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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/60
Domande e Risposte sulla RSU

Gentilissimo dott Santoro, vorrei sapere in quali casi è possibile chiedere al dirigente scolastico il recupero del giorno libero ed in base a quale normativa. Parteciperò la prossima settimana ad un seminario di formazione della durata di tre giorni (mattina e pomeriggio), uno di questi giorni è il mio giorno libero e vorrei recuperarlo (visto che la scuola ha segnalato il mio nominativo), vorrei una sua risposta al riguardo.

Non esiste. Cara collega, proprio non esiste.

Siamo 6 ass. tecnici dell'area chimico-fisica, abbiamo un quesito da porle: con 6 laboratori con un carico di 184 ore totali, abbiamo diritto ad un altro tecnico?

Spetta alla Giunta deciderlo.

In caso negativo abbiamo diritto ad un credito orario o ad un incentivo visto che la nostra DSGA ce lo vieta e ci fa recuperare i prefestivi con i giorni di ferie?

Non può. Nessuno può infatti essere messo in ferie d'ufficio.

Salve, sono un'insegnante elementare e volevo sottoporvi un problema: come ci si deve comportare con un genitore che chiede di far uscire il proprio figlio da scuola da solo. L'alunno e' un comportamentale ed ha un'insegnante di sostegno per 18 ore settimanali. Io sostengo che debba esserci un familiare ad attenderlo all'uscita e che non bastino manleve firmate dalla madre per sollevarmi dalla responsabilita'. Mi chiedo se esiste una normativa in merito che regolamenti queste situazioni. Nel caso in cui non vi fossero leggi specifiche in proposito domando a voi come mi devo comportare. Formulo alcune ipotesi in merito:
a) io abbia la manleva del genitore
b) oltre alla manleva, abbia anche l'autorizzazione (non scritta) da parte del dirigente scolastico.
c) abbia l'autorizzazione (scritta) del dirigente che mi obbliga nonostante io esprima per iscritto il mio disaccordo.
Supponiamo che nel tragitto l'alunno si faccia male. Cosa rischio in termini legali? Delle suddette ipotesi ne esiste una che mi tuteli al 100%?

E' sufficiente l'ipotesi a), a mio modesto avviso.

Gentile signor Santoro, ho ottenuto il passaggio di ruolo dalla scuola elementare alla scuola media superiore con decorrenza 1 settembre 2005, con 35 anni di anzianità nella scuola elementare. Domanda: per effetto del nuovo contratto di lavoro, quale posizione stipendiale occuperò? Gli anni di ruolo nella scuola elementare, dal punto di vista retributivo mi verranno rivalutati come prestati tutti nel livello secondario di II° grado? Grazie e buon lavoro.

No. La ricostruzione di carriera non potrà considerare interamente il servizio elementare.

Salve, sono un informatico, e un mio amico direttore di una scuola elementare mi ha rivolto il seguente quesito: è possibile utilizzare software antivirus freeware nelle aule multimediali didattiche, oppure anche per queste (circa 40 Pc, suddivisi in 3 sedi distaccate) bisogna comprare le rispettive licenze, chiaramente con il grosso onere che ne comporta?

Se il software è free, perché non dovrebbe essere possibile?

A far data 30.09.05 mi sono iscritta come matricola al corso di laurea in giurisprudenza; ho presentato la richiesta ai sensi art. 15 contratto nazionale per poter usufruire delle 150 ore previste per il diritto allo studio, ma mi hanno comunicato che: in data 24.09.05 le 300 ore previste per chi ne avrebbe fatto richiesta erano state spartite su 4 lavoratori a tempo pieno con 66 ore ciascuno e assegnate 36 ad un lavoratore in par-time. Fatto presente che i termini di iscrizione erano al 30.09.05, mi hanno comunicato che sarei rientrata in questa divisione. Mi hanno proposto di avere solo 30 ore (lasciando ai 4 lavoratori a tempo pieno 60 ore  e 30 a quello partime) e avrei dovuto accettare entro 24 ore. Tengo a precisare che il direttore generale ha spartito tali ore in questo modo: io sono impiegata a tempo pieno ed indeterminato, ma "PURTROPPO" sono INCINTA!!!!! e allora sono da considerare par time. Un mio rifiuto di quanto proposto comporterà l'applicazione dell'art. 15, ma in realtà mi sono resa conto che non sanno da dove cominciare per applicarlo alla lettera. Avrei bisogno di sapere se oltre a quanto sancito dal suddetto articolo, vi sia una procedura che chiarisca i tempi e i termini di assegnazione di tali permessi retribuiti.

Io mi occupo del personale della scuola, e nulla so delle persone incinte appartenenti ad altri comparti. Per cui non sono in grado di aiutarla.

Si chiede di conoscere come funziona il gradone di anzianità. Se ad esempio insegnante che ha completato 8 anni di anzianità ed entra nel nono abbia diritto all'inquadramento nel gradone 9-14 o se debba completare il nono anno ed entrare nel decimo. es. ingresso in ruolo 1.9.2001 (quindi 4 anni di ruolo) e con 4 anni di preruolo se al 1.9.2005 spetti o meno lo stipendio fascia 9-14 o se debba aspettare il 1.9.2006 anche tenuto conto che lo stipendio percepito a settembre è rimasto invariato.

