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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


GIUGNO 2009


Scuola Governo Parlamento

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agosto 2009
settembre 2009
ottobre 2009
novembre 2009
dicembre 2009

 

     

    Parlamento

     

    Camera

     

    Aula
    Commissioni
    7a 24 Nuove norme in materia di difficoltà specifiche d’apprendimento (esame C. 2459 Senatore Franco Vittoria ed altri, approvata in un testo unificato dalla 7a Commissione permanente del Senato, C. 479 Anna Teresa Formisano, C. 994 Ghizzoni e C. 1001 Angela Napoli – rel. Ghizzoni)
    7a 16, 30 Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti (esame C. 953 Aprea e abbinate C. 808 e 813 Angela Napoli, C. 1199 Frassinetti, C. 1262 De Torre, C. 1468 De Pasquale e C. 1710 Cota – rel. Aprea)
     

    Senato

     

    Aula
    Commissioni
    7a 9, 16, 17, 23, 24, 30 Schema di decreto legislativo recante: "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza nelle pubbliche amministrazioni"

    Governo

    26 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 12,25 a Palazzo Chigi

    Il Consiglio ha approvato, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanzie, Giulio Tremonti, i disegni di legge che recano, rispettivamente, il rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2008 e le disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’esercizio finanziario 2009.
    E’ stato anche approvato un decreto-legge
    che reca importanti disposizioni economico- finanziarie, nonché proroga di alcuni termini in scadenza previsti da disposizioni legislative.
    La manovra economica prevede disposizioni di natura diversa, finalizzate al contrasto dell’attuale criticità della congiuntura economica. In primo luogo un consistente pacchetto di norme riguardanti lavoro e salute: rientro anticipato dei lavoratori cassaintegrati, erogazione anticipata in un’unica soluzione dei sussidi per finalità di auto-impiego, rafforzamento dei contratti di solidarietà, assunzione agevolata dei percettori di forme di sostegno al reddito, possibilità per i lavoratori cassaintegrati di lavori brevi pagati attraverso voucher, semplificazione delle procedure e velocizzazione dei tempi di concessione delle prestazioni di invalidità civile, nonché delle dichiarazioni richieste ai pensionati ai fini del mantenimento delle prestazioni previdenziali, abolizione del ticket sulla medicina specialistica, specifici interventi per le Regioni in grave stato di disavanzo.
    Il decreto legge prevede altresì interventi di contenimento della spesa pubblica con riguardo alle assunzioni, interventi sul costo delle commissioni bancarie, riduzione dei costi dell’energia per imprese e famiglie, misure per lo sblocco degli investimenti privati, per la detassazione degli utili reinvestiti in macchinari, per l’accelerazione dell’ammortamento dei beni strumentali d’impresa, per l’incremento delle compensazioni dei crediti fiscali; sono previste altresì misure per garantire la tempestività dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni a fronte di somministrazioni, forniture ed appalti. Il decreto inasprisce ulteriormente la lotta all’evasione ed all’elusione fiscale con misure di contrasto al fenomeno dei cosiddetti paradisi fiscali ed agli arbitraggi fiscali internazionali nonché misure di potenziamento dell’attività di riscossione; il rilascio di concessioni in materia di giochi diviene soggetto a regolamentazione più rigorosa. Sono previsti inoltre incisivi interventi di contrasto alle frodi in materia di invalidità nonché un tetto alla spesa farmaceutica. Viene potenziata l’operazione “strade sicure”, che prevede perlustrazioni, pattugliamento e vigilanza di luoghi particolarmente esposti e sensibili. (...)
    La seduta ha avuto termine alle ore 14,15.

    12 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 10,30 a Palazzo Chigi

    (...) Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti. (...)
    Su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Mariastella Gelmini:
    - uno
    schema di regolamento che rivede l’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei, in attuazione di quanto previsto dal decreto-legge n.112 del 2008. Il provvedimento, che dovrà essere sottoposto al parere della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato, prevede (a partire dalle prime e dalle seconde classi funzionanti nell’anno scolastico 2010/2011 e gradualmente fino all’anno scolastico 2014/2015) che i licei di ogni tipo e gli istituti d’arte confluiscano nei nuovi percorsi liceali delineati: liceo artistico (con i tre differenti indirizzi di arti figurative, architettura, audiovisivo), liceo classico, liceo linguistico, liceo musicale e coreutico, liceo scientifico e liceo delle scienze umane, per ognuno dei quali viene individuato il piano di studi e le ore di insegnamento;
    - uno schema di
    regolamento sull’accorpamento delle classi di concorso per adeguarle ai nuovi cicli scolastici e consentire ai docenti di utilizzare in pieno le proprie competenze;
    - uno schema di regolamento relativo alla riorganizzazione dei centri territoriali permanenti e dei corsi serali, finalizzato ad ottimizzare le risorse disponibili, ad assicurare una maggiore qualità del servizio per innalzare i livelli di istruzione della popolazione adulta, potenziarne le competenze, favorire l’inclusione sociale, anche degli immigrati, e contribuire al recupero della dispersione scolastica dei giovani con più di 16 anni che non hanno assolto l’obbligo di istruzione. (...)
    La seduta ha avuto termine alle ore 11,25.

