona tavola.... mi sembri sulla stessa onda ... ACCETTA ...! L'invito è sempre valido, mi piace socializzare e sono pure curioso (a 50 anni) di conoscerti.

Combiniamo.

Ecco la richiesta di consulenza: è mai possibile che il mio attuale preside, come pure i precedenti, fissano i collegi docenti e i consigli di classe senza badare a chi è in part time come me obbligandoci ad andare a scuola nei giorni dedicati all'attività professionale? se io manco a tali impegni, sono giustificato dal mio diritto di poter esercitare la libera professione? esiste una norma chiara in proposito perchè qualche Preside la pensa in modo diverso! Grazie, per il tuo prezioso e gradito riscontro.

Gli impegni collegiali, per chi si trova in part-time, sono ridotti in pro quota e non devono condizionare la possibilità di svolgere altro lavoro (anche dipendente, per coloro che usufruiscono di un part-time non superiore al 50%). Penso che si vincerebbe alla grande, in caso di contenzioso.

Buongiorno, sono un'insegnante di scuola superiore ed ho fatto richiesta nel lontano novembre 2003 delle 150 ore per il diritto allo studio, avendo previsto che mi dovessero servire per frequentare il corso S.I.S.S.I.S di abilitazione all'insegamento della chimica. Ho saputo che mi spettano, per la mia posizione in graduatoria degli aventi diritto, però l'Ufficio Scolastico Regionale di competenza ancora non li ha assegnati e siamo a Marzo 2004, perchè, dice, che devono terminare tutte le convocazioni anche quelle relative al sostegno, che sono attualmente in corso. A me sembra una scusa e allora ho chiesto che lo mettano per iscritto che aspettano di finire le convocazioni per assegnare i permessi per il dirito allo studio e si sono rifiutati di farlo. Da sottolineare che avevo già chiesto a gennaio delucidazioni per raccomandata sulla richiesta dei permessi da me presentata ma non ho ricevuto notizie da parte dell'ente. Come mi devo comportare? Come posso intervenire? Grazie per la consulenza.

Metti in mora l'amministrazione, minacciando richieste miliardarie di risarcimento danni.

P.S. esiste un articolo di legge che prevede che la scuola mi sistemi l'orario scolastico, a prescindere dall'assegnazione dei permessi di studio, per consentire la frequenza del corso S.I.S.S.I.S e se si qual'è? Grazie di nuovo.

CCNL 2002/2005, art. 62, comma 11.

Vi scrivo per avere notizie circa il diritto di ricevere l'assegno per il nucleo di famiglia. Sono un docente di scuola media superiore. Ho moglie e una figlia a carico. Poichè il proprio nucleo familiare possiede altri redditi oltre al mio, successivamente alla presentazione della dichiarazione dei redditi, nel 2003, ho comunicato la variazione del reddito alla Direzione Provinciale del Tesoro, tramite la scuola di appartenenza. Il mio reddito da lavoro dipendente per l'anno 2002 risulta pari a Euro 17810,00 mentre il reddito complessivo risulta di Euro 26379,00. Per tale reddito non percepisco alcun assegno familiare. Successivamente mi accorgevo di avere dimenticato di comunicare che la propria figlia minorenne, agli inizi del 2003, era stata riconosciuta avere difficoltà persistente a svolgere le funzioni proprie della sua età e pertanto mi recavo presso la Direzione Provinciale del Tesoro per dichiarare la dimenticanza che ritenevo potesse farmi usufruire dell'assegno. Alla Direzione Provinciale del Tesoro mi rispondevano che, nonostante la variazione, non avevo diritto all'assegno perchè il reddito da lavoro dipendente era inferiore ai 2/3 del reddito complessivo. Vorrei chiedervi il Vostro parere.

L'informazione ricevuta è corretta: le cose stanno proprio così.

Sono un dirigente scolastico e pongo il seguente quesito. Nella mia scuola elementare/infanzia vi è personale di pulizia e custodia aggiuntivo oltre a quello normale statale assunto con contratto di appalto privato. In occasione dell'elezione delle RSU tale personale doveva partecipare alle operazioni di voto?

No.

Ringrazio e saluto.

Arrivederci.

Sono un assistente tecnico che ha ricevuto l'incarico specifico come prevede il contratto. Desidero sapere, qualora l'attività menzionata si svolga oltre il normale orario di servizio, le ore svolte devovo essere retribuite con fondo d'istituto, tenuto conto che l'incarico è già retribuito.

La questione dovrebbe essere precisata nella lettera d'incarico.

Spett.le redazione, gradirei informazioni sulla legislazione per la determinazione degli organici personale docente degli istituti professionali. Al primo anno dell’Istituto professionale è possibile dal primo anno fare una scelta dell’indirizzo tra elettrico e elettronico?

No, non è possibile.

Il mio primo figlio ha 6 anni compiuti ed io ho un contratto a tempo determinato presso una scuola. Ho diritto all'astensione facoltativa per mio figlio anche se nel momento della sua nascita ancora non lavoravo? Sto per finire l'astensione facoltativa per la seconda figlia nata a giugno 2003. Ancora una volta grazie per il vostro prezioso aiuto.

Le mando un libercolo: spero possa tornarle utile.

Inviate le vostre richieste a:
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