Si scatta a gennaio, non a settembre. In ogni caso sullo statino del suo stipendio è scritto tutto.

Nella scuola secondaria di primo grado in cui lavoro il dirigente scolastico ha deciso che chi ricopre l'incarico di tutor dovrà utilizzare due ore tra quelle a disposizione con l'obbligo di rimanere a scuola e, qualora vi sia necessità, dovrà sostituire colleghi assenti, sempre in queste ore di tutoraggio. In altre scuole, so che le ore per dedicare alle varie attività di tutoraggio vengono tolte dall'orario settimanale in quanto il tutor può svolgere le sue mansioni nei luoghi e tempi che ritiene opportuni di volta in volta. Chi ha ragione?

Nessuno, visto che il tutor non esiste, non essendo previsto dal CCNL. Quindi si tratta di un utilizzo improprio del personale, che qualsiasi giudice del lavoro potrebbe tranquillamente censurare.

Ho scoperto casualmente il sito e la rubrica da Lei curata chiedo a Lei di sciogliermi un quesito che mi tormenta ero un impiegata statale in altra amministrazione l'anno scorso sono stata convocata nella qualità di vincitrice di concorso sia per l'immissione in ruolo della scuola materna che primaria optai per la primaria sede disponibile più vicina alla mia città (che è Palermo) Catania mi sono messa in aspettativa dall'altro Ministero senza assegni come prevede il contratto ministeriale al 1° settembre però di quest'anno dovevo scegliere se optare per il vecchio ministero o continuare ad insegnare malauguratamente anche a causa dei disagi vissuti l'anno precedente chiesi di rientrare nella vecchia amministrazione. Ora ne sono pentita mi mancano tanto i bambini come posso fare per rientrare a scuola? n.b.: ho superato l'anno di prova nella scuola frequentando il corso e presentandomi al comitato di valutazione d'Istituto. Attendo con ansia buone notizie da parte Sua.

Non la so aiutare.

Sono docente di scuola secondaria secondo grado, al secondo anno di ruolo in assegnazione provvisoria, immesso in ruolo il 1-9-2004. Chiedo: quanto mi spetterà come arretrati in base all'adeguamento deciso in data 22-9-2005?

Quello che è previsto dal CCNL secondo biennio economico.

Di quanto aumenterà lo stipendio, attualmente sui 1300 euro?

Vedi risposta precedente.

Quando mi sarà adeguato lo stipendio dopo aver sostenuto lo scorso anno l'anno di prova e dopo aver frequentato il corso di formazione? Ho inviato all'INPDAP responsabile tutta la documentazione di completamento ai primi di settembre. Quanto tempo trascorre generalmente per la regolarizzazione dopo la conferma in ruolo?

La scuola deve provvedere alla sua ricostruzione di carriera. Per cui vigili che la cosa avvenga in tempi ragionevoli.

Sono un'insegnante di scuola dell'infanzia, durante la refezione il personale ata si rifiuta di svolgere le attività connesse con i servizi di mensa: apertura vaschette, taglio della carne ecc. Siamo tenuti noi insegnanti a compiere queste mansioni?

No. Il Comune.

E'il dirigente scolastico che deve imporre lo svolgimento di tali attività?

Non può.

Sono incentivate?

Sì, se il personale è disponibile a svolgerle.

Buongiorno, sono stata una libera professionista fino al 1 settembre u.s., giorno in cui sono stata assunta a tempo indeterminato dallo Stato in seguito a nomina a ruolo da concorso ordinario. Poiché la cosa mi è stata comunicata il 31 di agosto, ho chiesto ed ottenuto dal Dirigente Scolastico un'aspettativa (ovviamente non retribuita) fino al 30 di giugno 2006 per avere il tempo di organizzarmi, e anche l'autorizzazione a portare a termine collaborazioni in atto al momento dell'assunzione. La mia domanda è: devo chiudere la mia partita IVA o posso ancora utilizzarla, ovviamente nei termini lavorativi consentiti dalla legge per i docenti della scuola statale?

L'esercizio della libera professione è compatibile con l'insegnamento (art. 508 del d. l.vo 297/94).

Egregio Santoro mi rifaccio alla sua conoscenza delle normative per porle questo quesito. Sono di ruolo (1°anno di prova) e la mia cattedra è divisa tra due scuole medie. Nell'organizzare l'orario le due Vicepresidi mi hanno casualmente lasciato due gg libere. Troppo poco è durata la pacchia qualche collega ha fatto notare il tutto ed il preside della scuola di titolarità mi ha riempito anche l'altra giornata con un paio d'ore rovinando tra parentesi un orario già in vigore ed accettato. Ora vorrei sapere se il limite delle 5 giornate settimanali non è in nessuna maniera derogabile e se si con che iter.

Il CCNL parla chiaro: non meno di cinque giorni.