    Di seguito il comunicato stampa del MIUR:

    Scuola, CdM approva riforma dei licei, si parte dal 2010
    Da 400 indirizzi sperimentali a 6 licei. Più autonomia per le scuole e razionalizzazione dei piani di studio

    (Roma, 12 giugno 2009) Approvata oggi in prima lettura dal Consiglio dei Ministri la riforma dei licei. Si tratta di una riforma epocale che partirà dal 2010 e che segna un passo fondamentale verso la modernizzazione del sistema scolastico italiano. L’impianto complessivo dei licei, infatti, risale alla legge Gentile del 1923.
    Con questa riforma si vuole:
    * fornire maggiore sistematicità e rigore e coniugare tradizione e innovazione;
    * razionalizzare i piani di studio, privilegiando la qualità e l’approfondimento delle materie di studio;
    * caratterizzare accuratamente ciascun percorso liceale;
    * riconoscere ampio spazio all’autonomia delle istituzioni scolastiche;
    * consentire una più ampia personalizzazione, grazie a quadri orari ridotti che danno allo studente la possibilità di approfondire e recuperare le mancanze.
    Il Regolamento recante “revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei” approvato oggi completa la riforma della scuola secondaria superiore avviata dal ministro Mariastella Gelmini con la riforma degli istituti tecnici e professionali e partirà dal 2010.
    Il nuovo modello dei licei partirà gradualmente, coinvolgendo a partire dall’anno scolastico 2010-2011 le prime e le seconde. La riforma entrerà a regime nel 2013.
    Le novità della riforma:
    Per cancellare la frammentazione e consentire alle famiglie e agli studenti di compiere scelte chiare i 396 indirizzi sperimentali, i 51 progetti assistiti dal Miur e le tantissime sperimentazioni attivate saranno ricondotte in 6 licei.
    Rispetto al vecchio impianto che prevedeva solo il liceo classico, il liceo artistico e lo scientifico, oltre all’istituto magistrale quadriennale e a percorsi sperimentali linguistici, con la riforma avremo:
    * Liceo artistico, articolato in tre indirizzi:
    o arti figurative - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di cogliere i valori estetici nelle opere artistiche ed individuare le problematiche estetiche, storiche, economiche, sociali e giuridiche connesse alla tutela e alla valorizzazione dei beni artistici e culturali;
    o architettura, design, ambiente - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di conoscere e utilizzare i codici della comunicazione visiva e audiovisiva nella ricerca e nella produzione artistica, in relazione al contesto storico-sociale;
    o audiovisivo, multimedia, scenografia - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di impiegare tecnologie tradizionali e innovative nella ricerca, nella progettazione e nello sviluppo delle proprie potenzialità artistiche.
    * Liceo classico. Con la riforma sarà finalmente introdotto l’insegnamento di una lingua straniera per l’intero quinquennio.
    * Liceo scientifico. Oltre al normale indirizzo scientifico le scuole potranno attivare l’opzione scientifico tecnologica che consentirà l’approfondimento della conoscenza di concetti, principi e teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche attraverso esemplificazioni operative.
    * Liceo linguistico. Il liceo linguistico prevederà l’insegnamento di 3 lingue straniere. Dalla terza liceo un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dalla quarta liceo un secondo insegnamento sarà impartito in lingua straniera.
    * Liceo musicale e coreutico. E’ una delle novità della riforma. Il liceo musicale sarà articolato nelle due sezioni musicale e coreutica. Inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10 coreutiche e potranno essere attivati in collaborazione con i conservatori e le accademie di danza per le materie di loro competenza.
    Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, devono essere in grado di:
    o cogliere i valori estetici delle opere musicali;
    o conoscere repertori significativi del patrimonio musicale e coreutico nazionale e internazionale, analizzandoli mediante l’ascolto, la visione e la decodifica dei testi;
    o individuare le ragioni e i contesti storici relativi ad opere, autori, personaggi, artisti, movimenti, correnti musicali e allestimenti coreutici;