Chiedo di conoscere eventuali criteri previsti dalla legislazione scolastica per il passaggio da un corso all'altro all'interno dello stesso istituto. Può chiedere un docente con anzianità di servizio nello stesso istituto di II gr. e di ruolo (senza più la prima), il trasferimento su un altro corso a classi piene, pure se già ricoperto da un docente più giovane? Qualora in un corso perdente classi, alcuni alunni finissero in un corso con vacanza di cattedra, sulla quale è stata fatta richiesta di trasferimento da un'insegnante più anziana di ruolo, rispetto alla docente degli alunni in questione, il trasferimento spetterebbe al docente che ne ha fatto richiesta o al docente che invoca la continuità didattica solo su una parte degli alunni ospitati nella nuova sezione, pur se più giovane di anni di servizio?

L'assegnazione dei docenti alle classi spetta al dirigente scolastico, sulla base delle proposte del collegio dei docenti e dei criteri stabiliti dal consiglio di istituto.

Sono una bibliotecaria, una ex legge 113 utilizzata per la biblioteca. Per motivi di incompatibilità con due colleghi desidererei essere trasferita in un altro ufficio, o un'altra biblioteca. Sarei disposta a lavorare anche come assistente amministrativo, purchè fuori di qui. Il mio è un caso di mobbing. Vorrei sapere il modo legale e veloce per poter uscire velocemente di qui.

Si metta in contatto con un dirigente disposto ad accoglierla. E' la strada più semplice.

Cortese professore l'istituto scolastico dove faccio servizio il sabato rimane chiuso. Due volte a settimana martedì e giovedì recuperiamo le sei ore, essendo stato in malattia venerdì e sabato le sei ore mi toccano come ore aggiuntive?

No.

Vorrei alcuni chiarimenti sul problema delle comunicazioni tra scuola e famiglia nel caso di studenti maggiorenni, cioè se uno studente maggiorenne può diffidare la scuola dal comunicare ai propri genitori eventi che lo possano interessare personalmente. Quali sono i riferimenti legislativi?

Secondo me non può. Le norme di riferimento cono contenute nel testo unico (d. l.vo 297/94).

Sono un’insegnante di scuola elementare assunta con contratto a tempo indeterminato dal 01/09/2004 e in servizio al 30/05/2000 con contratto a tempo determinato, con circa 15 anni di servizio pre ruolo. Volevo sapere se, a Suo avviso, è conveniente chiedere il riscatto del servizio pre-ruolo ai fini del T.F.R.

Sì.

Gentile Prof. Santoro, desidererei sapere se la rappresentanza sindacale della GILDA può delegare un suo insegnante a rappresentarla in sede di contrattazione d'Istituto, o se questa invece è solo una prerogativa della CGIL, CISL e UIL in quanto firmatarie del CCNL 2002-2005.

C'è anche lo SNALS. La GILDA non può, non avendo firmato il CCNL.

Influenza il fatto che la GILDA abbia firmato l'ultimo contratto economico del biennio 2004-2005?

Secondo me no, visto che quello che conta è il giuridico, non l'economico.

Gentile professore le chiedo un chiarimento in merito al quadro orario adottato nella scuola media dove insegno lingua francese. È  possibile che  vengano date 3 ore e 30 settimanali in alcune classi prime, mentre altre abbiano solo 2 ore di insegnamento della lingua francese (ovviamente come seconda lingua)? Esiste una legge in merito? Grazie

Esiste la riforma Moratti, cara collega!

Gent.mo Pino, sono stata nominata a tempo indeterminato da quest’anno scolastico su una cattedra di sostegno: mi hanno assegnato 2 alunni, in due distinti plessi del medesimo istituto. Lavoro da anni nella stessa tipologia di posto, senza particolari problemi, tuttavia ora mi trovo di fronte a richieste secondo me non legittime da parte del dirigente scolastico. In particolare egli pretende, in nome di una non ben definita consuetudine e tradizione dell’istituto, che io accompagni gli alunni pdh a me affidati in tutte le uscite e visite didattiche a cui i medesimi partecipano. Ho fatto presente al dirigente che gli alunni sono autonomi e non richiedono in alcun modo la figura di un docente “specializzato” in contesti non strettamente didattici. In sostanza, trattandosi di semplice vigilanza, sarebbe possibile affidare i ragazzi a un qualsiasi altro docente del consiglio di classe, come accade in varie altre scuole in cui ho lavorato. Il dirigente mi ha accusato di scarsa disponibilità, ma io non credo che rientri nelle funzioni di un insegnante di sostegno l’obbligo morale di tappare tutti i buchi. Mi aiuti per favore a recuperare la norma sulle uscite e visite di istruzione a cui fare riferimento?

Il CCNL, che non mette in capo al personale docente questo obbligo.