    o conoscere ed analizzare gli elementi strutturali del linguaggio musicale e coreutico sotto gli aspetti della composizione, dell’interpretazione, dell’esecuzione e dell’improvvisazione;
    o conoscere le relazioni tra musica, motricità, emotività e scienze cognitive.
    * Liceo delle scienze umane. Altra novità della riforma è il liceo delle scienze umane. Sostituisce il liceo sociopsicopedagogico portando a regime le sperimentazioni avviate negli anni scorsi. Il piano di studi di questo indirizzo si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica.
    o Le scuole potranno attivare l’opzione sezione economico-sociale in cui saranno approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche.
    Altre novità introdotte:
    * valorizzazione della lingua latina. Il latino è presente come insegnamento obbligatorio nel liceo classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane; come opzione negli altri licei;
    * incremento orario della matematica, della fisica e delle scienze per irrobustire la componente scientifica nella preparazione liceale degli studenti (gli insegnamenti di fisica e scienze possono essere attivati dalle istituzioni scolastiche anche nel biennio del liceo classico);
    * potenziamento delle lingue straniere con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia.
    * presenza nel liceo scientifico di una opzione in cui confluisce l’esperienza del liceo tecnologico, che ha rappresentato negli anni trascorsi un significativo filone di innovazione;
    * presenza delle discipline giuridiche ed economiche sia nel liceo scientifico (opzione tecnologica), sia nel liceo delle scienze sociali (opzione economico-sociale), sia negli altri licei attraverso la quota di autonomia.
    * insegnamento, nel quinto anno, di una disciplina non linguistica in lingua straniera, che ci allinea alle migliori esperienze del resto d’Europa.
    * Sarà valorizzata la qualità degli apprendimenti piuttosto che la quantità delle materie. I quadri orari saranno adeguati a quelli dei Paesi che hanno raggiunto i migliori risultati nelle classifiche Ocse Pisa come la Finlandia (856 ore all’anno). Il quadro orario sarà annuale e non più settimanale, in modo da assegnare alle istituzioni scolastiche una ulteriore possibilità di flessibilità.
    Tutti i licei prevederanno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel 5° anno, ad eccezione del classico (31 ore negli ultimi tre anni), per preservare le caratteristiche rafforzando la lingua straniera, dell’artistico (massimo 35), musicale e coreutico (32), perché questi ultimi prevedono materie pratiche ed esercitazioni.
    * Entrano a regime le sperimentazioni che hanno coinvolto gli istituti d’arte, i percorsi musicali, i vecchi istituti magistrali e le sperimentazioni scientifico tecnologiche e linguistiche, queste ultime nate dall’esperienza delle scuole non statali, private o degli enti locali.
    Nuova organizzazione
    La nuova organizzazione dei licei prevede:
    * Maggiore autonomia scolastica:
    o Possibilità per le istituzioni scolastiche di usufruire di una quota di flessibilità degli orari del 20% nel primo biennio e nell’ultimo anno e del 30% nel secondo biennio. Attraverso questa quota, ogni scuola può decidere di diversificare le proprie sezioni, di ridurre (sino a un terzo nell’arco dei 5 anni) o aumentare gli orari delle discipline, anche attivando ulteriori insegnamenti previsti in un apposito elenco.
    o Possibilità di attivare ulteriori insegnamenti opzionali anche assumendo esperti qualificati attraverso il proprio bilancio.
    * Un rapporto più forte scuola-mondo del lavoro-università
    Possibilità, a partire dal secondo biennio, di svolgere parte del percorso attraverso l’alternanza scuola-lavoro e stage o in collegamento con il mondo dell’alta formazione (università, istituti tecnici superiori, conservatori, accademie).
    * Nuove articolazioni del collegio dei docenti:
    o costituzione in ogni scuola di dipartimenti disciplinari, che riuniscono i docenti di uno stesso ambito disciplinare, per sostenere la didattica, la ricerca, la progettazione dei percorsi.
    o costituzione di un comitato scientifico composto paritariamente da docenti ed esperti del mondo della cultura e del lavoro.
    Dipartimenti disciplinari e comitato scientifico non ledono comunque la sovranità del collegio docenti.

     



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