Avrei anche bisogno di sapere quali sono i miei obblighi in termini di recupero dell’orario, se non partecipo ad un’uscita didattica. Infatti il dirigente mi ha fatto presente che, se durante l’uscita non serve che sia presente a scuola, devo andare a casa e sono tenuta a recuperare le ore non lavorate. Sinceramente non mi è mai capitata una situazione simile, considerato che finora, quando non partecipavo alle uscite, restavo comunque a scuola per tutto il mio orario di servizio. Ma se il regolamento di istituto, che non sono ancora riuscita a trovare, prevedesse una simile norma, sarebbe giustificata solo nei confronti degli insegnanti di sostegno? Non dovrebbe invece essere applicata a tutti i docenti dell’istituto (se legittima)?  

Sì. Spetta al contratto di scuola sull'utilizzazione del personale eventualmente decidere nel merito, e non al regolamento di istituto, che non è fonte normativa, visto che il rapporto di lavoro del personale della scuola è stato contrattualizzato.

Altra questione è quella delle supplenze. Considerata la titolarità del docente di sostegno sulla classe, secondo le norme che conosco (art. 315 comma 5 DLgs. 297/94 - Testo Unico della scuola  e Circ. Provv. Roma, n. 153 del 13/10/97 per esempio), durante il mio orario di servizio non posso essere allontanata dalle mie classi per supplire colleghi assenti, nemmeno in caso di assenza degli alunni pdh che seguo. In tal caso, tuttavia, il dirigente scolastico può impormi di farlo per esigenze di servizio?

Sì.

E se durante la supplenza accadesse qualche incidente a un alunno della mia classe, chi ne sarebbe responsabile, considerato che finora nessuno mi ha fatto firmare individuazioni scritte per tali suppleze orarie? Esistono altre norme più recenti che confermano tale interpretazione?

Anche su questo dovrebbe intervenire il contratto di scuola.

Infine, è vero che il dirigente può obbligare i docenti ad effettuare supplenze oltre l’orario di cattedra, inserendo tali “disponibiltà obbligatorie” nel quadro orario settimanale dell’istituto (quindi come norma, non solo in caso eccezionale)?

No.

Confido nella tua risposta e colgo l’occasione per congratularmi con te e la tua redazione per la professionalità e la correttezza delle informazioni che fornite.

Commosso sentitamente ringrazio.

Buongiorno, la domanda è questa: una insegnante è stata ricoverata in una clinica psichiatrica  convenzionata ASL per una grave forma depressiva. L' assenza rientra nel computo dei 18 mesi con la retribuzione prevista per la malattia normale o è considerata patologia grave e quindi non rientra nel computo dei 18 mesi?

Le gravi patologie sono chiaramente classificate, per cui si faccia mandare il prospetto dalla ASL.

Il DS delle scuola dove lavoro obbliga noi docenti al recupero di un'ora alla settimana con la motivazione che il nostro contratto non prevede le ore da 50 minuti ma da 60. E' giusto? Puoi darmi i riferimenti normativi? Grazie

Veda il CCNL sul punto.

Gentile Santoro, sono rsu in una scuola mi hanno posto un quesito a cui non so rispondere. Atteso che la partecipazione da parte del docente agli Esami di stato è considerata prestazione a tempo pieno anche dal punto di vista retributivo, un insegnante in una classe 5^ Superiore a "part time" verticale (tre giorni di servizio) è obbligato a partecipare quale commissario agli esami di stato, ovvero, la sua partecipazione è su base volontaria in virtù del "contratto di lavoro a tempo parziale???

Io propendo per la prima ipotesi.

Sono un ass. tecnico. Vorrei informazioni circa alcuni progetti che si svolgono all'interno della scuola, quali CIC....; nel caso venga richiesta assistenza tipo informatica come bisogna comportarsi, cioè nel caso che si voglia fare assistenza come viene retribuita quest'attività? Grazie.

Lo stabilisce la contrattazione di scuola.

SONO UN DOCENTE DI RUOLO DI LINGUA STRANIERA INGLESE PRESSO UN ISTITUTO ALBERGHIERO CON CATTEDRA ORARIO DI 18 ORE SETT. DA QUEST'ANNO PRECISAMENTE DA LUNEDì PROSSIMO DEVE PARTIRE IL CORSO SERALE APERTO AGLI ESTERNI. LA MIA DOMANDA E QUESTA: DOVENDO IL DIRIGENTE NOMINARE DOCENTI PER TRE ORE RESIDUE DA FARE NEL CORSO SERALE ED ESSENDOCI OLTRE ME UN'ALTRO CONCORRENTE PIU' ANZIANO, A CHI SPETTA L'ASSEGNAZIONE DELLE TRE ORE (COMPLETAMENTO)? PREMETTO CHE QUEST'ALTRO COLLEGA INSEGNA NELLA SEDE CENTRALE E NON HA MAI PRESTATO SERVIZIO NELL'ISTITUTO DOVE IO INSEGNO DA CINQUE ANNI E DOVE SI FARA' IL CORSO SERALE.

In assenza di un contratto di scuola che disciplini la materia, la sceltà è rimessa alla discrezionalità del dirigente scolastico.

ALTRA DOMANDA: VALE LA CONTINUITA', IL FATTO DI INSEGNARE DA CINQUE ANNI NELLO STESSO ISTITUTO, O VALE SOLO IL REQUISITO DI ESSERE IL PIU' ANZIANO PUR NON APPARTENENDO ALLA STESSA QUALIFICA DELLA MICROLINGUA SETTORE ALBERGHIERO?

Microlingua? Mah...

MILLE GRAZIE PER L' ATTENZIONE E PER L'ATTENDIBILITA DELLE V. RISPOSTE

Prego.

Sono stata la tutrice di una cugina di primo grado che è deceduta. In qualità di collaboratrice scolastica statale mi spettano i tre giorni di permesso retribuito per lutto?

Sì, se il suo contratto è a tempo indeterminato.

Sono un'insegnante di scuola dell'infanzia in una sezione a doppio turno. Oggi sono stata utilizzata per una supplenza in una delle sezioni a turno unico. E' legittimo che il ds faccia una rotazione delle insegnanti a doppio turno seguendo l'ordine alfabetico? Non dovrebbe rispettare, invece, la graduatoria di circolo? C'è un articolo di legge da sottoporre all'attenzione del ds in merito?

Spetta al contratto di scuola sull'utilizzazione del personale stabilire criteri e modalità.

Vorrei sapere, cortesemente, se ad un docente che svolge il compito di RSU nella scuola, può essere conferita anche la funzione strumentale e/o altri incarichi il cui compenso è oggetto di contrattazione tra il DS e la stessa RSU.

Naturalmente sì.

Gentilissimo Dr. Cillo, la presente è per chiederLe informazioni riguardanti la presenza o meno di una palestra per gli alunni delle elementari, secondo quale regolamento e i criteri di utilizzo della stessa.

Non ho capito la domanda.

Vorrei, cortesemente, ricevere informazioni sulle modalità di fruizione della riduzione d'orario per allattamento per i docenti.

In che senso?

Gentile Direttore, la Sua inconsueta chiarezza in materia di normativa è una splendida scoperta.

Captatio?

Le chiedo cortesemente di indicare le sentenze del TAR che obbligano il Dirigente scolastico all'osservanza delle decisioni del Collegio Docenti, con particolare riguardo ai criteri per la definizione dell'orario di servizio degli insegnanti.

Io del TAR poco mi occupo, mentre mi interessa molto di più quello che a riguardo dice l'ordinamento (l'art. 10 d. l.vo 297/94 e regolamento sull'autonomia - DPR 275/1999) e il CCNL della scuola (in particolare l'art. 6).

Gentilissimo Prof. Santoro, vorrei cortesemente sapere per quali tipi di collaborazione con il mondo universitario è consentito ad un insegnante di scuola media superiore di chiedere aspettativa o qualsiasi altra forma di congedo mantenendo lo stipendio da insegnante. La ringraazio e la saluto.

Veda la CM 29/2005.

Gent.mo prof. Santoro, sono un'insegnante presso un liceo paritario con contratto a tempo indeterminato. Tempo fa le chiesi se per il periodo di astensione facoltativa per maternità (max sei mesi) era previsto il riconoscimento giuridico ai fini dell'aggiornamento delle graduatorie permanenti. La sua risposta fu affermativa. Presso alcuni sindacati, però, mi è stato detto che tale facoltà è prevista soltanto fino al compimento del terzo anno di vita del bambino; per il periodo successivo e sino all'ottavo anno di vita del figlio si ha diritto al mantenimento del posto ma non al riconoscimento giuridico del servizio. Tale risposta non mi ha convinta del tutto e, pertanto, mi interesserebbe un suo autorevole parere.

L'astensione che non dia diritto ad assegni, ancorché ridotti, non dà diritto al alcuna valutazione.

Sono un docente di sostegno diplomato è non riesco a comprendere se è giusto che io svolgendo lo stesso lavoro dei mie colleghi laureati devo essere inquadrato ad un livello inferiore. La risposta più semplice e che i docenti di sostegno sono legati alla materia, ma io sono convinto che siccome siamo utilizzati sul sostegno svolgendo una mansione superiore il nostro livello dovrebbe essere come gli altri colleghi. Poi c'è da dire che nella nostra area la 3 (tecnica professionale ed artistica ) sono inseriti anche i docenti laureati. Secondo lei rivolgendomi ad un bravo avvocato c'è qualche speranza che si ottenga qualcosa????

Con i bravi avvocati sempre. Veda ad esempio Berlusconi...

Sono un insegnante di scuola primaria. Il collegio dei docenti ha di recente approvato un mini corso di aggiornamento sulla Riforma della durata di 9 ore. Lo scorso anno ho partecipato (assieme a poche colleghe del Circolo) al corso Indire sulla stessa L. 59 per l'area tutor conseguentone l'attestato e lavorando per un totale di 104 crediti (contro gli 80 previsti). Dal momento che non sono affatto interessata al mini corso di cui sopra, sono obbligata a frequentarlo solo perchè è stato deliberato in Collegio?

Sì.

Sono un'insegnante che svolge il suo anno di straordinariato su tre scuole, e vorrebbe sapere le 40 + 40 ore obbligatorie per gli incontri pomeridiani a cosa si riferiscono.

Lei sa che esiste un CCNL, che magari tra le altre cose ha anche un articolo 27?

Sono un'insegnante di un corso serale con ore di 50 minuti. Da quest'anno il Dirigente scolastico richiede il recupero dei 10 minuti utilizzando questi recuperi per svolgere lezione in una classe non autorizzata dal CSA perché il numero degli iscrritti è molto esiguo. E' legittima quest'interpretazione? Vorrei sapere il vostro parere e sapere se un'insegnante è obbligata ad avere una classe in più.

Sì, certo che sì.

Il professore di scuola secondaria superiore è obbligato a trascrivere gli argomenti svolti sul registro di classe?

Certo.

Vi prego fornirmi i riferimenti legislativi in merito.

Neanche per idea.

Ti pongo un altro quesito: nella mia scuola sono rimaste vacanti quattro ore di latino; la mia preside ha chiamato un supplente pur essendovi docenti nella scuola con 4 ore a disposizione nel proprio orario di cattedra. Fermo restando che più gente lavora meglio è, ti sembra corretto il suo operato visto che la scuola sta spendendo per quelle 4 ore mentre poteva non versare un centesimo?

Assolutamente no, non è corretto.

Caro Pino, nella scuola dove sono stata trasferita e' stata votata la settimana corta. Io sono in orario ridotto per allattamento: normalmente 6 ore, perche' una di riduzione al giorno; la vice preside sostiene che essendo la settimana obbligatoriamente su 5 giorni avrei diritto ad una riduzione di sole 5 ore... Ti risulta? chi ha ragione?

Lei, ha ragione lei.

Gent.mo Prof. Pino Santoro, sono un insegnante a i.t.i. di Scuola Media con n. 18 ore settimanali (cattedra), le chiedo: "E' legittimo da parte del D.S. non pagare n. 1 ora di supplenza in quanto, dichiara, che nella settimana è ricorsa la festività del S. Patrono e, quindi, non si sono fatte le 18 ore come previsto da contratto"?

Ha a che fare con un cretino.

Gentile Sig. Santoro, dopo dieci anni nel sostegno della scuola media quest'anno sono passata su DOS in un'altra regione quindi mi trovo ad affrontare delle problematiche del tutte nuove per me. Il mio quesito è il seguente: esiste una normativa che prevede che agli alunni con minorazione sensoriale debbano obbligatoriamente essere assegnate diciotto ore di sostegno? Se sì, potrebbe dirmi quale?

Non conosco una norma di questo genere.

Gentile Santoro, le pongo un quesito nella veste di genitore e non di precaria, ma spero possa rispondermi ugualmente. La Riforma Moratti prevede l'obbligo di 27 ore settimanali nella scuola primaria: puo un genitore far fare al proprio figlio 27 ore e non 29 come effettuano molte scuole con il modulo, oppure, alla luce della recente autonomia scolastica, si e obbligati ad assoggettarsi alle 29 ore imposte dalla scuola?

So di dire una cosa non condivisa, ma ritengo che spetti alla scuola definire la sua proposta, che i genitori non possono rifiutare, liberi comunque di cambiare scuola.

Gent.mo Prof. Santoro, ho scoperto per caso il Suo sito....è veramente interessante! Sono un'assistente amministrativa dell'ITAS di Mantova; il quesito che le porrei è il seguente: per quanti anni una D.S.G.A. può restare in distacco sindacale? Le mie colleghe ed io speriamo tanto che non siano i "cinque anni" che abbiamo sentito in giro, altrimenti per noi sono guai grossi!!!!!!  La ringrazio anticipatamente

A vita, signora mia, a vita.

La mia DS sostiene che le proposte per progetti d'istituto vanno indirizzate a lei (senza alcun limite di tempo) e che compete solo a lei (escludendo quindi il collegio docenti) accettarle o respingerle. E' vero?

No.

Mi potreste anche indicare una pubblicazione in cui trovare indicazioni dettagliate sulle competenze degli organi scolastici? Grazie.

Lei sa che esiste un testo unico che raccoglie tutta la normativa scolastica? E' scritto tutto lì.

Gent.mo prof. Santoro, la prego di rispondere a questo mio difficile (per me) quesito. Concorso ordinario '99, classe ins. A059; chiamata in ruolo dal CSA di Nuoro a settembre 2005 per settembre 2006; la persona lavora attualmente come forestale alla Regione Sardegna; le hanno detto che ha l'obbligo di licenziamento da incarichi di lavoro a partire dalla nomina giuridica immediata; la nomina economica decorrerà da settembre 2006. Domanda: può una persona rimanere senza lavoro (e stipendio) per un anno (nomina giuridica) fino a quando non arriva la nomina economica?

Certo che no.

E' legittimo? Come può lo Stato obbligare una persona a licenziarsi per lasciarla così senza stipendio per un anno?

Non sta né in cielo né in terra.

Gent.mo Prof. Santoro, gradirei sapere se, ai sensi dell'art. 57 del CCNL del 1995, necessariamente, occorre compilare il registro di classe, relativamente alle singole discipline della giornata e quali le eventuali sanzioni, se sono previste.

Certo che sì! Ha forse dei dubbi?

Sono un assistente amministrativo di Arezzo e chiedo: un docente che in organico di diritto è titolare di 18 ore e sempre in virtù dell'organico di diritto viene individuato quale destinatario di n. 2 ore di insegnamento eccedenti l'orario di cattedra per un totale di 20 ore settimanali, deve essere retributio per 20 ore fino al 31.08.06? Qual'è la normativa di riferimento?

Il CCNL.

Il Comitato genitori può inviare, tramite gli alunni, il verbale di assemblea anche senza la presa visione del dirigente?

Ritengo di sì.

A quale legge si fa riferimento?

Al regolamento di istituto, se esiste.

Gentilissimo prof. Santoro, avrei un quesito da proporle: qual' è l'iter procedurale di un componente RSU che dà le dimissioni?

Le dimissione fanno presentate ai colleghi, che provvedono alla surroga e la comunicano al DS.

Il consiglio d'istituto nell'ambito dell'autonomia può estendere la chiusura per il 02/11/05 anche al personale ATA visto che è sospesa l'attività didattica?

No, visto che non si tratta di giornata prefestiva.

Mi interessa avere la modulistica per la richiesta del riconoscimento dell'equo indennizzo per causa di servizio.

Non ce l'ho.

Sono la madre di una alunna che ha ricevuto un debito in una materia senza che la famiglia ne fosse informata, anche perchè ha una media del 7.5 sulle altre materie e in questa arrivava con un 5,2. Anche nei colloqui con l'insegnante non mi era mai stata prospettata la possibilità di questo debito - forse giusto - ma caduto, almeno sulla famiglia a ciel sereno. Vorrei sapere, perchè qualche insegnante me lo ha detto, quale era il percorso per conoscere la situazione che mi dicono sia normato ai sensi di una ordinanza ministeriale del 21.05.01.

Le modalità dei rapporti scuola-famiglia sono decise non da ordinanze ma da delibere del consiglio di istituto.

Gentile collega, siamo docenti dell'IPSIA di Varese, vorremmo proporle il seguente quesito: quale è il compenso orario spettante per le lezioni tenute da docenti interni in ambito TERZA AREA? Potrebbe citarci gli articoli normativi di riferimento?

Le tabelle del CCNL indicano i minimi, che la contrattzione di scuola può eventualmente integrare.

Insegno in un liceo sperimentazione Brocca una materia solo orale. In fatto di verifiche e di valutazione il Consiglio di classe di cui faccio parte, riunendosi per impostare la programmazione di classe, ha il potere di impormi quante e quali verifiche fare (se solo orali oppure orali e anche scritte, quante del primo tipo, quante dell'altro)? Potresti citarmi anche i riferimenti normativi su cui fondi il tuo parere?

Il consiglio di classe ha competenza in questa materia, nel rispetto però della libertà di insegnamento.

Mitico Pino, cerco ancora una volta di attingere dal Tuo sapere. Ho avuto un incarico annuale su cattedra completa. Vorrei usufruire del diritto allo studio che consente di ottenere 150 ore di permesso retribuito per frequentare un Corso di Sostegno di 400 ore. Ho letto la normativa nazionale e la circolare della Regione Sicilia che ho trovato nel Vs. sito. Vorrei capire se ho capito bene. Compilo la richiesta per il permesso entro il 15/11/2005 e la presento alla mia scuola che provvederà ad inviarla al CSA di Palermo. Il CSA stila una graduatoria e stabilisce chi ha diritto ad usufruire del permesso. A tal punto cosa succede? Il Dirigente della mia scuola è obbligato a concedermi le ore nei limiti di 150/12 ore mensili? Quale è il limite tra i miei diritti ed il suo potere decisionale? Devo comunque raccordarmi con lui per le ore? O devo stilare un calendario in rapporto al Corso che il Dirigente deve forzatamente accettare? Scusami se mi sono dilungata ma i dubbi crescono come i funghi.... Infinitamente GRAZIE

Le modalità di fruizione devono naturalmente essere concordate con il dirigente, per ridurre al minimo il disservizio.

Gentilissimo Dottor Santoro, sono un collaboratore scolastico di ruolo, ed ho accettato un incarico come ass. tecnico attraverso l'art 58 del ccnl. Mi è stato fatto un contratto "fino a nomina dell'avente titolo" in attesa della pubblicazione della terza fascia D.M. 55. Vorrei sapere è lecito accettare tale incarico, essendo esso fino alla nomina dell'avente titolo. Se l'incarico sarà successivamente di diritto di un altra persona, io ho diritto a tornare alla mia scuola di appartenenza in qualità di collaboratore scolastico?

Certo: non potrebbe che essere così.

Egregio Prof. Santoro, cortesemente le chiedo, se può, alcuni chiarimenti. Per non farmi mancare nulla, lavoro in tre scuole superiori: 12 ore nella prima, 4 ore nella seconda e 2 ore nella terza scuola. (Docente a t.i.). Tenuto conto delle 40 ore per consigli e riunioni varie, più le altre 40 per collegi, commissioni e rapporti scuola famiglia, chiedo quante ore sono tenuta a fare, in proporzione, in ciascuna scuola. Non so se è corretto: ho fatto un semplice calcolo proporzionale; ad es. nella scuola con 12h, delle 40 devo farne 26,66. (Arrotondando a 27).

Va bene.

Le ore in eccedenza relative a ciascuna scuola, mi pare, posso chiederle in pagamento; o posso anche non svolgerle?

Può essere pagata soltanto l'attività collegiale. L'altra no.

Per il pagamento delle ore in eccedenza pagabili, possono essermi addotte motivazioni del tipo "l'istituto non ha fondi"?

No.

Le deve pagare tutte la scuola dove ho il maggior numero di ore o ciascuna scuola per le ore che le competono?

La seconda che hai detto.

Sono un docente a tempo indeterminato nella Scuola superiore, di ruolo da 13 anni. Avendo vinto un posto da ricercatore secondo la normativa tuttora vigente (legge 210/1998), ovvero un posto di ruolo che prevede una riconferma dopo tre anni, chiedo se in tale frattempo posso usufruire di aspettativa senza assegni sulla base dell'art. 18 del CCNL 16/05/2003.

Sì.

Gentile professore avrei bisogno di un suo consiglio. Quest'anno, come insegnante di sostegno, ho un'alunna non vedente. All'inizio è stato un pò difficile ma adesso è tutto ok. L'alunna dovrà affrontare quest'anno gli esami di maturità. Dal I anno di scuola secondaria è aiutata per latino e greco da una lettrice esperta come lo sono diventato io nella lettura braille, solo che io non ho mai studiato greco e inoltre intervengo sull'area scientifica AD01. Questa lettrice non è una vera è propria docente, è pagata a ore e rientra in un progetto mirato ad agevolare l'alunna nello svolgimento di prove e compiti di latino e greco. Domanda: possiamo noi, docenti della classe pretendere la presenza di tale lettrice anche in sede d'esame di maturità? Ovvero è giusto o no mettere nelle condizioni ideali nonchè consuete l'alunna a svolgere la prova scritta con l'ausilio tecnico e non didattico della lettrice?

Certo.

La cosa mi farebbe stare tranquillo, perchè altrimenti dovrei imparare il simbolismo dell'alfabeto greco e in modo approssimato. Non voglio recare danni alla studente dedicandomi ad un'attività (greco classico) mai svolta sinora. So cosa comporta lo svolgimento di una prova per un disabile, prove equipollenti, tempi più lunghi di svolgimento della prova ecc. ma non ho letto mai della possibilità di una figura di cui le ho scritto, che possa affiancare l'alunna. Chiedo, se è possibile i riferimenti normativi per riscontro con i colleghi, solo per questo, perchè conosco bene la sua competenza! Ringraziamenti.

Trova sul ns. sito una rubrica apposita, a cui le chiedo di rivolgersi.

Salve, vorrei gentilmente una informazione. Abito a Firenze ed ho avuto il ruolo quest'anno in chimica agraria A012 a Siena; per quest'anno non posso sostenere l'anno di prova in quanto sono in maternità e facendo i conti per una ventina di giorni non riesco ad avere i 180 giorni utili (150+30 di ast. obblig.). Sarebbe mio interesse farlo quest'altro anno ma a Firenze e su assegnazione provvisoria sulla 12 o su una classe affine. E' possibile?

Sì.

E quali sono le classi affini alla A012? Io sono abilitata nella A060 e nella A059, nella A013 ho servizio ma non l'abilitazione.

Quelle a cui può accedere sulla base del suo titolo distudio.

Può un docente di scuola media rifiutare la nomina di segretario del consiglio di classe fatta dal Dirigente?

No.

Scriviamo dal  recentemente costituito CTP in Valle D' Aosta. Sino allo scorso anno le classi assegnate ai corsi delle 150 ore e alfabetizzzaione culturale concorrevano a determinare il numero necesario ad ottenere il semi esonero del vicario. L'istituzione del CTP, cui è dato l'organico di base dei docenti (O.M. 455/97) non prevede la procedura di assegnazione docenti/classi e non si determina un numero prefissato di classi pur essendo la popolazione adulta iscritta al CTP tanto numerosa quanto in passato. A questo punto l'Istituzione scolastica da cui il CTP è amministrato, secondo il calcolo delle classi così come previsto dalla norma di riferimento, non può più beneficiare del semi esonero per il docente con funzioni di vicario. Non si riesce a immaginare una soluzione che abbia supporto in altra norma?

Purtroppo no.

Con l'Istituzione dei CTP dal 1997, come ci si regola nel restante territorio per il semi esonero del collaboratore vicario, nelle scuole in cui sono istituiti i Centri?

Non Vi so aiutare.

Inviate le vostre richieste a:
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